(daniele amadasi) Un arbitro che va a segno? Tranquilli non è nè una barzelletta, nè uno scherzo, bensì la sola realtà, seppure in maniera metaforica calcistica, targata Mario Mazzoleni, ex arbitro di Serie “A”.
Una rete oppure un gol visto che parliamo di un progetto andato in porto, messo a segno quest’estate dalla Mazzoleni Art Gallery in Sardegna, nelle lussuose stanza del Forte Village Resort di Chia, in provincia di Cagliari, ai “danni” di Massimo Cellino, Presidente del sodalizio cagliaritano, in versione non di portiere calcistico ma di acquirente.
Un gol che ha portato alla vendita da parte di Mario Mazzoleni di una scultura (vedi foto a sinistra e per ingrandirla cliccateci sopra), realizzata dall’artista Marco Lodola, in plexiglas, alta 4,60 metri, colorata per via della presenza di neon interni alla scultura e denominata “Calciante”, al Presidente Cellino, che l’ha poi posizionata in bella mostra nel giardino adiacente all’ingresso della sede del Cagliari Calcio.
Per descrivere nel migliore dei modi l’azione che ha portato al gol di Mario Mazzoleni, riportiamo le parole dirette dell’ex arbitro rilasciate al collega giornalista Davide Diana e gentilmente concesseci: “Posso ammettere che non ho assolutamente convinto Cellino perchè oltre ad essere un amico è un appassionato d’arte. Una sera, dopo cena è venuto in galleria da me, abbiamo preso un caffè e vedendo la scultura mi ha detto subito che l’avrebbe comprata. La cosa bella è che Cellino scherzava simpaticamente sul fatto che un arbitro gli avesse venduto un calciatore; lui solitamente li compra dai procuratori o da altri club, ma non da un ex fischietto. In quel periodo oltre tutto si parlava della possibile cessioni di alcuni giocatori di punta del Cagliari, appetiti da Milan, Napoli, Juventus e Fiorentina (Astori, Nainggolan, Ibarbo ed Agazzi, ndr) ed invece mi scherzavamo sul fatto che anziché vendere lui stava comprando un grandissimo calciatore, in grado di illuminare la scena”.