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Andrea Pirlo si ritira ed il mondo del calcio saluta il Maestro

(daniele amadasi)  Dopo 23 anni di una strepitosa carriera Andrea Pirlo da Fiero ha deciso di appendere le scarpette al fatidico chiodo e di lasciare il calcio giocato.

Nato in provincia di Brescia il 19  maggio 1979 e cresciuto calcisticamente nella prima squadra delle rondinelle, dopo quattro anni al Brescia (1994-1998), Pirlo si è accasato all’Inter non trovando fortuna e disputando solo 22 gare con la maglia neroazzurra nell’arco di due stagioni (1998-1999 e 2000-2001) caratterizzate dai prestiti in corso prima alla Reggina (1999-2001) e poi al Brescia (2000-2001).
Cambiato maglia cittadina sotto la sponda dei Navigli, passando al Milan, è arrivata in rossonero l’esplosione e la consacrazione del Maestro Pirlo durata un intero decennio (2001-2011).
Dato per finito dalla critica calcistica e dall’ambiente rossonero, il regista Andrea Pirlo ha trovato una vera e propria seconda vita sportiva con la Juventus nel quadriennio 2011-2015 coinciso con il ritorno dei bianconeri al vertice del calcio italiano e non solo.
Nelle ultime due stagioni infine l’avventura nordamerica oltreoceano in MLS League con la maglia dei New York City, l’ultima ufficiale del Maestro Pirlo.

Ventitré anni di carriera dicevamo per Andrea Pirlo caratterizzati da una trasformazione a livello di ruolo passando dall’iniziale 10 in versione trequartista dietro le punte ad un moderno 4 o 6 in stile regista difensivo davanti alla difesa e da un palmares che parla da solo: 6 scudetti (2003-2004 e 2010-2011 con il Milan, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015 con la Juventus), 2 Coppe Italia (2002-2003 con il Milan e 2014-2015 con la Juventus), 3 Supercoppe Italiane (2004 con il Milan, 2012 e 2013 con la Juventus), 2 Uefa Champions League (2002-2003 e 2006-2007 con il Milan), 2 Supercoppe Europee (2003 e 2007 con il Milan), 1 Coppa del Mondo per Cub (2007), 1 Campionato Europeo per Nazioni Under-21 (nel 2000 in Slovacchia), 1 Mondiale Fifa per Nazioni (nel 2006 in Germania).

Innumerevoli anche i riconoscimenti individuali vinti in carriera da Pirlo come il titolo marcatori nel campionato europeo under-21 del 2000 in Slovacchia, il premio come miglior giocatore della finalissima dei Campionati del Mondo del 2006 in Germania ed il premio alla carriera per calciatori al Globe Soccer Awards del 2015.

Serie A: varata la modifica della ripartizione dei diritti tv

(daniele amadasi)  Detto, fatto, la Serie A è pronta a dare al via alla sostanziale modifica della ripartizione dei diritti tv in accordo alla Legge Melandri ed all’esito del voto decisivo al Senato della Repubblica.

In caso di conferma assisteremo ad un radicale cambiamento della ripartizione dei diritti televisivi della massima serie considerando come primo passo l’aumento della percentuale di condivisione dell’intera torta milionaria (pari a 924 M€) dal 40% al 50%, con quota fissa societaria che passa da 18,48 M€ a 23,10 M€.
Anche per il restante 50% della torta (462 M€) che andava di fatto a rappresentare la quota variabile (costituita dalla voci del bacino di utenza, dalla media spettatori al botteghino, dalla storia del club e dai risultati sportivi delle ultime cinque stagioni), ci saranno una serie di importanti modifiche che di fatto costeranno non poco, in termini di riduzione di incasso, alle sei principali formazioni del nostro campionato.

Difatti da uno studio primario con la nuova ripartizione dei diritti tv, alla Juventus spetteranno quasi 40 milioni di € in meno, all’Inter ed al Milan 18 M€ in meno, a Roma e Napoli 9 M€ in meno, alla Lazio solo 3 M€ in detrazione.
Per contro società come Atalanta, Fiorentina, Genoa, Sampdoria e Torino dovrebbero vedere incrementati di quasi 8 M€ i loro rispettivi dividendi.
In pratica con l’entrata in vigore del nuovo regolamento da parte della Lega di Serie A fra la prima e l’ultima della classe il rapporto della suddivisione economica dei diritti passerebbe da quello di 1 a 4 (rappresentato ad oggi dai 100 milioni della Juventus e dai 25 del Sassuolo) a quello di 1 a 2 con la forbice di incasso dei 20 club compresa in pratica dal valore massimo di 60 milioni di € a quello minimo di 30 M€.

Qui Inter: l’ultimo saluto ad Eugenio Bersellini

(andrea bosio)  Ciao Eugenio, sei stato il Condottiero del mio primo scudetto da giovane tifoso interista e in generale eri il manifesto di un’Inter bella, genuina e fatta da persone prima che da calciatori.

All’epoca infatti chi aveva l’onore di vestire la Maglia era semplicemente uno di noi, una persona comune che guadagnava il giusto e che manteneva il contatto con la vita di tutti i giorni e con i ritmi di una città e di una società, magari più arretrate ma, sicuramente più a misura d’uomo.
Era un calcio in cui tutto era più “alla portata”. Conoscere e frequentare qualche calciatore era infatti la normalità. Perchè si trattava di persone normali. I rapporti non erano contaminati dalla distanza siderale che fa vivere gli atleti contemporanei in una sorta di realtà parallela.

In assoluto provo una grande nostalgia verso quel periodo che oggi perde un altro pezzo da novanta. Ciao Sergente di Ferro.

La Biografia di Eugenio Bersellini, tratta da Wikipedia: nato a Borgo Val di Taro il 10 giugno 1936 è deceduto oggi, domenica 17 settembre 2017 a Prato, Eugenio Bersellini è stato un allenatore di calcio, ex calciatore e dirigente sportivo italiano.
Soprannominato “il sergente di ferro” per i suoi duri metodi d’allenamento, ha ottenuto i maggiori successi della sua carriera alla guida dell’Inter, con la quale ha vinto uno scudetto (1979-1980) e due Coppe Italia (1977-1978 e 1981-1982).

La rosa dell’Inter campione d’Italia 1979-1980.
Portieri: Ivano Bordon e Renato Cipollini.
Difensori: Graziano Bini (Capitano), Giuseppe Baresi, Nazzareno Canuti, Roberto Mozzini, Leonardo Occhipinti e Franco Pancheri.
Centrocampisti: Gianpiero Marini, Evaristo Beccalossi, Gabriele Oriali, Giancarlo Pasinato e Domenico Caso.
Attaccanti: Alessandro Altobelli, Claudio Ambu e Carlo Muraro.
Allenatore: Eugenio Bersellini.
Vice-Allenatore: Armando Onesti
Direttore Sportivo: Giancarlo Beltrami
Presidente: Ivanoe Fraizzoli.
La formazione tipo (4-4-2): Bordon; Bini, Baresi, Oriali, Mozzini; Caso, Pasinato, Marini, Beccalossi; Muraro, Altobelli.

Europa League: stasera la prima giornata della fase a gironi

(daniele amadasi)  Dopo la Champions League anche la Uefa Europa League prende al via da stasera, giovedì 14 settembre, con la disputa della sua fase a gironi, ripartendo dalla caccia al titolo conquistato nella passata edizione dal Manchester United.

Ventiquattro le gare in programma questa sera, suddivise come consuetudine nel doppio orario delle 19.00 e delle 21.05. Tre le formazioni italiane al via, Milan, Atalanta e Lazio.
I rossoneri di Montella inseriti nel Girone “D” insieme ai croati del Rjeka ed ai greci dell’Aek Atene esordiranno questa sera in trasferta sul campo dell’Austria Vienna; l’Atalanta di Mister Gasparini ospiterà invece questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia gli inglesi dell’Everton per un Girone “E” che vede anche la presenza di Olympique Lione (Francia) ed Apollon Limassol (Grecia).
Infine la Lazio di Simone Inzaghi appartenente al Girone “K” insieme a Waregem e Nizza sarà impegnata in trasferta in Olanda sul campo del Vitesse.

Di seguito il programma completo delle 24 gare del primo turno della fase a gironi della Uefa Europa League.
Ore 19.00: Apollon Limassol  – Olympique Lione,  Atalanta – Everton,  Basaksehir – Ludogorets, Austria Vienna – Milan, Dynamo Kiev – Skenderbeu, Copenhagen – Lokomotiv Mosca, Hoffenheim – Sporting Braga, Rijeka – Aek Atene,  Slavia Praga – Maccabi Tel Aviv, Villarreal – Astana, Young Boys Berna – Partizan Belgrado e Zlin – Tiraspol
Ore 21.05: Arsenal – Colonia, Steaua Bucarest – Plzen, Guimaraes – Salisburgo,  Hapole Beer Sheva – Lugano, Hertha Berlino – Athletic Bilbao, Olympique Marsiglia – Konyaspor, Real Sociedad – Rosenborg, Stella Rossa Belgrado – Bate Borisov,  Vardar – Zenit San Pietroburgo,  Vitesse – Lazio, Waregem – Nizza e Zorya – Östersunds.

Al termine delle consuete sei giornate della fase a gironi le prime due classificate accederanno ai sedicesimi di finale di Europa League insieme alle terze classificate dei gironi di Champions League, dando il via alla fase a play-off ad eliminazione diretta, che si concluderà poi nella serata di mercoledì 16 maggio 2018, nella finalissima programmata in Francia al Parc Olympique Lyonnais di Décines-Charpieu di Lione.