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Serie A: panchina d’oro ad Inzaghi, panchina Juventus a Tudor

(daniele amadasi)  Archiviata l’avventura della nazionale italiana di Mister Luciano Spalletti nella Uefa Nations League 2024-2025 con l’eliminazione ai quarti di finale per mano della Germania (1-2 a Milano all’andata e 3-3 a Dortmund al ritorno), la settimana calcistica che riporterà la Serie A protagonista con la disputa della 30.esima giornata si è aperta all’insegna di panchine ed allenatore.

Sul fronte riconoscimenti personali nella mattinata di ieri, lunedì 24 marzo, nella cornice di Coverciano Simone Inzaghi, guida tecnica dell’Inter in procinto di rinnovo contrattuale, è stato premiato con la “panchina d’oro”, quale migliore tecnico dello scorsa stagione di Serie A, davanti al collega Gian Piero Gasperini, vincitore con l’Atalanta della Uefa Europa League 2023-2024.

Sul fronte campo ed allenamenti invece la novità principale di ieri ha riguardato l’esordio di Igor Tudor alla guida della Juventus, dopo l’esonero di Thiago Motta arrivato domenica sera, con il tentativo in extremis del club bianconero, diretto dall’altresì contestato Cristiano Giuntoli, di salvare una stagione sportiva che senza approdo fra le prime quattro della classifica e mancata qualificazione alla prossima edizione della Uefa Champions League, sarebbe catalogata nella casella “fallimentare”.

Così per la prossima 30.esima giornata di Serie A: sabato 29 marzo Como-Empoli, Venezia-Bologna, Juventus-Genoa e Lecce-Roma, domenica 30 marzo Cagliari-Monza, Fiorentina-Atalanta, Inter-Udinese e Napoli-Milan, lunedì 31 marzo HellasVerona-Parma e Lazio-Torino.
L’attuale classifica di Serie A: Inter 64 punti, Napoli 61, Atalanta 58, Bologna 53, Juventus 52, Lazio 51, Roma 49, Fiorentina 48, Milan 47, Udinese 40, Torino 38, Genoa 35, Como ed HellasVerona 29, Cagliari 26, Lecce e Parma 25, Empoli 22, Venezia 20 e Monza 15.

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Supercoppa Italiana 2024: a Rijad trionfa il Milan in rimonta sull’Inter

(daniele amadasi) L’edizione 2024 della Supercoppa Italiana disputata a Rijad in Arabia Saudita con la formula della Final Four, va al Milan della nuova guida tecnica Sergio Conceicao, subentrato a fine dicembre all’esonerato Paulo Fonseca.

Archiviate le due semifinali di giovedì 2 gennaio e venerdì 3 gennaio 2025 con i rispettivi successi di Inter (2-0 all’Atalanta con doppietta di Denzel Dumfries) e Milan (2-1 in rimonta alla Juventus con la rete di Christian Pulisic su rigore e l’autorete di Federico Gatti su disattenzione del portiere Di Gregorio ad annullare l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Kenan Yildiz), nel corso della serata di ieri, lunedì 6 gennaio 2025, è andata in scena il derby della Madonnina in versione finale Supercoppa Italiana.

Dopo 45 minuti di totale equilibrio il match si è sposato a favore dell’Inter a segno nel primo minuti di recupero del primo tempo con Lautaro Martinez ed al secondo minuto della ripresa con Mehdi Taremi.
Un classico uno-due da quasi ko respinto però dai rossoneri a segno con Theo Hernandez al 52′, Christian Pulicic all’80 e con il subentrato Tammy Abraham al terzo minuto di recupero, quando si era già pronti per vedere l’assegnazione del primo trofeo stagionale 2024-2025 dagli undici metri con la serie dei rigori.

Invece la finalissima di Supercoppa Italiana 2024 si archivia con la vittoria in rimonta del Milan sull’Inter per 3-2 entro il triplice fischio finale di una manifestazione che a livello economico si è archiviata con i seguenti incassi: 8 milioni di €uro al Milan vincitore, 5 milioni all’Inter seconda, 1,6 milioni di €uro a testa per Atalanta e Juventus, sconfitte in semifinale.

L’aggiornato albo d’oro della Supercoppa Italiana.
9 successi: Juventus (1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015, 2018 e 2021). 
8 successi: Milan (1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011 e 2016, 2024,) ed Inter (1989, 2005, 2006, 2008, 2010, 2021, 2022 e 2023).
5 successi: Lazio (1998, 2000, 2009, 2017 e 2019).
2 successi: Napoli (1990 e 2014) e Roma (2001 e 2007).
1 successo: Fiorentina (1996), Parma (1999) e Sampdoria (1991).

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Protocollo VAR: ma che significa?

(daniele amadasi) La 12.esima giornata di Serie A oltre a lasciare spazio alla nazionale italiana di Luciano Spalletti impegnata nelle due decisive partite del girone della Lega A della Uefa Nations League contro Belgio e Francia con l’obiettivo di accedere alla Final Eight, ha visto mettere ancora più in evidenza le problematiche arbitrali della gestione del cosiddetto protocollo VAR, sempre più di difficile lettura ed interpretazione.

La domanda infinita “ma che significa ?” di Antonio Conte al termine della sfida Inter-Napoli di domenica sera, ha dato il via ad una serie di polemiche figlie di una contestazione dettata dal fatto di non avere una regola chiara sul protocollo di intervento del VAR (Video Assistant Referee), il sistema tecnologico di Video Assistenza Arbitrale nato per aiutare l’arbitro in campo nel chiarire le varie situazioni dubbie a livello regolamentari in fatto di assegnazione reti, rilevamento fuorigioco, assegnazione penalty ed espulsioni dirette.

La polemica innestata dall’allenatore del Napoli ha da una parte la ragione di non capire le modalità con le quali si decide di far intervenire o meno in VAR, seppure per onestà intellettuale bisognerebbe ricordarsi anche dei vantaggi ricevuti (vedasi Empoli-Napoli con vittoria di misura dei partenopei su rigore) e non solo degli eventuali torti (Inter-Napoli con il contestato rigore concesso ai neroazzurri ma poi non trasformata da Hakan Calhanoglu) ma di contro ha l’errore di innescare una dietrologia e di una cultura del sospetto figlia dei seguaci della “Marotta League” e del pensiero che l’Inter sia tornata a vincere dall’anno scorso per via di una serie di aiuti arbitrali.

Nella logica del malcostume italiano dettato da una ignoranza generale a livello di cultura sportiva i meriti passano spesso e volentieri in secondo piano, lasciando spazio al sospetto ed alle congiure, al raggiungimento di determinati obiettivi mediante aiuti e non con proprie forze e pur ammettendo palesi errori arbitrali anche a scapito di squadre che non fanno notizia come il già citato Empoli (nel match del Castellani contro il Napoli) o come Monza (vedasi match contro il Milan al Brianteo) o Udinese (vedasi l’ultimo match a Bergamo contro l’Atalanta) e l’incongruità dei richiami e dell’intervento del VAR, bisogna una volta per tutte arrivare ad una risoluzione definitiva.

Premesso che la bacchetta magica non è una dotazione che nessuno ha nè in campo fra arbitri, guardalinee e quarto uomo nè sala VAR, sarebbe ideale avere in primis un metro di giudizio più costante per tutte le situazioni, analizzabili ormai anche da un ricco book-case, evitando di interpretare a video dinamica ed intensità di un intervento, arrivando magari a fischiare rigori solari e non rigorini più o meno inventati ed a permettere l’intervento del VAR anche a chiamata o su chiamata di ogni singola squadra per la verifica di una situazione dubbia senza lasciare il potere decisionale solo all’arbitro, invitato quanto meno a riguardarsi sempre le varie segnalazioni, senza offendersi o ritenersi superato per importanza da indicazioni altrui.

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Serie A: dopo la terza giornata comandano Inter, Juventus, Udinese e Torino

(daniele amadasi)  Archiviata una delle più avvincenti edizioni del calciomercato estivo con una sessione 2024 caratterizzata dalle elevate spese over quota 150 milioni di €uro di Juventus e Napoli, over quota 120 milioni di Atalanta e Roma, over quota 70 milioni di Inter e Milan ed over quota 50 milioni di Como e Bologna che hanno portato ad un giro di affari prossimo al miliardo di €uro, la Serie A è altrresì arrivata alla sua prima sosta campionato dopo aver disputato tre giornate.

Sosta campionato per consentire alla nazionale di Mister Luciano Spalletti di tornare in campo per i primi due impegni in Uefa Nations League dopo il deludente Europeo 2024, che posiziona dietro al quartetto di testa composto da Inter, Juventus, Udinese e Torino con 7 punti frutto di 2 vittorie ed un pareggio a testa, il duo Napoli ed Hellas Verona a quota 6, lasciando nelle retrovie le altre big già staccate dal vertice di tre punti (Lazio), quattro punti (Atalanta e Fiorentina) e cinque punti (Milan, Bologna e Roma).
Prime tre giornate di campionato che propongono tra l’altro l’Inter campione d’Italia in carica quale migliore attacco con 8 reti all’attivo e la Juventus migliore difesa con nessuna rete al passivo.
Di contro nessuna squadra ancora al palo a livello di punteggio, con Como e Venezia ultime della classe ma con un punto all’attivo e ben tre squadre aggregate nella casella maggior reti subite (6 per la precisione): Atalanta, Milan e Lecce.

L’attuale classifica della Serie A: Inter, Juventus, Udinese e Torino 7 punti, Hellas Verona e Napoli 6, Empoli 5, Lazio, Parma e Genoa 4, Fiorentina, Atalanta e Lecce 3, Milan, Monza, Cagliari, Bologna e Roma 2,  Venezia e Como 1.

Così alla ripresa del campionato (quarta giornata).
Sabato 14 settembre: ore 15.00 Como-Bologna, ore 18.00 Empoli-Juventus ed ore 20.45 Milan-Venezia.
Domenica 15 settembre: ore 12.30 Genoa-Roma, ore 15.00 Atalanta-Fiorentina e Torino-Lecce, ore 18.00 Cagliari-Napoli ed ore 20.45 Monza-Inter.
Lunedì 16 settembre: ore 18.30 Parma-Udinese ed ore 20.45 Lazio-Verona.

Gli acquisti delle principali squadre del calciomercato estivo 2024.
@ Atalanta: Godfrey (Everton), Zaniolo (Aston Villa), Sulemana (Cagliari), Retegui (Genoa), Brescianini (Frosinone), Samardzic (Udinese), Bellanova (Torino), Cuadrado (parametro zero, Inter), Rui Patricio (Roma) e Kossounou (Bayer Leverkusen).
@ Inter: Taremi (parametro zero, Porto), Zielinski (parametro zero, Napoli), J. Martinez (Genoa), Alex Perez (Betis) e Palacios (Talleres).
@ Juventus: Douglas Luiz (Aston Villa), Di Gregorio (Monza), K. Thuram (Nizza), Cabal (Verona), Kalulu (Milan), Nico Gonzalez (Fiorentina), Francisco Conceição (prestito, Porto) e Koopmeiners (Atalanta).
@ Milan: Morata (Atletico Madrid), Pavlovic (Red Bull Salisburgo), Emerson Royal (Tottenham), Fofana (Monaco) ed Abraham (Roma).
@ Napoli: Spinazzola (parametro zero, Roma), Rafa Marin (Alavés), Buongiorno (Torino), David Neres (Benfica), Lukaku (Chelsea) e McTominay (Manchester United), Gilmour (Brighton)
@ Roma: Le Fée (Rennes), Ryan (Alkmaar), Dahl (Djurgarden), Soulé (Juventus), Dovbyk (Girona), Abdulhamid (Al Hilal), Saelemaekers (Milan) e Koné (Borussia Moenchengladbach).

L’elenco dei principali esuberi risultati invenduti: Akpa Akpro, Basic, Anderson, Hisay e Pedro (Lazio); Brekalo, Christensen, Ikonè e Barak (Fiorentina); Osimhen, Ngonge e Folorunsho (Napoli); Djalo, Arthur e Kostic (Juventus); Jovic, Origi e Bennacer (Milan); Correa (Inter).

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