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L’ultimo saluto a Rombo di Tuono, al secolo Gigi Riva

(daniele amadasi) Ieri sera, lunedì 22 gennaio 2023, il cuore di “Rombo di Tuono”, al secolo Gigi Riva, ha smesso di battere.

Nato a Leggiuno, in provincia di Varese, il 7 novembre 1944, Riva ha rappresentato l’anima ed il cuore di Cagliari e della Sardegna, per via dello storico scudetto vinto dai sardi nel 1970 e dalle lusinghe, Juventus in primis, mai accolte di andare a giocare altrove.
Proprio nella sua Cagliari, all’età di 80 anni, si è spenta ieri sera la vita terrena di Gigi Riva, migliore marcatore azzurro in nazionale di tutti i tempi con 35 centri, campione d’Europa con l’Italia nel 1968 e vice-campione mondiale del 1970.

Una vita dedicata al calcio, anche se aveva rischiato, ancora prima di appendere le fatidiche scarpe al chiodo, di iniziare anche una carriera cinematografica considerando la parte che nel 1970 il famoso regista Franco Zeffirelli voleva ritagliargli al fianco dell’attrice Gina Lollobrigida.
Invece anche la post carriera sui campi in erba ha visto Rombo di Tuono protagonista del mondo del calcio con la nazionale italiana in veste di Team Manager per tantissimi anni e poi in qualità di dirigente della FIGC.

Dopo Diego Armando Maradona, Paolo “Pablito” Rossi, Gianluca Vialli (vero ed autentico erede di Gigi Riva) e Franz Beckenbauer un altro pezzo del mondo calcistico lascia la terra per andare a giocare in cielo.

La scheda di Gigi Riva.

Ruolo: attaccante.
Altezza e peso: 180 cm x 78 kg.
Squadre di Club: Legnano (1 stagione in Serie C, 1962-1963, 23 presenze, 6 gol) e Cagliari (15 stagioni, dalla 1963-1964 alla 1976-1977 con 315 presenze e 64 reti).
In nazionale: 42 presenze e 35 reti.
Palmares: 1 scudetto (Cagliari, 1969-1970), 1 Campionato Europeo (1968).

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Supercoppa Italiana: edizione 2023 all’Inter nel ricordo di Gigi Riva

(daniele amadasi)   Nel ricordo di Gigi Riva, scomparso all’età di 88 anni poco prima del fischio d’inizio della finalissima, l’Inter si è aggiudicata questa sera, lunedì 22 gennaio, l’edizione della Supercoppa Italiana 2023 superando al King Saud University Stadium di Rihad in Arabia Saudita il Napoli di misura per 1-0.

A decidere l’atto conclusivo della Final Four della Supercoppa Italiana 2023 la marcatura messa a segno al minuto da 91′ dal capitano dell’Inter Lautaro Martinez, che ha permesso ai neroazzurri di superare la resistenza di un Napoli (ridotto in dieci uomini dal minuto 60′ per via dell’espulsione per doppia ammonizione di Giovanni Simeone) aggiudicandosi per la terza volta consecutiva il trofeo.

Così nella Final Four di Supercoppa Italiana (Rihad).
Semifinali: Napoli – Fiorentina 3-0 ed Inter – Lazio 3-0.
Finalissima: Napoli – Inter 0-1 (0-0); marcatore: 91′ Martinez.
Formazione Napoli (3-4-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Mazzocchi  (74’ Raspadori), Lobotka, Cajuste (74′ Mario Rui), Zerbin (58′ Ostigard); Politano (70′ Lindstrom), Simeone, Kvaratskhelia  (70′ Gaetano). Allenatore: Walter Mazzarri.
Formazione Inter(3-5-2): Somme; Pavard, De Vrij (62′ Carlos Augusto), Acerbi; Darmian, Barella (63′ Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (81’ Arnautovic); Lautaro Martinez (92’ Bisseck), Thuram (81′ Sanchez). Allenatore: Simone Inzaghi.
Arbitro: Rapuano.
Ammoniti: Rrahmani (N), Calhanoglu (I), Zerbin (N), De Vrij (I), Barella (I), Gaetano (N), Martinez (I).
Espulsi: Simeone (N).
Spettatori: 25’000.

La suddivisione del montepremi della Supercoppa Italiana 2023: 10.5 milioni di € all’Inter, 7.5 M€ al Napoli, 2.5 M€ alla Lazio e 2.5 M€ alla Fiorentina.

L’aggiornato albo d’oro della Supercoppa Italiana.
9 successi: Juventus (1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015, 2018 e 2021) e Milan (1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011 e 2016).
8 successi: Inter (1989, 2005, 2006, 2008, 2010, 2021, 2022 e 2023).
5 successi: Lazio (1998, 2000, 2009, 2017 e 2019).
2 successi: Napoli (1990 e 2014) e Roma (2001 e 2007).
1 successo: Fiorentina (1996), Parma (1999) e Sampdoria (1991).

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Supercoppa Italiana 2023: da stasera la Final Four con Inter, Napoli, Lazio e Viola

(daniele amadasi)  Prenderà il via questa sera, giovedì 18 gennaio, alle ore 20.00 italiane al King Saud University Stadium (impianto da 25’000 posti a sedere realizzato fra il 2011 ed il 2015 per una spesa complessiva di 31 milioni di €uro,  ndr) di Rihad in Arabia Saudita, la Final Four della Supercoppa Italiana 2023, nel nuovo formato caratterizzato oltre che dalla presenza di 4 squadre da un montepremi totale di 23 milioni di €uro, di cui 7 riservati alla formazione vincitrice.

Senza la presenza di Juventus e Milan, per lo stupore dei media e degli appassionati arabi di calcio, la Supercoppa Italiana sarà contesa  da Napoli ed Inter, in qualità di vincitori delle edizioni 2023-2024 del campionato e della Coppa Italia, e da Lazio e Fiorentina, seconde e rispettive classificate nelle due suddette competizioni.

Final Four organizzata mediante la disputa di due seminali, Napoli-Fiorentina giovedì 18 gennaio ed Inter-Lazio venerdì 19 gennaio, ed a seguire della finalissima, programmata per lunedì 22 gennaio, con i favori dei pronostici all’Inter, attuale capolista della Serie “A” con due lunghezze sulla Juventus e vincitrice della passata edizione 2022 disputata anch’essa a Rihad.
Di contro Napoli, Lazio e Fiorentina svolgeranno il classico ruolo delle outisder di una manifestazione che vedrà le tre gare trasmesse in diretta televisiva su Canale 5, per via dell’acquisizione dei diritti sportivi da parte di Mediaset.

L’aggiornato albo d’oro della Supercoppa Italiana.
9 successi: Juventus (1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015, 2018 e 2021) e Milan (1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011 e 2016).
7 successi: Inter (1989, 2005, 2006, 2008, 2010, 2021 e 2022).
5 successi: Lazio (1998, 2000, 2009, 2017 e 2019).
2 successi: Napoli (1990 e 2014) e Roma (2001 e 2007).
1 successo: Fiorentina (1996), Parma (1999) e Sampdoria (1991).

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Roma e la fine ingloriosa di Mourinho

(daniele amadasi)  L’avventura di Josè Mourinho alla guida tecnica della Roma è terminata ieri mattina, martedì 16 gennaio 2024, alle ore 9.30 quando la società giallorossa presieduta dall’imprenditore statunitense Thomas Daniel Friedkin ha dato a mezzo stampa il bernservito senza preavviso e con effetto immediato al portoghese ed al suo intero staff tecnico. 

Le cronache romane parlano di un incontro tutt’altro che amichevole tra Friedkin e Mourinho iniziato già alle ore 8.00 del mattino e durato meno dei classici 90 minuti di una partita ma che hanno sentenziato la fine ingloriosa dell’avventura in giallorosso dell’ormai ex Special One.

A livello di risultati sportivi, dopo essere stato salvato dal dimissionario Tiago Pinto (che dal 3 febbraio non ricoprirà più la carica di general manager della Roma) nei due post gara di Budapest (Finale di Uefa Europa League persa ai rigori contro il Siviglia ma caratterizzata dalla caccia all’uomo mediatica di Mourinho nei confronti dell’arbitro inglese Anthony Taylor) e Genova (4-1 in campionato contro il Genoa nella quarta giornata di campionato), la panchina giallorossa del portoghese risulterà essere saltata dopo la sconfitta di domenica sera a San Siro contro il Milan per 3-1 nel match valevole per la ventesima giornata di una Serie “A” che vede i capitolini occupare l’attuale nono posto.
Sin dal giorno seguente la sconfitta di Milano si vociferava in casa Roma di una fiducia a termine per Mourinho di tre gare di campionato (Verona, Cagliari e Salernitana) e con nel mezzo la ricca amichevole infrasettimanale araba contro l’Al Shabab, con la possibilità in caso di nuovi mancati risultati sportivi positivi di un anticipato addio rispetto alla naturale scadenza del contratto di fine giugno.

Noi stessi come Redazione di Calcioparlando.com avevamo ieri alle ore 8.30 pubblicato un post segnalando che il termine temporale di fiducia sarebbe potuto essere quello di domenica 4 febbraio e che in tal caso di esonero di Mourinho il principale candidato alla sua sostituzione sarebbe stato Daniele De Rossi.
Un’ora dopo il nostro post è invece arrivata la notizia ufficiale: via Mourinho (destinato ora ad accettare un ricco contratto in Arabia), dentro De Rossi, l’ex Capitano Futuro, il secondo giocatore con più presenze nella storia della Roma dopo Francesco Totti.
Più che l’aspetto dei risultati sportivi veri e propri considerando che la Roma in due anni ha vinto la coppa europea di Serie “C” (la Uefa Conference League) e perso la finale della più quotata Uefa Europa League e che comunque l’attuale classifica vede ancora i giallorossi in corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, a far pagare dazio al tecnico portoghese è il suo atteggiamento da capo popolo improntato sul coprire la realtà dei fatti distogliendo l’attenzione di una squadra che ha totale mancanza di gioco ed imbarazzanti limiti tecnici e tattici.
L’aver fatto tornare la gente allo stadio all’Olimpico, spesso sold-out nel corso delle ultime due stagioni, unitamente al suo attaccarsi e legarsi ai tifosi giallorossi non ha salvato Mourinho dal suo fallimento tecnico, il quinto consecutivo considerando i quattro precedenti esoneri da Real Madrid, dal Chelsea, dal Manchester United e dal Tottenham Hotspur che si contrappongono ai tempi d’oro in cui era l’allora Special One a dare il benservito da vincente a Porto ed Inter.

La scelta di affidare la panchina sino al 30 giugno 2024 a Daniele De Rossi, reduce a livello di guida tecnica dalla sola non fortunata esperienza di Ferrara nei quattro mesi passati alla Spal, è l’unica che la Famiglia Friedkin, considerando che la Vice-Presidenza è affidata a Ryan Friedkin figlio del Presidente Thomas, poteva fare evitando un insurrezione di massa e popolare della tifoseria giallorossa, da mesi vicina al tecnica e lontana dai giocatori accusati di scarso impegno ed attaccamento alla maglia.
Dopo avere diretto il suo primo allenamento ieri pomeriggio a Trigoria, l’ex Capitano Futuro esordirà sulla panchina giallorossa sabato 20 gennaio alle ore 18.00 nella sfida dell’Olimpico contro l’Hellas Verona che avrà al suo seguito Damiano Tommasi, ex compagno di squadra di Daniele De Rossi ed attuale Sindaco di Verona.
In palio per il nuovo allenatore della Roma una possibile conferma per la prossima stagione in caso di posizionamento finale di classifica con qualificazione diretta almeno alla prossima edizione dell’Europa League, considerando invece un super premio economico in caso di approdo alla Champions League edizione 2024-2025.

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