(daniele amadasi) L’incubo della retrocessione in Serie C in casa Sampdoria si è manifestato ieri sera al termine della 38.esima ed ultima giornata della regular season 2024-2025 della Serie B, che ha visto i blucerchiati genovesi non andare oltre il pareggio a reti bianche in casa della Juve Stabia e concludere il campionato cadetto al terz’ultimo posto della classifica, davanti alle sole Cosenza e Cittadella (retrocesse anch’esse direttamente in Lega Pro) e dietro a Salernitana e Frosinone relegate allo spareggio salvezza ed al Brescia 15.esimo e direttamente salvo.
Così per la prima volta dalla sua fondazione, avvenuta il 12 agosto del 1946 dalla fusione di Sampierdarenese ed Andrea Doria, la Sampdoria dopo l’amara retrocessione in Serie B al termine della stagione 2022-2023, si ritroverà a giocare addirittura in Serie C – Lega Pro, avendo in tre stagioni azzerato il suo blasone che a livello di palmares le ha visto mettere nella propria bacheca blucerchiata uno scudetto (1990-1991), quattro Coppa Italia (1984-1985, 1987-1988, 1988-1989 e 1993-1994) ed una Coppe delle Coppe (1989-1990), senza contare una sfortunata finale di Coppa dei Campioni persa nel corso dei tempi supplementari contro il Barcellona allenato da Johan Cruijff.
Un finale di stagione horror e drammatico a livello sportivo figlio dell’assurda situazione societaria della Sampdoria SpA (controllata a livello giuridico per il 99,96% delle sue quote azionarie dalla lussemburghese Gestio Capital Structuring & Investment Solution SA, a sua volta suddivisa in due soggetti di maggioranza per il 58% dalla lussemburghese Kickoff Ventures SA di minoranza per il 42% dalla britannica Gestio Capital Ltd) e di una disastrosa gestione tecnica che ha visto susseguirsi sulla panchina blucerchiata ben quattro allenatori (Andrea Pirlo per 3 giornate, Andrea Sottil per 13 giornate, Leonardo Semplici per 16 giornate ed Alberico Evani per le ultime 6 giornate).
Un disastro gestionale e tecnico che unito allo scarso rendimento della squadra con i soli 41 punti conquistati in 38 giornate, per un film stagionale iniziato male con i soli 22 punti nelle prime 23 giornate e con i successivi 19 punti nelle ultime 15 giornate, insufficienti per evitare la retrocessione diretta e per ottenere la salvezza diretta distante alla fine solo due punti, considerando i 43 conquistati dal Brescia.
Sprofondata per la prima in volta in Serie C dopo 79 anni trascorsi fra Serie A e Serie B, il futuro societario della Sampdoria appare alquanto fumoso, considerando che in primis ci sarà da evitare anche il tracollo fallimentare ed in secondo step riprogrammare una risalita in Serie B da conquistare con ogni probabilità nella disputa del Girone “B” della Lega Pro, puntando dall’apporto del pubblico blucerchiato, il primo in città con quasi 230 mila seguaci davanti ai 210 mila dei cugini rossoblu del Genoa di Serie A.
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