Coppe Europee: troppo Real per il Napoli, Roma e Viola ok

(luca rolandi)  Ritornano le coppe e i risultati sono subito con il botto.  Per le italiane due vittorie e una sconfitta.

In Champions League il Napoli regge l’urto iniziale del Bernabeu e va in vantaggio con una perla di Insigne, ma poi si chiude e i campioni d’Europa escono poderosamente alla distanza: Benzema, Kross e Casemiro spengono le speranze degli azzurri. Difficilissima la qualificazione per il Napoli al San Paolo.
Vince facile il Bayern Monaco di Ancelotti su un Arsenal rassegnato. Ed i teutonici sembrano la squadra più attrezzata a primeggiare in coppa. Crolla il Barcellona a fine ciclo travolto dal Paris Saint Germain formato coppa con il re delle competizioni continentali Emery.  Benfica di misura sul Borussia Dortmund. Ora tocca alla Juve mercoledì a Oporto. I bianconeri non possono fallire.

In Europa League per i sedicesimi di finale Roma sontuosa passeggia a Villareal 4-0 con uno stratosferico Dzeko autore di una tripletta. La splendida punizione di Bernardeschi permette alla Fiorentina di violare il terreno del Borussia Moenchengladbach dove nessuna italiana era mai passata. Turno in cassaforte e avanti. Negli altri incontri da segnalare la tripletta di Ibrahimovic in Manchester United-Saint Etienne, seppure non trattandosi di Champions, possiamo affermare che in questa competizione il bomber di Malmoe corre sul velluto !

Tutti i risultati: www.uefa.com 

Calciomercato: le pagelle della sessione di gennaio

(daniele amadasi)  Lunedì 31 gennaio alle ore 23.00 si è chiuso il sipario sulla sessione invernale del calciomercato, seppure tra mercoledì 3 giovedì ci siano state due interessanti “code” firmate Juventus, con l’annuncio del rinnovo contrattuale di Stephan Lichtsteiner sino al 30 giugno del 2018 e l’accordo per l’arrivo a giugno a parametro zero dallo Shalke’04 del 23.enne terzino sinistro bosniaco Sead Kolašinac.

Facendo però doverosamente qualche passo indietro torniamo alla data della chiusura ufficiale di un mercato che ha visto dare volti alti per la fase acquisti a Fiorentina (Sportiello in porta e Saponara a centrocampo), Inter (Gagliardini), Juventus (Rincon per l’immediato, Caldara ed Orsolini per il futuro) e Napoli (Pavoletti), per quella delle cessioni in ambito incasso ad Atalanta (Gagliardini e Caldara) , Genoa (Rincon e Pavoletti) e Palermo (Hiljemark e Quaison).

Insufficienti le operazioni portate a termine da Empoli (El Kaddouri), Milan (Deulofeu ed Ocampos), Pescara (Gilardino, Stendardo, Bovo e Muntari) e Torino (Iturbe dalla Roma); senza voto infine il mercato di Lazio (nessun acquisti), Bologna (Pektovic e Valencia), Cagliari (Gabriel ed Ibarbo), Crotone (Acosty e Kotnik), ChievoVerona (Gapkè), Roma (Grenier), Sampdoria (Bereszynaki e Simic più Verre dal Pescara dal 1° luglio), Sassuolo (Aquilani) ed Udinese (Gnoukouri più Lasagna dal Carpi dal 1° luglio).

Calciomercato al via con molti colpi e con il fattore Coppa d’Africa

(daniele amadasi)  La sessione invernale del calciomercato 2017 ha preso il via con i primi colpi messi a segno da Juventus e Napoli, che si sono già aggiudicate le prestazioni sportive di Rincón e Pavoletti, entrambi neo ex Genoa, ma anche con la definizione di due operazioni con ottica futura che porteranno i gioielli dell’Atalanta Caldara e Gagliardini a vestire prossimamente le maglie di Juventus ed Inter.
Colpo mercato che spera di averlo fatto anche il Torino con l’ingaggio di Iturbe dalla Roma.

Operazioni dì calciomercato che in questa sessione di riparazione saranno influenzate non soltanto dalle questioni infortunati, ma anche dall’imminente inizio della Coppa d’Africa 2017, che si porterà via per un mese una serie di protagonisti della nostra Serie “A”.
Tra questi Benatia e Lemina della Juventus, Ghoulam e Koulibaly del Napoli, Salah della Roma e Keita della Lazio, per citare i più noti ed appartenenti alle formazioni di vertice.
Un mercato invernale che parte inoltre con l’ennesimo colpo sfumato al foto finish in casa Juventus, nuovamente beffata da Witsel dello Zenit, che dopo quattro mesi di flirt con i bianconeri ha deciso di accettare la ricchissima offerta del club cinese del allenato da Fabio Cannavaro.

Sul fronte degli addii dalla Serie “A” registriamo quello di Felipe Melo che saluta l’Inter per concludere la carriera al Palmeiras, mentre a livello di new entry segnaliamo quelle dalla Polonia di Bereszynski del Legia Varsavia alla Sampdoria e dalla Serie “B” di Beghetto della Spal e di Morosini del Brescia accasatisi al Genoa.
In ottica puramente di riparazione considerando la deficitaria classifica, ci sono da segnalare i quattro nuovi ingaggi del Pescara che ha messo a disposizione di Mister Oddo gli esperti Bovo e Stendardo ed i giovani promettenti Mandragora e Cerri.
A livello di cambiamento per rendimento inferiore alle aspettative registriamo invece gli imminenti addii dal Cagliari di Isla e Storari, con il portiere destinato al Bologna insieme ad un altro veterano del calcio italiano, Alessio Cerci.
Infine annotiamo l’ennesima nuova avventura di Aquilani, che dal Pescara si è trasferito al Sassuolo.

Supercoppa: Milan con merito, Juve sindrome finali

(luca rolandi)   La Juventus soffre Doha e a distanza di due anni perde la sua seconda finale di Supercoppa Italiana ai rigore. Fu così a Natale del 2014 con il Napoli ed è stato così ieri con il giovane Milan di Montella. E non è stato solo la lotteria dei rigori a fare esaltare i rossoneri che rivincono un trofeo a distanza di cinque anni e fissano l’era berlusconi con 29 titoli in 30 anni.
I ragazzi di Montella, infatti, hanno sofferto i primi 20 minuti dei campioni d’Italia, hanno subito la rete di Chiellini ma poi hanno pareggiato con Bonaventura e soprattutto legittimato il loro settimo successo, colpendo una traversa, fallendo un incredibile rete con Bacca e controllando la partita per quasi tutti i 120 minuti di gioco effettivo.
Poi ai rigori nonostante l’erroe iniziale di Lapadula, Gigio Donnarumma ha parato il penalty decisivo di Dybala che dovrà dimenticare in fretta questa finale. Errore dal dischetto e occasionissina a pochi minuti dal triplice fischio su assist di Evra. Vittoria meritata con il penalty di Pasalic per i rossoneri che, anche nella finale di Roma di coppa Italia avrebbero meritato di più, e qualche campanello d’allarme per Allegri, che delle sei finali disputate solo una l’ha vinta nei 90 minuti.
Per la Juve negli ultimi anni terza finale fallita (Napoli Sci, Barcellona Cl e Milan Sci) a fronte di quattro vittorie due di Coppa Italia (2015-2016 Lazio e Milan) e due di Supercoppa italiana sempre con la Lazio 2013 (gestione Conte e 2014).
Per la squadra bianconera urgono inserimenti a centrocampo, una collocazione stabile e dall’inizio del talento Dybala e una mentalità diversa per cercare di vincerele le finali e non semplicemnte raggiungerle. L’obiettivo non dichiarato ma palese è la Champions. Se la Juve non raggiungerà Cardiff sarà un fallimento.  Dopo vent’anni l’Europa non è un sogno è e resta un dovere.

Milan-Juventus 5-4 dopo i calci di rigore, con penalty decisivo di Pasalic (1-1 al 120′ con reti di Chiellini e Bonaventura).

L’albo d’oro della Supercoppa Italiana

Juventus
7
5
12
1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015 1990, 1998, 2005, 2014, 2016
Milan
7
3
10
1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011, 2016 1996, 1999, 2003
Inter
5
4
9
1989, 2005, 2006, 2008, 2010 2000, 2007, 2009, 2011
Lazio
3
3
6
1998, 2000, 2009 2004, 2013, 2015
Roma
2
4
6
2001, 2007 1991, 2006, 2008, 2010
Napoli
2
1
3
1990, 2014 2012
Sampdoria
1
3
4
1991 1988, 1989, 1994
Parma
1
3
4
1999 1992, 1995, 2002
Fiorentina
1
1
2
1996 2001

 

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