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Qui Serie B: play-off al Benevento, promosso in “A”

(daniele amadasi)  Ad ottantotto anni dalla sua fondazione, datata 1929, il Benevento Calcio approda in Serie “A” al termine di una strepitosa stagione, che dopo averla per la prima nella sua storia in Serie “B” la proietta con un doppio salto di categoria nella massima serie.
Questo il verdetto maturato ieri allo Stadio Ciro Vigorito nella finale di ritorno dei play-off vinta per 1-0 dai sanniti padroni di casa nei confronti di un Carpi, fermato già nella gara di andata in Emilia sullo 0-0.

Play-off di Serie B vinti quindi dal Benevento di Mister Baroni, che alla pari della Spal e dell’Hellas Verona, approda in Serie “A” in sostituzione delle tre neo retrocesse Empoli, Palermo e Pescara.
Un’impresa calcistica quella del Benevento che va a pari passo con quella della Spal, vincitrice della regular season cadetta e promossa in Serie “A” da matricola considerano che sia i campani che i ferraresi nella passata stagione disputavano il campionato di Lega Pro.
Un successo firmato Benevento, per una provincia italiana sempre più parte integrante della massima Serie “A”, considerando le risposte pervenute in questi anni a Lotito, Presidente della Lazio, firmate prima da Carpi, Frosinone e Crotone ed adesso anche da Benevento e Spal.
Promozione in massima serie del Benevento del Patron Oreste Vigorito che  porterà le streghe giallorosse a disputare anche il sentito derby regionale contro il Napoli, mancante dai tempi in cui la Salernitana, guarda a casa di proprietà di Lotito, disputava la massima serie.

Champions: trionfo Real, sindrome Juve

(luca rolandi)  Niente da fare i tifosi della Juventus rivivono l’incubo della Champions League a Cardiff. In terra Galles dopo un primo tempo equilibrato il Real Madrid travolge i fantasmi bianconeri che sono scesi in campo nella ripresa. Un sonoro 4-1 che resta come un macigno nella storia della Juventus.
Al netto di una serata tragica a Londra e drammatica a Torino, per motivi diversi e con un nesso difetto con il match finale di coppa: a Torino i feriti davanti al grande schermo erano naturalmente tutti appassionati juventini che assistevano alla partita in Piazza San Carlo.

La storia insegna che il Real Madrid vince la sua 12 coppa in 15 finali mentre la Juve resta a 2 e 7 finali perse, di cui 5 consecutive (1997-1998-2003-2015-2017). Allegri due finali e due sconfitte in tre anni. L’ Europa destino della Juve diventa l’ossessione della squadra di Torino.  Una sindrome dai mille risvolti in cui cabala, e sfotto sono solo il contorno. Ma se andiamo ad analizzare la partita e il confronto, il risultato è giusto.

La Juve si è sciolta e non aveva panchina. Il Real ha il fenomeno Cristiano Ronaldo e un centrocampo che ha sfondato e ridotto a brandelli l’interdizione dei due esterni e i due poveri Khedira e Pijanic. Kros, Casimiro, gran gol il suo, Modric e Isco hanno spaccato la partita come e più di Cr7. Marcelo e Sergio Ramos hanno fatto il resto.
La BBC della Juventus ha alzato bandiera bianca e insistere con essa sarebbe miope. Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno dato tutto non sono riusciti a vincere la Champions, ma vanno gradualmente sostituiti.  Della partita resterà il grande gesto tecnico di Mario Mandukic, l’ultimo ad arrendersi un guerriero che insieme a Dany Alves la Champions l’ha vinta.

I tifosi bianconeri hanno già dimenticato il sesto titolo consecutivo e la terza coppa italia, vogliono una Coppa Campioni su tutto niente altro di più. Questo la dirigenza dovrà tenere conto perchè se ci sono riusciti i Red Sox dopo 86 anni a sfatare la maledizione e anche il Benfica sta provando a ritrovare una vittoria che manca dal 1962, anche la Juventus se vuole essere una grande del calcio non solo italiano dovrà vincere quella stramaledetta coppa, che manca a Torino da oltre 20 anni.

L’albo d’oro della Champions League (vinte, perse, stagioni).

Real Madrid 12 vinte (1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1966, 1998, 2000, 2002, 2014, 2016, 2017), 3 perse (1962, 1964, 1981)
Milan 7 vinte (1963, 1969, 1989, 1990, 1994, 2003, 2007) e 4 perse (1958, 1993, 1995, 2005).
Bayern Monaco  5 vinte (1974, 1975, 1976, 2001, 2013) e 5 perse (1982, 1987, 1999, 2010, 2012).
Barcellona 5 vinte (1992, 2006, 2009, 2011, 2015) e 3 perse (1961, 1986, 1994).
Liverpool 5 vinte (1977, 1978, 1981, 1984, 2005) e 2 perse (1985, 2007).
Ajax 4 vinte (1971, 1972, 1973, 1995) e 2 perse (1969, 1996)
Inter 3 vinte (1964, 1965, 2010) e 2 perse (1967, 1972)
Manchester United 3 vinte (1968, 1999, 2008) e 2 perse (2009, 2011).
Juventus 2 vinte (1985, 1996) e 7 perse (1973, 1983, 1997, 1998, 2003, 2015, 2017).
Benfica 2 vinte ( 1961, 1962) e 5 perse (1963, 1965, 1968, 1988, 1990).
Nottingham Forest  2 vinte (1979, 1980 ).
Porto 2 vinte (1987, 2004).

Champions League: domani sera la finale Juve-Real

(daniele amadasi)  Con fischio d’inizio alle ore 20.45 al Millenium Stadium di Cardiff andrà in scena domani sera la finalissima della Uefa Champions League 2016-2017.
In campo Juventus e Real Madrid, con i bianconeri esacampioni d’Italia e già vincitori per la terza stagione di fila anche della Coppa Italia alla loro seconda finale Champions in tre anni e con il Real Madrid tornato alla vittoria della Liga spagnola, campione UCL in carica ed alla terza finale in quattro stagioni.

Finale di Champions League che sarà diretta del tedesco Brych e che a livello di probabili formazioni titolari dovrebbe vedere la Juventus di Max Allegri in campo con il 3-4-2-1 firmato da Buffon,  Barzagli, Bonucci, Chiellini, Dani Alves, Pjanic, Khedira, Alex Sandro  Dybala, Mandzukic ed Higuain; nel Real Madrid di Zidane invece largo al 4-3-1-2 firmato da Navas, Varane, Ramos, Marcelo, Danilo (o Carvajal), Kroos, Casemiro, Modric, Isco, Benzema e Ronaldo.

Atto conclusivo della UCL che varrà o il triplete in casa Juventus oppure la storica doppietta con conferma del Real Madrid sul tetto d’Europa.
Una finale che risulta indecifrabile anche a livello di quote scommesse considerando che la vittoria al 90′ del Real Madrid è data a 2.60, quella della Juve a 2.90. Il pareggio e quindi la prosecuzione della sfida ai supplementari viene invece data a 3.20. A livello di vincente finale con coppa in mano per intenderci, Real Madrid ad 1.83, Juventus a 2.00; infine segnaliamo anche le quote dei tre risultati dati come più probabili al termine dei due tempi regolamentari:  l’1-0 per il Real Madrid a 7.50, l’1.0 per la Juve ad 8.00 e lo 0-0 ad 8.50 per una sfida nella quale l’under 2.50 è favorito rispetto all’over 2.50 (1.65 contro il 2.20).

Calcio estero: il resoconto della stagione 2016-2017

(redazione)  Terminati tutti i principali campionati nazionali d’Europa, assegnata al Manchester United l’Europa League ed in attesa dell’assegnazione della Champions League nella finale in programma al Millenium Stadium di Cardiff il prossimo sabato 3 giungo fra Juventus e Real Madrid, andiamo a ripercorrere, nel nostro speciale calcio estero, la stagione europea 2016-2017, caratterizzata da tante novità e soprattutto e da nessun dominio assoluto, eccetto quello visto in Italia con la Juventus, che ha vinto sia lo scudetto che la Coppa Italia.

Inghilterra: Premier League al Chelsea di Antonio Conte primo a quota 93 punti davanti a Tottenham Hotspur (86) e Manchester City (78), ma poi sconfitto nella finale di coppa nazionale dall’Arsenal per 2-1.

Spagna: Liga al Real Madrid di Zidane primo a quota 93 punti davanti a Barcellona (90) ed Atlético Madrid (78), Coppa del Re al Barcellona che in finale ha superato per 3-1 il sorpredente Alaves.

Germania: Bundesliga, guarda caso, al Bayern  Monaco allenato quest’anno da Carlo Ancelotti, classificatosi al primo posto con 82 punti a +15 sul Lipsia seconda e +18 sul Borussia Dortmund terzo ma consolatosi con la vittoria nella Coppa di Germania grazie all’1-0 sull’Eintracht Francoforte.

Francia: dopo tanti anni la Ligue-1 ha cambiato vincitore, grazie al Monaco primo a quota 95 punti davanti  a PSG (87) e Nizza (78); Coppa di Francia invece al Paris Saint Germain che in finale ha superato l’Angers di misura per 1-0 grazie ad un autogol al minuto 91′.

Olanda: Eredivisie al Feyenoord primo a quota 82 punti a +1 sull’Ajax; Coppa nazionale allo Sparta Rotterdam che in finale ha superato per 3-0 la resistenza dell’Heracles.

Belgio: Jupiler League all’Anderlecht primo sia al termine della regular season che dopo il Master Round davanti al Brugge; coppa di Belgio al Waregem che in finale ha superato l’Ostende per 4-3.

Portogallo: Primeira Liga al Benfica primo a quota  82 punti davanti a Porto (76) e Sporting Lisbona (70); Taca de Portugal al Guimares che in finale ha superato il Boavista per 2-1.

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