Europei: la prima coppa del Portogallo

(luca rolandi)  Non piange più Lisbona come accadde 12 anni fa nella finale in casa, persa in modo incredibile con la Grecia. La saudade è sparita e gioia vera quella lusitana che finalmente mette il proprio nome nell’albo d’oro di una grande competizione internazionale.

Salta come un grillo, nonostante l’infortunio (entrata scientifica di Payet) che l’ha tolto dalla contesa dopo pochi minuti, Cristiano Ronaldo che vince senza giocare e si porta a casa tutto quest’anno, pallone d’oro compreso.
La Francia dopo l’Europeo di Platini del 1984 e il mondiale di Zidane, non trova l’Europeo di Pogba, davvero deludente nella notte di Saint Denis.  E trova la sconfitta cocente ma paradossalmente cercata al 109 del secondo tempo supplementare grazie alla rete di Eder.
Eppure Rui Patricio era stato il migliore del Portogallo e Gignac aveva superato e calciato a rete certo del gol a 91′ ma il palo aveva detto di no. Come la traversa  di Guerreiro dei portoghesi grazie in una punizione inventata, dal pur ottimo arbitro.

Si chiudono gli europei che la Francia avrebbe voluto vincere facile e invece a perso, mentre il Portogallo partito malissimo e in sordina, giocando maluccio ma sempre con la forza di una squadra plasmata da un tecnico davvero molto capace Santos, meglio del malinconico Dechamps, grande uomo e campione, ma che con i portoghesi ha perso nel 2004 una Champions con il Monaco superato dal Porto di Mou e ora in nazionale.

L’albo d’oro dei campionati europei per nazioni di calcio 
3 titoli: Germania e Spagna.
2 titoli: Francia.
1 titolo: Italia,  Portogallo, Danimarca, Grecia, Russia,
Olanda e Cecoslovacchia.

Copa América Centenario: trionfa ancora il Cile

(daniele amadasi)  Preceduta dalla finale per la medaglia di bronzo assegnata alla Colombia grazie alla vittoria di misura per 1-0 sugli USA padroni di casa (rete decisiva al minuto 31′ del primo tempo da parte di Bacca), nel corso della recente notte italiana è andata in scena la finalissima della Copa América Centenario (1916-2016) tra Argentina e Cile, per una sfida che rappresentava il remake della finale 2015 della Coppa America solo in versione centro-meridionale.

A trionfare sul suolo statunitense al termine dei rigori dopo 120 intensissimi minuti di gara tra tempi regolamentari e supplementari caratterizzati dalle espulsioni del cileno Diaz (29′) e dell’argentino Rojo (42′) e dalle numerose occasioni da rete sciupate da Banega (1′), Di Maria (19′), Higuain (21′), Otamedi (24′), Vargas (79′ e 99′), Aguero (84′) e Messi (100′), il Cile che ha avuto la meglio sull’Argentina per 4-2 in considerazione degli errori dagli undici metri di Messi e Biglia.
Così come l’anno scorso trionfa e sempre ai rigori il Cile, mentre a fine gare un Lionel Messi in lacrime dopo la quarta finale persa tra Copa América e Mondiali, annuncia l’addio definiiovo  alla nazionale argentina.

Così nella serie dei tiri di rigori della finalissima di Copa América 2016 (al 120′ minuto Cile-Argentina 0-0): Cile 4 gol su 5 tiri (a segno Castillo, Aranguiz, Beausejour e Silva, errore di Vidal), Argentina 2 go su 4 tiri (a segno Mascherano e Aguero, errori di Messi e Biglia).

Lega Pro: play-off al Pisa che torna in Serie “B”

(redazione)  Forte della vittoria per 4-2 nell’andata della finale play-off, il Pisa di Gennaro Gattuso strappa la promozione in Serie “B” grazie al pareggio per 1-1 maturato ieri sera a Foggia.

Sfida dello Zaccheri caratterizzata dalle marcature di Iemmello, (1-0 su rigore all’87.esimo) ed Eusepi (1-1 in contropiede al 90.esimo) e dal l’interruzione della contesa nel corso della ripresa, causata dal lancio di una bottiglietta che é andata a colpire in testa il tecnico del Pisa.

Archiviati quindi i play-off in un clima tutt’altro che tranquillo, per via anche di un’anticipata invasione di campo da parte dei tifosi di casa che porterà a seri provvedimenti della giustizia sportiva nei confronti della società Foggia, il campionato di Lega Pro saluta, dopo quelle di Cittadella, Spal e Benevento, anche la promozione in Serie “B” del Pisa. Toscani che per la cronaca mancavano dal campionato cadetto dalla stagione 2008-2009.

Serie “B”: Pescara promosso in “A”, onore al Trapani

(daniele amadasi)  A distanza di tre stagioni il Delfino Pescara del Presidente Sebastiani, guidato in panchina da Massimo Oddo e trascinato dai gol di Gianluca Lapadula (30 gol) ritorna in Serie “A”.
Al termine del campionato 2011-2012 il Pescara si era guadagnato la massima serie vincendo il torneo cadetto, mentre in questa stagione dopo aver concluso la regular season al quarto posto si è guadagnato il ritorno in Serie “A” vincendo i play-off.
Prima il Novara dell’ex allenatore Baroni (2-0 e 4-2) in semifinale, poi il Trapani di Serse Cosmi (2-0, 1-1) in finale, le vittime del Pescara che ieri sera, uscendo indenne dal Provinciale di Trapani grazie alla rete siglata da Verre (57′) dopo l’iniziale vantaggio siciliano di Citro (5′), ha potuto festeggiare a distanza di tre anni il ritorno in Serie “A”.
Una promozione meritatissima per gli abruzzesi, che si aggiungono alle scalate vincenti di Cagliari e Crotone, con l’approdo nella massima serie da programmare al meglio e facendo tesoro degli errori del campionato 2012-2013.
Per questo motivo il Pescara ripartirà in Serie “A” dalla conferma di Oddo alla guida tecnica e dalla speranza di non perdere troppi protagonisti di questa promozione (Fiorillo, Crescenzi, Torreira, Verre, Benali, Pasquato, Caprari e Lapadula).

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