Supercoppa: Milan con merito, Juve sindrome finali

(luca rolandi)   La Juventus soffre Doha e a distanza di due anni perde la sua seconda finale di Supercoppa Italiana ai rigore. Fu così a Natale del 2014 con il Napoli ed è stato così ieri con il giovane Milan di Montella. E non è stato solo la lotteria dei rigori a fare esaltare i rossoneri che rivincono un trofeo a distanza di cinque anni e fissano l’era berlusconi con 29 titoli in 30 anni.
I ragazzi di Montella, infatti, hanno sofferto i primi 20 minuti dei campioni d’Italia, hanno subito la rete di Chiellini ma poi hanno pareggiato con Bonaventura e soprattutto legittimato il loro settimo successo, colpendo una traversa, fallendo un incredibile rete con Bacca e controllando la partita per quasi tutti i 120 minuti di gioco effettivo.
Poi ai rigori nonostante l’erroe iniziale di Lapadula, Gigio Donnarumma ha parato il penalty decisivo di Dybala che dovrà dimenticare in fretta questa finale. Errore dal dischetto e occasionissina a pochi minuti dal triplice fischio su assist di Evra. Vittoria meritata con il penalty di Pasalic per i rossoneri che, anche nella finale di Roma di coppa Italia avrebbero meritato di più, e qualche campanello d’allarme per Allegri, che delle sei finali disputate solo una l’ha vinta nei 90 minuti.
Per la Juve negli ultimi anni terza finale fallita (Napoli Sci, Barcellona Cl e Milan Sci) a fronte di quattro vittorie due di Coppa Italia (2015-2016 Lazio e Milan) e due di Supercoppa italiana sempre con la Lazio 2013 (gestione Conte e 2014).
Per la squadra bianconera urgono inserimenti a centrocampo, una collocazione stabile e dall’inizio del talento Dybala e una mentalità diversa per cercare di vincerele le finali e non semplicemnte raggiungerle. L’obiettivo non dichiarato ma palese è la Champions. Se la Juve non raggiungerà Cardiff sarà un fallimento.  Dopo vent’anni l’Europa non è un sogno è e resta un dovere.

Milan-Juventus 5-4 dopo i calci di rigore, con penalty decisivo di Pasalic (1-1 al 120′ con reti di Chiellini e Bonaventura).

L’albo d’oro della Supercoppa Italiana

Juventus
7
5
12
1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015 1990, 1998, 2005, 2014, 2016
Milan
7
3
10
1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011, 2016 1996, 1999, 2003
Inter
5
4
9
1989, 2005, 2006, 2008, 2010 2000, 2007, 2009, 2011
Lazio
3
3
6
1998, 2000, 2009 2004, 2013, 2015
Roma
2
4
6
2001, 2007 1991, 2006, 2008, 2010
Napoli
2
1
3
1990, 2014 2012
Sampdoria
1
3
4
1991 1988, 1989, 1994
Parma
1
3
4
1999 1992, 1995, 2002
Fiorentina
1
1
2
1996 2001

 

Coppa del mondo club: il Real aggiorna la storia

Coppa del Mondo per club – (luca rolandi)  Sempre e ancora Real Madrid, anche se con il brivido e solo dopo i tempi supplementari.
A Yokohama l’undici di Zidane supera 4-2 i giapponesi del Kashima Antlers, prima compagine asiatica a raggiungere la finale della cosiddetta Coppa Intercontinentale e con un super CR7 va ad aggiungere un nuovo trofeo al suo sontuoso palmares e la coppa mondiale per club.

Sembrava tutto facile per il Real Madrid che nella finale del Mondiale per club contro i Kashima Antlers si era portato subito avanti grazie alla rete di Benzema. Poi i la squadra giapponese è rientrata clamorosamente in partita e con la doppietta realizzata da Shibasaki ha addirittura sorpassato gli spagnoli salvo poi farsi raggiungere da un rigore di Cristiano Ronaldo.
Dopo il 2-2 dei tempi regolamentari, la finale si è decisa ai calci di rigore. Alla metà del primo tempo supplementare è Ronaldo a riportare avanti il Real con un bel diagonale che non lascia scampo al portiere giapponese. Il Kashima Antlers va ad un passo dal 3-3 ma le speranze dei giapponesi si stoppano sulla traversa. E il Real non perdona: sul finale del primo tempo supplementare arriva anche la tripletta del portoghese che vale il poker dei blancos.

Classifica di club più titolati al mondo
(trofei continentali e mondiali) aggiornato al 19 dicembre 2016:

  • Real Madrid 23
  • Barcellona 22
  • Al-Ahly 20
  • Milan 18
  • Boca Juniors 18
  • Independiente 16
  • San Paolo 12
  • Liverpool 11
  • Bayern Monaco 11
  • Juventus 11

 

 

 

Chapecoense: dalla tragedia aerea alla ricostruzione dell’intera squadra

Chapecoense(daniele amadasi)  Dalla tragedia aerea alla ricostruzione dell’intera squadra per una stagione calcistica annuale 2016 della Chapecoense conclusasi senza aver potuto disputare la doppia gara di finale della Copa Sudamericana 2016 (l’equivalente della nostra Europa League) contro l’Atletico Nacional di Medellin e l’ultima giornata di campionato della Serie “A” brasiliana contro l’Atlético Mineiro.

Da qui con il dolore e con le lacrime per una tragedia che ha colpito l’intero mondo calcistico, dovrà partire la ricostruzione tecnica e dirigenziale della Chapecoense, considerando che la rosa del club brasiliano privata dei 19 giocatori deceduti (il capitano Cleber Santana, il portiere Danilo, i difensori Caramelo, Dener, Felipe Machado, Gimenez, Marcelo e Willian Thiego, i centrocampisti Matheus Biteco, Gil, Josimar, Arthur Maia e Sergio Manoel gli attaccanti Ananias, Canela, Kempes, Lucas Gomes, Bruno Rangel e Tiaguinho) e dell’allenatore Caio Junior e dei 3 atleti sopravvissuti alla morte (il secondo portiere Jackson Follman ed i difensori Helio Zampier Neto ed Alan Ruschel) ma impossibilitati a proseguire la carriera sportiva per via delle menomazioni subite e delle permanenti lesioni fisiche, conta ad oggi solo i 11 giocatori che per infortuni o circostanze varie (il portiere Marcelo Boeck, i difensori Demerson, Rafael Lima e Cláudio Winck, i centrocampisti Andrei, Hyoran, Lourency, Moisés e Nenem, il trequartista Lucas Mineiro e l’attaccante Alejandro Martinuccio) non avevano seguito la squadra nella trasferta colombiana, salvandosi così dall’atroce destino.

Una ricostruzione tecnica della prima squadra della Chapecoense, che ripartirà dagli aiuti economici provenienti da altri club calcistici o Federazioni come già annunciato dal Paris Saint Germain e dall’Uefa e dalle garanzie di natura organizzative promosse dalla Conmebol e dalla Federcalcio Brasiliana.

Come suggerito dall’Atletico Nacional di Medellin il titolo sportivo della Copa Sudamericana  è stato attribuito d’ufficio nella serata di lunedì 5 dicembre alla Chapecoense, che potrà così andare a disputare la Recoba Sudamericana (la nostra Supercoppa Europea) e la prossima edizione della Copa Libertadores (l’equivalente della Champions League europea), mentre dalla Federcalcio Brasiliana sarà garantita la presenza della Chape nelle prossime tre edizioni, 2017, 2018 e 2019 della Serie “A” nazionale, a prescindere dal posizionamento finale in classifica.

Calciomercato: le nostre anticipazioni della sessione di gennaio

Calciomercato(daniele amadasi)  Ad un mese dall’apertura ufficiale della sessione invernale di calciomercato, in programma da martedì 3 a martedì 31 gennaio, le operazioni del cosiddetto mercato di riparazione sono già entrate nel vivo.
Molte le sfide aperte con Inter, Milan, Juventus e Napoli, Atalanta, Genoa e Fiorentina principali candidate al ruolo di protagoniste.

In casa Inter l’avvento di Pioli in aggiunta alla prematura eliminazione in Europa League, porterà i neroazzurri a sfoltire la rosa, a partire dalla probabile cessione in prestito di Gabigol, voglioso di giocare altrove. Per contro Marcelo Brozovic è stato tolto dal mercato, dopo la ritrovata fiducia tecnica. Sul fronte dei possibili arrivi invece i nomi più gettonati per la rosa neroazzurra sono quelli di Matteo Darmian del Manchester United e Lucas Biglia della Lazio.

Spostandoci dall’altra parte del Naviglio arriviamo alle vicende del Milan che in caso di mancato closing con i cinesi della Sino Europe Sport, dovrà finanziare il proprio mercato di gennaio con la cessione di Carlos Bacca, investendo il ricavato nell’acquisto di Milan Badelj dalla Fiorentina.

Da Milano arriviamo a Torino, sponda Juventus, con i bianconeri alla ricerca di tre rinforzi tra difesa, centrocampo ed attacco, per sopperire agli infortuni (Dani Alves, Barzagli e Bonucci) ed alle importanti assenze causate dalla Coppa d’Africa (Benatia, Asamoah e Lemina). Così in aggiunta all’arrivo del giovane centrocampista uruguaiano Rodrigo Betancour, centrocampista uruguaiano dal Boca Juniors per 7,5 milioni di €uro, bisognerà capire se il già opzionato per giugno Axel Witsel dello Zenit San Pietroburgo potrà anticipare di cinque mesi il suo approdo in bianconero. Per il resto bianconeri vigili anche sul difensore Branislav Ivanovic del Chelsea e sul centrocampista Corentin Tolisso del Lione.

Dirigendoci verso sud arriviamo al Napoli con i partenopei a caccia del sostituto di Arkadiusz Milik, considerando che Manolo Gabbiadini continua a non convincere Mister Sarri. Tantissimi i nomi sul taccuino degli uomini di calciomercato del Napoli:  Leonardo Pavoletti del Genoa, Carlos Bacca del Milan, Luis Muriel della Sampdoria e Simone Zaza del West Ham ma di proprietà della Juve.

Infine ci spostiamo da chi a gennaio penserà a vendere o concludere già importanti addii per giugno 2017 e quindi parliamo di Atalanta, Genoa e Fiorentina.
A Bergamo danno già per fatta la ricca cessione a fine stagione dell’attaccante Franck  Kessié alla Juventus, mentre per il difensore Mattia Caldara i dirigenti orobici auspicano una vera e propria asta. Da valutare in casa Atalanta anche la situazione di Mauricio Pinilla, ad oggi panchinaro di lusso.
In attesa di offerte irrinunciabili per Pavoletti, il Genoa a gennaio potrebbe cedere anche il centrocampista Tomás Rincón, richiesto sia dalla Juventus con lo scambio con Hernanes che dall’Inter.
Alla Fiorentina invece dopo la rottura con Badelj voglioso di andare al Milan e con il difensore Gonzalo Rodriguez che non prolungherà il contratto, si cercherà di fare cassa affidando la prelazione per la cessione a giugno di Federico Bernardeschi.