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Qui Nazionale: stasera il varo dell’Italia di Roberto Mancini

(daniele amadasi)  Archiviato l’interregno di Luigi Di Biagio per le due amichevoli di marzo contro Argentina (0-2) ed Inghilterra (1-1), la nuova Italia targata Roberto Mancini è pronto al varo nell’amichevole serale in programma a San Gallo in Svizzera contro l’Arabia Saudita.

Per il suo esordio Mister Mancini, privo di tantissimi veterani che hanno lasciato l’azzurro in maniera quasi definitiva (Gigi Buffon) ed ufficiale (Andrea Barzagli e Daniele De Rossi su tutti), varerà il modulo tattico del 4-3-3 schierando davanti a Donnarumma, Zappacosta, Bonucci, Romagnoli e Criscito in difesa, Pellegrini, Jorghinho e Cristante in mediana, Politano, Belotti ed Insigne in attacco.
Nel corso della ripresa spazio ai molti cambi previsti considerando che in panchina siederanno i portieri Perin e Sirigu, i difensori Caldara, D’Ambrosio, Florenzi, De Sciglio e Rugani, i centrocampisti Baselli, Bonaventura e Mandragora e gli attaccanti Balotelli, Berardi, Chiesa e Verdi.
Fascia di capitano a Leonardo Bonucci, pronto ad una importante eredità alla vigilia della sua 78.esima presenza con la maglia azzurra.

Rientrata poi nel centro Federale di Coverciano, l’Italia tornerà in campo per altre due amichevoli prima del classico rompete le righe considerata la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 sotto la disastrosa guida tecnica di Gian Piero Ventura.
Per venerdì 1° giugno difatti all’Allianz Riviera di Nizza amichevole alle ore 21.00 contro la Francia, mentre per lunedì 4 giugno alle ore 20.45 allo Juventus Stadium di Torino ci sarà il test match contro l’Olanda.

Terminato il primo assaggio di Nazionale, Mister Mancini ed il suo staff tecnico composto dagli assistenti Alberico Evani, Angelo Adamo Gregucci, Giulio Nuciari e Fausto Salsano, tornerà a lavorare sul campo a settembre in vista della Uefa Nations League 2018-2019 che a livello di Lega A europea ci vede inseriti nel Gruppo “3” insieme a Portogallo e Polonia. 

Fallimento Mondiale per l’Italia che deve azzerare i propri vertici

(daniele amadasi)  L’italia non disputerà l’edizione dei Mondiali di Russia 2018. Questo l’amaro verdetto scaturito alle 22.40 di ieri sera, lunedì 13 novembre, al termine della gara di ritorno degli spareggi mondiali andata in scena al Giuseppe Meazza in San Siro di Milano davanti a 73’000 spettatori.

Dopo lo 0-1 di venerdì scorso alla Friends Arena di Stoccolma, l’Italia di Mister Ventura non è riuscita ad andare ieri oltre lo 0-0 interno contro la Svezia, mancando per la seconda volta nella sua storia, dopo quella di Svezia 1958, l’appuntamento per la qualificazione mondiale a Russia 2018.
L’errore principale della nostra nazionale è stato quello di arrivare con l’acqua alla gola all’ultimo appuntamento decisivo per l’approdo ai mondiali, considerando che dopo la netta sconfitta di Madrid contro la Spagna (0-3) si doveva programmare al meglio la preparazione in vista degli spareggi, avendo avuto a disposizione due mesi di tempo.

Invece Mister Ventura, principale colpevole di questa disfatta, nel momento decisivo della stagione azzurra ha perso di lucidità, cancellando il lavoro di due anni e presentando nelle due sfide contro la Svezia un modulo diverso ed una serie di interpreti esterni al gruppo e buttati nella mischia senza alcuna preparazione tattica.
Le recriminazione di essere stati esclusi per una sfortunata autorete di De Rossi nella gara di andata e per avere dominato in lungo ed in largo la sfida di ritorno creando numerose occasioni da gol, non devono avere la meglio sul giudizio finale negativo di una nazionale che in 180 minuti non è riuscita a superare la retroguardia svedese in almeno una circostanza. Se non segni è giusto che non vai in Russia e che resti a casa davanti alla televisione a vedere i mondiali.

Personalmente lascio da parte certi aggettivi scomodati in maniera impropria perchè le vere tragedie in Italia riguardano altri settori del nostro paese, a partire dalle popolazioni terremotate ancora in attesa di vedere risolta la loro situazione, passando per la crisi lavorativa e finendo con gli immancabili e quotidiani scandali politici. Piuttosto da parte mia e da italiano posso dare a livello lavorativo la solidarietà ai dipendenti dell’Ikea, costretti anche oggi e di sicuro senza molta voglia a vestire la divisa gialloblu con i colori della Svezia.

In conclusione ed in attesa delle dimissioni di Gian Piero Ventura, fresco di rinnovo sino a luglio del 2020, mi attenderei anche un azzeramento dei vertici federali, seppure da buoni politicanti del pallone dubito che siano in grado di assumersi proprie colpe.
Per cui attendiamoci un altro super ingaggio milionario di un nuovo commissario tecnico che riesca almeno a farci qualificare per l’edizione di Euro 2020, consolandoci nel ricordo che nelle due precedenti edizioni mondiali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014 l’Italia aveva disputato solo 6 gare complessive e che quindi verosimilmente ci siamo perso poco di azzurro a Russia 2018 !!!

Serie “B”: campionato 2016-2017 al via

(redazione)  Con la sfida serale tra Spezia e Salernitana, prende al via il campionato 2016-2017 di una Serie “B” che completerà il suo programma nei prossimi tre giorni, considerando le gare previste fra sabato (Avellino-Brescia, Bari-Cittadella, Benevento-Spal, Frosinone-VirtusEntella, HellasVerona-Latina, ProVercelli-Ascoli, Ternana-Pisa e Vicenza-Carpi), domenica (Novara-Trapani) e lunedì (Cesena-Perugia).

Favorite alla vittoria del campionato e quindi ad una pronta risalita in massima serie le neo retrocesse Hellas Verona e Carpi, mentre Bari, Spezia, Cesena, Trapani, Novara e Frosinone ambiscono quanto meno ad un posto ai play-off.
Sul fronte salvezza invece rispetto alle precedenti stagioni paiono sfavorite sulla carte proprio tre delle quattro squadre neo promosse dalla Lega Pro, ovvero Cittadella, Benevento e Pisa, seppure come ogni anno la Serie “B” sia pronta da questo punto di vista a regalare sorprese in negativo ed in positivo (Spal?).

Come già analizzato dal primo giorni di mercato, molte le operazioni messe a segno, seppure solo alcune di rilevanza alta, quali gli approdi di Antenucci e Cerri alla Spal, Blanchard al Carpi, Bonazzoli al Frosinone, Brighi al Perugia, Cassani e Daprelà al Bari, Cocco al Frosinone, Chisbah al Benevento, Ganz all’HellasVerona e Pinzi al Brescia.

Coppa Italia: vince Juve infinita contro un buon Milan

(luca rolandi)  La Juventus ripete il double dello scorso anno, vince la finalissima dell’Olimpico di Roma, nella più classica delle finali contro il Milan, 1-0 ai supplementari con il suo uomo di coppa Alvaro Morata e si aggiudica anche la Coppa Italia.

Il giudizio finale conferma ciò che è legge da alcuni anni: la Juve domina e vince anche quando soffre, come ieri sera, il Milan si sfalda e non raggiunge le coppe per il terzo anno consecutivo. Si tratta di un record negativo che, di fatto chiude, l’era berlusconi, piena di gloria e successo, ma che ieri è giunta ai titoli di coda. Il Milan gioca una delle partite più belle della stagione ma conferma di non avere giocatori in grado di metterla dentro, neppure il pur bravo Bacca.
La Juve soffre e controlla, poi esce alla distanza e sfiora la rete. Le finali sono tutte difficili e quando sempre certo l’esito ai rigori ecco che arriva il goleador d Coppa.
Lo scorso anno a segno due volte con Real e nella finalissima con il Barca e ieri fromboliere per l’11esima in casa della Vecchia Signora. Proprio Alvaro Morata contesto tra Real e Juve e mezza Europa. Agnelli e Marotta dovranno fare di tutto per trattenere un giocatore così. Vince la Juve e ora il suo compito sarà tornare in vetta all’Europa. Resto solo quello a Madama per tornare anche bella nel Continente. Ma per fare ciò dovrà rinforzarsi ancora per cercare di dare l’assalto al trofeo e sfatare quell’ultimo maledetto tabù chiamato Champions.

Di seguito il tabellino della Finale di Coppa Italia 2016.
Juventus- Milan 1-0 dopo i tempi supplementari
Rete: Morata al 110′
Milan: Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; Poli, Montolivo, Kucka; Honda, Bonaventura, Bacca. Subentrati (subentrati Josè Mari, Niag e Balotelli)
Juventus: Neto, Rugani, Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner, Lemina, Hernanes, Pogba, Evra, Dybala, Mandzukic (subentrati Alex Sandro, Cuadrado e Morata).

Juventus 11 5 1938, 1942, 1959, 1960, 1965, 1979, 1983,1990, 1995, 2015, 2016 1973, 1992, 2002, 2004, 2012
Roma 9 8 1964, 1969, 1980, 1981, 1984, 1986, 1991,2007, 2008 1937, 1941, 1993, 2003, 2005,2006, 2010, 2013
Inter 7 6 1939, 1978, 1982, 2005, 2006, 2010, 2011 1959, 1965, 1977, 2000, 2007,2008
Fiorentina 6 4 1940, 1961, 1966, 1975, 1996, 2001 1958, 1960, 1999, 2014
Lazio 6 2 1958, 1998, 2000, 2004, 2009, 2013 1961, 2015
Torino 5 8 1936, 1943, 1968, 1971, 1993 1938, 1963, 1964, 1970, 1980,1981, 1982, 1988
Milan 5 8 1967, 1972, 1973, 1977, 2003 1942, 1968, 1971, 1975, 1985,1990, 1998, 2016
Napoli 5 4 1962, 1976, 1987, 2012, 2014 1972, 1978, 1989, 1997
Sampdoria 4 3 1985, 1988, 1989, 1994 1986, 1991, 2009
Parma 3 2 1992, 1999, 2002 1995, 2001
Bologna 2 0 1970, 1974
Atalanta 1 2 1963 1987, 1996
Genoa 1 1 1937 1940
Venezia 1 1 1941 1943
Vado 1 0
(1922)