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Serie B: sorpasso Frosinone, aggancio Benevento all’Hellas

(luca rolandi)  A differenza del campionato di Serie A il torneo di Serie B continua a proporre bellissime novità in vetta alla classifica, di nuovo cambiata al termine della 26.esima giornata.
Al comando solitario difatti troviamo ancora il Frosinone (0-0) con due lunghezze di vantaggio sul Benevento (1-0 a Vercelli alla Pro) e sull’Hellas Verona, fermata in casa al Bentegodi dalla Spal (quarta forza del torneo, ndr) nel match-clou della quattro giorni cadetta, chiusasi ieri sera, ma apertasi venerdì sera con la vittoria esterna del Novara (1-0 a Latina).
Nel mezzo del fine settimana le altre sette gare andate in scena e caratterizzate dai successi interni di Bari (3-1 alla Ternana) e Carpi (2-1 al Brescia), da quello esterno dell’Avellino (3-1 a Cittadella) e dai pareggi in Perugia-VirtusEntella (0-0), Salernitana-Cesena (1-1), Spezia-Trapani (2-2) e Vicenza -Ascoli (1-1):

Serie di risultati che portano alla seguente ed aggiornata classifica di Serie B: Frosinone 48 punti, Hellas Verona e Benevento 46, Spal 45, Perugia e Cittadella 39, Spezia 38,  Bari 37, Carpi 36, Virtus Entella 35, Ascoli e Novara 34. Avellino e Salernitana 32,  Cesena 29, Pisa, Brescia e Vicenza 28, Latina 26, Pro Vercelli 25, Ternana 23 e Trapani 22.

Questo invece il programma completo della prossima 27.esima giornata di Serie B, in programma fra venerdì e sabato, con i due anticipi del 24 febbraio (Brescia-Cittadella alle ore 19.00 e Benevento-Bari  alle ore 21.00) e con le nove gare pomeridiane delle ore 15.00 del 25 febbraio (Ascoli-Pisa, Avellino-Vicenza, Cesena-ProVercelli, VirtusEntella-Carpi, Frosinone-HellasVerona, Novara-Spezia, Spal-Perugia, Ternana-Latina e Trapani-Salernitana).

Serie B: dal fallimento alla promozione, trionfo Cesena

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(adriano ancona)  E’ la promozione di Bisoli, timoniere che anche stavolta ha fatto breccia nel cuore del Cesena. Ma il pensiero non può che spostarsi sull’inizio di questo campionato, quando la società – passata nel frattempo da Igor Campedelli e Giorgio Lugaresi – ha fatto fatica rimettere insieme i cocci. Affidandosi al senso di appartenenza che uno come Rino Foschi, nativo di Cesena, poteva avere unito al livello di esperienza dietro una scrivania. Romagnoli in serie A, dopo due anni in cadetteria. Doppio 2-1 sul Latina, nella finale play-off in cui a tratti emerge anche il timore di non farcela.

Succede per quasi un’ora – intervallo compreso – quando il Cesena si trova a dover maledire l’1-2 di Cisotti al tramonto della gara di andata. A quel punto qualsiasi vittoria del Latina vorrebbe dire che la serie A è sfumata. Con tanto di regola rispettata anche stavolta, quanto alla terza classificata che poi viene promossa tramite i play-off. Invece no, se la Sampdoria è stata un’eccezione (due anni fa) adesso c’è anche il Cesena. Quella Samp dalla quale, per inciso, i romagnoli hanno preso in prestito Volta, un pilastro della difesa. E sempre i blucerchiati sono stati il trampolino per Guido Marilungo, anche stavolta arrivato a gennaio (come nel 2011 a Bergamo) e uomo-promozione come già gli era accaduto a Lecce e all’Atalanta.

Scongiurato dunque il pericolo di cadere nuovamente ai piedi del Latina, dopo lo scontro diretto al Manuzzi – penultima giornata – che per il Cesena era stato disastroso. Mai battuti i laziali nella regular season, come peraltro era accaduto col Modena (superato dai bianconeri in semifinale). Ci sarebbe la strada spianata verso la serie A se soltanto Cisotti non mettesse in disordine i piani del Cesena con un gol quasi allo scadere. Di Volta e Marilungo, a cavallo della pausa, i gol romagnoli che segnano lo strappo più grande. Nel ritorno al Francioni è ancora Marilungo protagonista – assist e rigore procurato – dopo l’1-0 del Latina con Bruno da fuori area. Defrel si inserisce sul secondo palo e pareggia, poi il rigore di Cascione è la firma in calce sul trionfo.

Serie “B”: Iachini, il poker delle promozioni

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(adriano ancona) Con questa sono quattro. Una garanzia assoluta che porta il nome di Beppe Iachini, allenatore specialista in promozioni. Raggiunto il suo maestro Novellino, quanto a risalite dalla serie B. Così un Palermo che ha ben presto assunto le sembianze di una corazzata, chiedeva solo di essere riportato tra i grandi, dopo l’inizio travagliato in cui Zamparini ci ha messo poco a fare fuori la scommessa Gattuso. Già, c’è anche questo nella stagione di passaggio in cadetteria. Gol di Vazquez e inizia la festa, sul campo di Novara.

Ricapitolando, quattro promozioni per Iachini: Chievo, Brescia, Sampdoria e Palermo. Tutte arrivate negli anni pari, cominciando dal 2008. Regolarità impressionante. Ora resta solo da sfatare il teorema della sua incompatibilità con la serie A. Ci hanno provato Chievo e Brescia, con storie diverse, mentre alla Sampdoria nel 2012 si è assistito a un poco edificante tira e molla per poi prendere Ciro Ferrara in panchina. Palermo, peraltro, fu il capolinea della prima esperienza in A di Iachini, col Chievo, quando venne mandato via a inizio novembre. A Brescia, invece, l’avvio negativo spinse la dirigenza all’esonero per chiamare Beretta. Salvo poi tornare sui propri passi a inizio febbraio e riprendere l’allenatore ascolano.

Se il Palermo manifesta una volta di più lo strapotere, ecco che dietro c’è l’inatteso stop del Latina: soltanto 1-1 in casa della Juve Stabia già retrocessa. Confortante, perlomeno, che non ci sia nulla di già scritto in questo campionato. L’Empoli passa di prepotenza a Brescia, mentre il Crotone piega nel finale il Padova e diventa terzo. Il Siena conosce l’anticamera della crisi, di risultati insieme ai guai societari: al Franchi passa 3-1 un Modena che vede i play-off. Con lo stesso punteggio anche Ternana-Bari, laddove gli umbri finiscono in otto uomini e nei bassifondi sta arrivando un tonificato Cittadella. Il 5-1 di sabato mette ancora più nei guai il Varese e apre nuovi scenari in vista dei play-out, mentre la Reggina è a un passo dalla matematica retrocessione.

Classifica: Palermo 78; Empoli 62; Crotone e Latina 58; Cesena 56; Lanciano 55; Spezia 54; Modena e Trapani 53; Siena e Avellino 52; Bari 51; Brescia e Carpi 49; Pescara 47; Ternana 45; Varese 43; Cittadella 42; Novara 40; Padova 35; Reggina 27; Juve Stabia 18.