(daniele amadasi) Premettendo che ognuno, soprattutto uno sceicco, con i propri soldi può fare quello che vuole, a livello giornalistico non si può tacere sullo scandalo mercato che vedrà il passaggio di Neymar dal Barcellona al Paris Saint Germain.
L’arroganza del Barcellona nell’andare ad interferire nella questione Verratti-PSG caratterizzata tra l’altro dall’invito al cambio di procuratore da parte del trequartista pescarese da Di Campli a Raiola, farà perdere ai blaugrana Neymar, convinto a peso d’oro a trasferirsi in Francia, attraverso uno scandaloso aggiramento dei regolamenti Uefa che fanno capo al cosiddetto “fair flay finanziario”.
Neymar è attualmente sotto contratto con il Barcellona, con scadenza al 30/06/2021, ma con una clausola rescissoria da 222 milioni di €uro, che sarà liquidata non dal Paris Saint Germain, bensì dallo stesso giocatore, grazie ai 300 milioni di €uro incassati dalla firma del contratto con la Qatar Sports Investment in qualità di testimonial dei Mondiali di Calcio che si giocheranno proprio in Qatar nel 2022. Sin qui niente di male, peccato però che il proprietario del fondo di investimento qatariota sia lo sceicco Nasser Al-Khelaïfi, guarda a caso proprietario del PSG.
Regolamento Uefa aggirato in piena regola, anche a livello di TPO (Third Party Ownership) considerando che nei 300 milioni incassati da Neymar da Silva Santos Junior c’è anche la quota relativa alla commissione destinata al padre procuratore del giocatore brasiliano.
In questa situazione quindi Neymar potrà presentarsi al Barcellona, pagarsi la clausola rescissoria e con il proprio cartellino in mano, da svincolato di lusso, accasarsi al Paris Saint Germain, siglando un nuovo e ricchissimo contratto da 30 milioni di €uro netti all’anno per cinque stagioni, che sulla carta equivarrebbero a 300 milioni di €uro lordi di investimento. Sulla carta solo però considerando che in Francia c’è una tassazione differenziata ed agevolata per questi tipi di investimenti che portano di fatto ad una riduzione del 50% del versamento all’erario.
Così facendo il PSG avendo aggirato i regolamenti Uefa e non avendo speso un €uro dalle casse del proprio club, dovrà mettere solo a bilancio lo stipendio di Neymar, ammortizzandolo in maniera semplice attraverso la sola partecipazione fissa alla Uefa Champions League per il quinquennio 2017-2022.