Serie C: con i fallimenti di Brescia, Spal e Lucchese via ai ripescaggi in Lega Pro

(daniele amadasi)  Nemmeno il tempo di avere visto conclusi i play-off con la spettacolare finale di ritorno dei play-off di Serie C disputata sabato sera allo Stadio Adriatico di Pescara davanti ad oltre 20 mila spettatori più quasi un milione di ascolti televisivi con le dirette di Rai Sport e Sky Tv conclusa con la promozione dei padroni di casa abruzzesi del Delfino in Serie B, che la Lega Pro si ritrova ad affrontare una nuova estate calda, considerando i già tre anticipati fallimenti di Brescia, Spal e Lucchese.

In aggiunta ai fallimenti in corso nell’ultimo campionato 2024-2025 targati Taranto prima e Turris poi ed alle conclamate ripartenze nella prossima stagione 2025-2026 con le pesanti penalizzazioni in classifica di Triestina (9 punti) e Trapani (8), le formalizzazioni delle nuove iscrizioni hanno visto all’ultimo la presentazione delle domande di Ascoli, Rimini e Pro Vercelli ed addirittura le mancate richieste di Brescia, Spal e Lucchese con rispettivi anticipati fallimenti societari, che unitamente ai controlli in corso da parte dalla Covisoc (Commissione Vigilanza Società Calcio Professionistiche) porteranno anche in questa estate 2025, dopo la scorsa contraddistinta dal caso Ancona, ad una serie di nuovi ripescaggi per completare il numero delle 60 squadre partecipanti alla stagione 2025-2026 di Serie C – Lega Pro.

Al posto delle tre nuove società fallite (Brescia, Lucchese e Spal) in base all’attuale graduatoria ripescaggi, verranno iscritte la neonata Inter Under-23, il Ravenna ed il Caldiero Terme, mentre in attesa di altre esclusioni dopo i controlli amministrativi, scaldano i motori per una promozione d’ufficio dalla Serie D l’Aurora Pro Patria di Busto Arsizio, la Reggina ed il Milan Futuro.

A proposito della società Brescia Calcio 1911 non iscritta per mancata garanzia economica di 3 milioni di € da parte dell’ormai ex Presidente Cellino, al termine di un maggio che aveva visto prima la salvezza sul campo della Serie B e poi la retrocessione d’ufficio in Serie C per via di una doppia penalizzazione di 4 punti da scontare sia in questa che nella prossima stagione sportiva, a livello politico si sta provando di replicare un clamoroso salvataggio come quello firmato nell’estate del 2018 dal Lanerossi Vicenza anni fa grazie alla fusione incorporata con il titolo sportivo del Bassano, poi ripartito dalle serie minori dilettantistiche.
Per provare quindi a salvare il calcio professionistico della Leonessa d’Italia, i vertici politici della città di Brescia hanno instaurato un tavolo di lavoro con i tre presidenti delle squadre della provincia attualmente iscritte in Serie C (FeralpiSalò, Ospitaletto e Lumezzane) per valutare ogni possibile ipotesi a partire dal primo passo rappresentato dal trasloco allo Stadio Rigamonti.

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