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Verso Euro 2024: così al termine della fase a gironi di qualificazione

(daniele amadasi)  Nel corso della serata di ieri, martedì 21 novembre, sono andate in scena le ultime gare dell’ultima giornata della fase a gironi di qualificazione ad Euro 2024, i campionati europei per nazioni in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio del 2024 che mettono in palio il titolo conquistato dall’Italia nel 2021.

Unitamente alla Germania padrona di casa e di fatto qualificata di diritto, da ieri sera si conoscono i nomi di altre 20 partecipanti ad Euro 2024, rappresentati dalle prime due classificate dei 10 gironi di qualificazione. ovvero: Spagna e Scozia dal Girone “A”, Francia ed Olanda dal Girone “B”, Inghilterra ed Italia dal Girone “C”, Turchia e Croazia dal Girone “D”, Albania e Repubblica Ceca dal Girone “E”, Belgio ed Austria dal Girone “F”, Ungheria e Serbia dal Girone “G”, Danimarca e Slovenia dal Girone “H”, Romania e Svizzera dal Girone “I”, Portogallo e Slovacchia dal Girone “J”.

I restanti 3 posti dei 24 a disposizione di Euro 2024, che rappresenterà la 17.esima edizione dei campionati europei per nazioni, saranno assegnati al termine degli spareggi che vedranno la partecipazione di 12 nazionali (ammesse sia come terze classificate dei gironi di qualificazione che in base alla loro posizione Uefa al termine dell’ultima edizione 2022-2023 della Nations League).

Per la cronaca trattasi, in puro ordine alfabetico, di Bosnia ed Erzegovina, Estonia, Finlandia, Galles, Georgia, Grecia, Islanda, Israele, Kazakistan, Lussemburgo, Polonia ed Ucraina

Disputati tra fine inverno ed inizio di primavera 2014 i due turni degli spareggi con tre semifinali e tre finali, si passerà al sorteggio dei 6 gironi da quattro squadre della fase finale a gironi di Euro 2024 che coinvolgerà complessivamente dieci città ed i rispettivi impianti: Berlino (Olympiastadion, capienza di 74’461 spettatori), Monaco di Baviera (Allianz Arena, 70’076 posti), Dortmund (Signal Iduna Park, 65’849 posti), Gelsenkirchen (Veltins-Arena, 54’740 posti), Francoforte (Deutsche Bank Park, 54’697 posti), Stoccarda (MHP Arena 54’387 posti), Amburgo (Volksparkstadion, 52’245 posti), Düsseldorf (Merkur Spiel-Arena, 51’031 posti), Colonia (Rhein Energie Stadion, 49’827 posti) e Lipsia (Red Bull Arena, 42’959 posti).

L’albo d’oro dei campionati europei Uefa per nazioni (16 edizioni).
3 successi: Spagna (1964, 2008 e 2012) e Germania (1972, 1980 e 1996).
2 successi: Italia (1968 e 2021) e Francia (1984 e 2000).
1 successo: Portogallo (2016),  Grecia (2004),  Danimarca (1992),
Olanda (1988),  Cecoslovacchia (1976) e Russia (1960).

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Mondiale per club: le modalità di accesso alla prima edizione del 2025

(daniele amadasi) Fra giugno e luglio 2025 andrà in scena negli Stati Uniti d’America la prima edizione del mondiale per club, organizzato dalla FIFA sulla base di una classifica che prende in considerazione, per le formazioni europee l’andamento nella Uefa Champions League nel quadriennio che va dal 2021 al 2024 e che riguarda quindi le edizioni 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024 della UCL.

A partire dall’inizio dell’estate del 2025 con cadenza quadriennale, verrà quindi disputata l’edizione del mondiale per club, con la presenza di 32 squadre, suddivise inizialmente in otto gironi eliminatori da quattro squadre. A seguire dopo le tre giornate eliminatorie, la fase ad eliminazione diretta, a partire dai sedicesimi di finale, considerando che accederanno ai play-off le prime due classificate di ogni girone eliminatorio.
In palio il primo titolo di campione del mondo per club, che si sostituirà alla ex Coppa Intercontinentale, che da anni propone al posto della classica finale fra la vincente della Champions League e della Copa Libertadores, un mondialito per club con la presenza di 7 squadre, considerando anche le partecipazioni dei campioni per club del centro e nord America, dell’Africa, dell’Asia, dell’Oceania e dei padroni di casa (di norma arabi) della manifestazione.

Fra le 32 formazioni che prenderanno parte al nuovo format del Mondiale per club ci saranno 12 squadre europee in conto UEFA, 6 sudamericane (CONMEBOL), 4 asiatiche (AFC), 4 africane (CAF), 4 centro e nord-americane (CONCACAF), 1 oceanica (OFC) ed una statunitense (paese ospitante).
Concentrandoci in tema UEFA oltre alle 4 vincitrici delle edizioni 2021, 2022, 2023 e 2024 della Champions League, verranno ammesse le altre 8 migliori formazioni a livello di ranking, considerando che ogni nazione in linea di massima non potrà avere più di 2 rappresentanti.
Sul fronte italiano ad oggi l’Inter risulta già qualificata, mentre è corsa aperta per il secondo posto da assegnare all’Italia, con quattro formazioni in ballo.
Ad oggi a livello di ranking la Juventus con 47 punti è al secondo posto dietro all’Inter seppure i bianconeri al termine dell’edizione 2023-2024 della Champions League non potranno aumentare il loro punteggio.
Di contro Milan (39 punti), Napoli (34) e Lazio (26) potrebbero superare i bianconeri in questa corsa che vede favoriti i rossoneri considerando
che grazie a due vittorie nelle prossime sfide di UCL contro Borussia Dortmund e Newcastle con annesso passaggio agli ottavi di finale i rossoneri andrebbero ad agganciare la Juventus a quota 39 e che al punto basterebbe al Milan un solo pareggio nelle due gare degli ottavi di finale per ottenere il pass mondiale.

L’albo d’oro del Mondiale per club FIFA (sino al 2004 Coppa Intercontinentale).
8 successi: Real Madrid (Spagna: 1960, 1998, 2002, 2014, 2015, 20172018 e 2023)
4 successi: Milan (Italia: 1969, 1989, 1990 e 2007),
3 successi: Barcellona (Spagna: 2009, 2011 e 2016), Inter (Italia: 1964, 1965 e 2010), San Paolo (Brasile: 1992, 1993 e 2005), Boca Juniors (Argentina: 1977, 2000 e 2003) e Peñarol (Uruguay: 1961, 1966, 1982).
2 successi: Bayern Monaco (Germania: 2013 e 2021), Manchester United (Inghilterra: 1999 e 2008), Porto (Portogallo: 1987 e 2004),
Bayern Monaco (Germania: 1976 e 2001), Juventus (Italia: 1985 e 1996), Ajax (Olanda: 1972 e 1995), Nacional Uruguay (1971, 1980 e 1988), Independiente (Argentina: 1973 e 1984) e Santos (Brasile: 1962, 1963).
1 successo:  Chelsea (Inghilterra: 2022), Liverpool (Inghilterra: 2019), Corinthians (Brasile: 2012), Internacional Porto Alegre (Brasile: 2006)., Borussia Dortmund (Germania: 1997), Vélez Sarsfield (Argentina: 1994), Stella Rossa Belgrado (Serbia: 1991), River Plate (Argentina: 1986), Grêmio (Brasile: 1983), Flamengo (Brasile: 1981), Olimpia (Paraguay: 1979), Atlético Madrid (Spagna: 1974), Feyeenord (Olanda: 1970), Estudiantes (Argentina: 1968), Racing Club (Argentina: 1967).
1 successo*: Corinthians (Brasile: edizione sperimentale allargata 2000)
NB: edizione 2020 non disputata per pandemia mondiale da Covid-19.

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Copa Libertadores 2023: trionfano i brasiliani della Fluminense

(daniele amadasi)  Nella finalissima della Copa Libertadores disputata allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro (Brasile) nella notte italiana a cavallo fra sabato 4 e domenica 5 novembre, trionfano i brasiliani della Fluminense grazie al 2-1 inflitto agli argentino del Boca Juniors al termine dei tempi supplementari.
A decidere la finalissima della Copa Libertadores 2023 a favore della Fluminense, la marcatura siglata al minuto 99′ da John Kennedy, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi in parità per 1-1 per via del vantaggio brasiliano di German Cano al 36′ e del pareggio argentino di Luis Advincula al minuto 72′.  Da registrare a livello di cronaca le due espulsioni nel finale di gara dello stesso John Kennedy al 101′ e di Frank Fabra (Boca Juniors) nei minuti di recupero del primo tempo supplementare.
Per la Fluminense degli ex Real Madrid Marcelo e Juventus Felipe Melo è la prima vittoria assoluta a livello di Copa Libertadores.

Così nella fase a play-off della Copa Libertadores 2023
Ottavi di finale (gare di andata e ritorno): Bolivar – Athelico Paranense 3-1 e 5-6 dopo i rigori (0-2 al 120.esimo), River Plate – Internacional 2-1 e 9-11 dopo i rigori (1-2 al 120.esimo), Deportivo Pereira – Independiente del Valle 1-0 e 1-1, Atlético Mineiro – Palmeiras 0-1 e 0-0, Nacional Montevideo – Boca Juniors 0-0 e 4-6 dopo i rigori(2-2 al 120.esimo), Atlético Nacional Medellin – Racing Avellaneda 4-2 e 0-3, Argentinos Juniors – Fluminense 1-1 e 0-2, Flamengo – Club Olimpia 1-0 e 1-3.
Quarti di finale (gare di andata e ritorno): Bolivar – Internacional 0-1 e 0-2, Deportivo Pereira – Palmeiras 0-4 e 0-0, Boca Juniors – Racing Avellaneda 0-0 e 4-1 dopo i rigori (0-0 al 120.esimo), Fluminense – Club Olimpia 2-0 e 3-1.
Semifinali (gare di andata e ritorno): Fluminense – Internacional 2-2 e 2-1, Boca Juniors – Palmeiras 0-0 e 5-3 dopo i rigori (1-1 al 120.esimo).
Finalissima (sabato 4 novembre): Boca Juniors – Fluminense 1-2 dts.

Il tabellino della finalissima della Copa Libertadores 2023.
Boca Juniors – Fluminense 1-2 dts (1-1 al 90.esimo); marcatori:  36′ Cano 0-1, 73′ Advincula 1-1, 99′ Kennedy 1-2.
Formazione Boca Juniors (4-4-2): Romero; Advincula; Figal (113′ Valdez), Valentini, Fabra; Medina (106′ Taborda), Fernandez, I. Fernandez (106′ Saracchi), Barco (79′ Langoni), Merentiel (91′ Janson), Cavani (78′ Benedetto).  Allenatore: Almiron.
Formazione Fluminense  (4-2-3-1): Fabio; Xavier (85′ Guga), Nino, Felipe Melo (52′ Marlon), Marcelo (80′ Barbosa); Martinelli (80′ Lima), Andre; Arias; Ganso (80′ Kennedy), Keno (103′ Braz); Cano.  Allenatore: Diniz.

L’albo d’oro della Copa Libertadores
7 successi: Independiente (Argentina, 1964, 1965, 1972, 1973, 1974, 1975 e 1984).
6 successi: Boca Juniors (Argentina, 1977, 1978, 2000, 2001, 2003 e 2007).
5 successi: Peñarol (Uruguay, 1960, 1961, 1966, 1982 e 1987).
4 successi: River Plate (Argentina, 1986, 1996, 2015 e 2018) ed Estudiantes (Argentina,1968, 1969, 1970 e 2009).
3 successi: Flamengo (Brasile, 1981, 2019 e 2022), Palmeiras (Brasile, 1999, 2020 e 2021), Grêmio (Brasile, 1983, 1995 e 2017), Santos (Brasile, 1962, 1963 e 2011), Club Olimpia Asunción (Paraguay, 1979, 1990 e 2002), San Paolo (Brasile, 1992, 1993 e 2000) e Nacional Montevideo (Uruguay, 1971, 1980 e 1988).
2 successi: Atlético Nacional (Colombia, 1989 e 2016), Internacional Porto Alegre (Brasile, 2006 e 2010) e Cruzeiro (Brasile, 1976 e 1997).
1 successo: Fluminense (Brasile, 2023), San Lorenzo (Argentina, 2014), Atlético Mineiro (Brasile, 2013), Corinthians (Brasile, 2012), LDU Quito (Ecuador, 2008), Once Caldas (Colombia, 2004), Vasco da Gama (Brasile, 1998), Vélez Sarsfiel (Argentina, 1994), Colo Colo (Cile, 1991), Argentinos Juniors (Argentina, 1985) e Racing Club de Avellaneda (Argentina, 1967).

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Copa Sudamericana 2023: nella finale di Maldonado è festa LDU Quito

(daniele amadasi)  Nella finalissima della Copa Sudamericana 2023 disputata davanti ai 22 mila spettatori dello stadio Stadio Domingo Burgueño di Maldonado (Uruguay) nella notte italiana a cavallo fra sabato 28 e domenica 29 ottobre, trionfa la formazione equadoregna del LDU Quito capitanata da Paolo Guerriero, nei confronti dei brasiliani del Fortaleza, che si guadagna anche la partecipazione alla Recopa Sudamericana 2024 contro la vincitrice della finalissima di Copa Libertadores 2023 (in programma sabato 4 novembre tra i brasiliani del Flamengo e gli argentini del Boca Juniors, ndr) e l’iscrizione d’ufficio all’edizione 2024 della Copa Libertadores.

Conclusi i tempi regolamentari e supplementari sul punteggio di parità di 1-1 per via delle reti di Lucero (1-0 al 48′) e di Alzugaray (1-1 al 56′), la finalissima fra Fortaleza e LDU Quito è stata decisa ai rigori ai favori degli equadoregni, a segno per 3 volte dagli undici metri contro i soli due penalty siglati dai brasiliani, in una serie dove sono risultati decisivi il rigore sbagliato da Britez e quello realizzato da Piovi.
Dopo il successo del 2009 per l’LDU Quito diretta dal 42.enne tecnico argentino Luis Zubeldía è la seconda vittoria nella sua storia della Copa Sudamericana, che tra l’altro fa registrare il terzo successo di formazioni equadoregne nel corso delle ultime quattro edizioni disputate.

Così nella fase a play-off della Copa Sudamericana 2023.
Ottavi di finale (andata e ritorno): Corinthians – Newell’s Old Boys 2-1 e 0-0, Estudiantes – Golàs 3-0 e 2-0, Botafogo – Guaranì 2-1 e 0-0, Emelec – Defensa de Justicia 1-2 e 0-1, Nubiense – LDU Quito 0-1 e 3-2 (3-4 ai rigori), San Lorenzo – San Paolo 1-0 e 0-2, América – Bragantino 1-1 e 3-3 (4-3 ai rigori) e Libertad – Fortaleza 0-1 ed 1-1,
Quarti di finale (andata e ritorno): Corinthians – Estudiantes 1-0 e 0-1 (3-2 ai rigori), Botafogo – Defensa de Justicia 1-1 ed 1-2, LDU Quito – San Paolo 2-1 e 0-1 (5-4 ai rigori) ed América – Fortaleza 1-3 ed 1-2.
Semifinali (andata e ritorno): Corinthians – Fortaleza 1-1 e 0-2 e LDU Quito – Defensa de Justicia 3-0 e 0-0
Finalissima (sabato 28 ottobre 2023): Fortaleza – LDU Quito 3-4 dopo i rigori (1-1 al 120.esimo minuto).

Di seguito ed infine riportiamo l’albo d’oro della Copa Sudamericana.
2002: San Lorenzo (Argentina)
2003: Club Sportivo Cienciano (Perù)
2004: Boca Juniors (Argentina)
2005: Boca Juniors (Argentina) – 2° titolo
2006: Pachuca (Messico)
2007: Arsenal de Sarandi (Argentina)
2008: Internacional (Brasile)
2009: LDU Quito (Ecuador)
2010: Club Atlético Independiente (Argentina)
2011: Università de Chile (Cile)
2012: San Paolo (Brasile)
2013: Lanús (Argentina)
2014: River Plate (Argentina)
2015: Santa Fe (Colombia)
2016: Chapecoense (Brasile)
2017: Club Atlético Independiente (Argentina) – 2° titolo
2018: Athletico Paranaense (Brasile)
2019: Indipendente del Valle (Ecuador)
2020: non disputata per pandemia mondiale da Covid-19
2021: Athletico Paranaense (Brasile) – 2° titolo
2022: Indipendente del Valle (Ecuador) – 2° titolo
2023: LDU Quito (Ecuador) – 2° titolo

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