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Serie A: piange Napoli, Milan e Juve in Champions

(daniele amadasi)   L’imprevedibilità del calcio si è materializzata anche ieri sera, domenica 23 maggio, al termine della 38.esima ed ultima giornata della Serie A edizione 2020-2021, caratterizzata dal verdetto assolutamente imprevisto da tutti i pronostici della viglia.

A disputare la prossima edizione delle Uefa Champions League oltre all’Inter vincitrice dello scudetto festeggiato ieri con la premiazione in campo dopo la vittoria sull’Udinese (5-1)  ed all’Atalanta già qualificata con una settimana di anticipo, saranno il Milan vincitore ieri sera a Bergamo con una doppietta dagli undici metri di Franck Kessie con il quasi primato rossonero di 18 rigori a favore in un solo campionato e la Juventus corsara a Bologna per 4-1 davanti allo spettatore Cristiano Ronaldo, rimasto seduto in panchina per tutta la gara.
Fuori dalla ricca corsa Champions League che garantisce quasi 50 milioni di €uro ad ogni partecipante, il Napoli incapace di superare in casa al Maradona l’HellasVerona nonostante l’iniziale vantaggio, terminando la gara con un cocente pareggio per 1-1 che vale per i partenopei la sola qualificazione all’Europa League, insieme alla Lazio sconfitta 0-2 a Reggio Emilia da un Sassuolo classificatosi all’ottavo posto e fuori di un niente dall’ammissione alla nuova Conference League che spetta alla Roma (2-2 in rimonta contro lo Spezia).
Nelle altre quattro gare dell’ultima giornata di campionato vittorie di Sampdoria (3-0 al Parma) e Genoa (1-0 al Cagliari) e pareggi in Crotone-Fiorentina (0-0) e Torino-Benevento (1-1).

Assegnazione dello scudetto e dei sette posti europei per le prossime coppe europee a parte, il massimo campionato si archivia con le retrocessioni in Serie B di Benevento, Crotone e Parma e con il via al valzer della panchine della prossima Serie A considerando che alle riconfermate presenze di Antonio Conte, Stefano Pioli e Giampiero Gasperini alla guida di Inter, Milan ed Atalanta ed al dubbio di Andrea Pirlo (comunque vincitore di Supercoppa Italiana e Coppa Italia) alla Juventus, dovremmo assistere agli approdi di Gennaro Gattuso dal Napoli alla Lazio e di Paulo Fonseca dalla Roma alla Fiorentina, con Simone Inzaghi a caccia di una nuova collazione alla pari di Max Allegri, Maurizio Sarri e Luciano Spalletti.

La classifica finale della Serie A 2020-2021: Inter 91 punti, Milan 79, Atalanta e Juventus 78, Napoli 77, Lazio 68, Roma e Sassuolo 62, Sampdoria 52, HellasVerona 45, Genoa 42, Bologna 41, Fiorentina ed Udinese 40, Spezia 39, Cagliari e Torino 37, Benevento 33, Crotone 23 e Parma 20.
Verdetti: Inter, Milan, Atalanta e Juventus qualificate per la fase a gironi della Uefa Champions League, Napoli e Lazio qualificate per la fase a gironi della Uefa Europa League, Roma qualificata per i preliminari di Uefa Conference League, Benevento, Crotone e Parma retrocesse in Serie B.

La classifica finale dei primi dieci marcatori: C. Ronaldo (Juventus) 29 reti, R. Lukaku (Inter) 24, L. Muriel (Atalanta) 22, D. Vlahovic (Fiorentina) 21, C. Immobile (Lazio) e Simy (Crotone) 20, L. Insigne (Napoli) 19, D. Berardi (Sassuolo) e L. Martinez (Inter) 17, J. Pedro (Cagliari) 16.

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Champions League: sarà una finale inglese City vs Chelsea

(daniele amadasi)  Come due anni fa saranno due squadre inglesi, il Manchester City ed il Chelsea, a contendersi il titolo di campione d’Europa nella finalissima della Uefa Champions League 2020-2021 in programma sabato 29 maggio allo Stadio Olimpico Ataturk di Istanbul, in Turchia.

Questo il verdetto scaturito al termine delle gare di ritorno delle semifinali di Champions League.
Al successo esterno del Parco dei Principi di Parigi di mercoledì 28 aprile per 2-1 nei confronti del Paris Saint Germain, il City diretto dallo spagnolo Pep Guardiola ha replicato con un altra vittoria per 2-0 nel return match dell’Etihad Stadium di Manchester di martedì 4 maggio, eliminando i francesi, vice campioni continentali.

Dopo il pareggio esterno per 1-1 all’Alfredo Di Stefano Madrid di martedì 27 aprile invece il Chelsea del coach tedesco Thomas Tuchel ha chiuso definitivamente la pratica Real superando gli spagnoli per 2-0 nella sfida disputata allo Stamford Bridge di Londra nella serata di mercoledì 5 maggio.

Così e come già avvenuto nella stagione 2018-2019 quando il Liverpool superò la concorrenza dei connazionali del Tottenham Hotspur nella finalissima del Wanda Metropolitano di Madrid, anche quest’anno assisteremo ad un derby tutto inglese con in palio il massimo titolo europeo per club, che vedrà altresì la presenza di due dei dodici club che avevano aderito al progetto di una “SuperLega Europea” privata al posto della Champions League targata Uefa.
Manchester City contro Chelsea quindi nella finalissima di Istanbul del 29 maggio per la corsa al titolo detenuto dal Bayern Monaco e che vede come principale favoriti i Citizens prossimi anche alla vittoria del loro terzo titolo di Premier League inglese nel corso degli ultimi quattro anni.

Così nella fase play-off della UCL 2020-2021.
Ottavi di finale: Red Bull Lipsia (Germania) – Liverpool (Inghilterra) 0-2 e 0-2, Barcellona (Spagna) – Paris Saint Germain (Francia) 1-4 e 1-1, Siviglia (Spagna) – Borussia Dortmund (Germania) 2-3 e 2-2, Porto (Portogallo) – Juventus (Italia) 2-1 e 2-3 ds, Lazio (Italia) – Bayern Monaco (Germania) 1-4 e 1-2, Atlético Madrid (Spagna) – Chelsea (Inghilterra) 0-1 e 0-2, Borussia Moenchengladbach (Germania) – Manchester City (Inghilterra) 0-2 e 0-2, Atalanta (Italia) – Real Madrid (Spagna) 0-1 e 1-3. 
Quarti di finale: Real Madrid (Spagna) – Liverpool (Inghilterra) 3-1 e 0-0, Manchester City (Inghilterra) – Borussia Dortmund (Germania) 2-1 e 2-1, Porto (Portogallo) – Chelsea (Inghilterra) 0-2 e 1-0, Bayern Monaco (Germania) – Paris Saint Germain (Francia) 2-3 e 1-0. 
Semifinali: Real Madrid (Spagna) – Chelsea (Inghilterra) 1-1 e 0-2, Paris Saint Germain (Francia) – Manchester City (Inghilterra) 1-2 e 0-2.
Finale: Manchester City – Chelsea sabato 29 maggio.


L’albo d’oro delle ultime dieci edizioni della Uefa Champions League.
2010-2011: Barcellona (Spagna).
2011-2012: Chelsea (Inghilterra).
2012-2013: Bayern Monaco (Germania).
2013-2014: Real Madrid (Spagna).
2014-2015: Barcellona (Spagna).
2015-2016: Real Madrid (Spagna).
2016-2017: Real Madrid (Spagna).
2017-2018: Real Madrid (Spagna).
2018-2019: Liverpool (Inghilterra).
2019-2020: Bayern Monaco (Germania).
2020-2021: ?

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Superlega Europea: le verita’ non dette sulla falsa partenza

(daniele amadasi)  Se andassimo a fare una ricerca su un qualsiasi motore di ricerca del web digitando in inglese “European SuperLeague” o in italiano “SuperLega Europea”, potremmo tranquillamente imbatterci nella classica risposta in stile Wikipedia “progetto di competizione calcistica europea privata per club varato domenica 18 aprile 2021 e durato solo 48 ore, causa ammutinamento di sei dei dodici club fondatori, con relativo naufragio finale nel corso della serata di martedì 20 aprile dello stesso anno solare”.

Nel corso della serata di domenica 18 aprile dodici club europei, sei inglesi (Arsenal, Chelsea, Manchester City, Liverpool, Manchester United e Tottenham Hotpsur), tre spagnoli (Atlético Madrid, Barcellona e Real Madrid e tre italiani (Inter, Juventus e Milan) annunciano che a partire dalla stagione 2022-2023 disputeranno al posto delle competizioni Uefa per club (Champions League, Europa League e Conference League), un torneo privato al quale prenderanno parte 20 club.
Di questi progettuali 20 club, ben 15 dovevano avere lo status di soci fondatori ed in attesa degli ultimi tre posti da assegnare ed offerti nel frattempo anche a Roma e Napoli considerando la perplessità della francese Paris Saint Germain e delle tedesche Bayern  Monaco e Borussia Dortmund,
rappresenteranno la base del nuovo progetto, alla quale si sarebbero poi aggiunti su inviti annuali altre 5 squadre. Il format della manifestazione avrebbe portato alla creazione di due gironi da 10 squadre con una fase di qualificazione di almeno 9 gare considerando un classico girone all’italiana di sola andata; al termine di questa prima fase le prime tre di ogni raggruppamento e la vincente dello spareggio incrociato tra la quarta di un girone e la quinta dell’altro, avrebbero costituito il nucleo di partenza delle otto squadre ai nastri di partenza della fase a play-off a partire dai quarti di finale con gare di andata e ritorno.

All’indomani dei rispettivi comunicati stampa i titoli in borsa delle società quotate appartenenti al gruppo delle dodici fondatrici della SuperLega Europea iniziano a volare, anche se allo stesso tempo la Uefa, principale obiettivo e vittima interessata di questo progetto rivoluzionario che sconvolge il format rivisto nelle ultime stagioni con una Champions League che vede la presenza fissa alla fase eliminatoria a gironi di ben 19 club in rappresentanza dei cinque principali campionati nazionali europei (Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia), mette in campo la propria pesante artiglieria, riuscendo a far breccia nel cuore della politica delle federazioni calcistiche nazionali di Inghilterra, Spagna ed Italia, che minacciano ritorsioni pesantissime nei confronti dei loro club.
Facendo far passare all’ultimo aspetto il fatto che nessuna delle dodici squadre fondatrici della nuova competizione avrebbe abbandonato i propri campionati di Premier League inglese, Liga spagnola e Serie A italiana, ma solo scelto liberamente di non disputare più le competizioni europee targate Uefa, con la bandiera solidale all’insegna che lo sport popolare non può essere comprato con i soldi, i veri ricchi poteri del pallone con la sede a Nyon in Svizzera riescono nel loro contrattacco mediatico portando falle nei club inglesi, colpiti dalle manifestazioni di protesta da parte dei propri supportes.
Nel corso della tarda serata di martedì 20 aprile e sotto la pressione politica del premier inglese Boris Johnson, i sei club inglesi fanno marcia indietro, ritirando la propria iscrizione dalla SuperLega Europea e pubblicando addirittura comunicati stampa di scuse ai rispettivi sostenitori.
Dimezzato il numero delle adesioni, nel giro di altre 24 ore anche Atlético Madrid, Barcellona, Inter, Milan, Juventus e Real Madrid alzano bandiera bianca, nonostante, come dichiarato da Florentino Perez, Presidente dei blancos madrileni, ogni club che aveva aderito contrattualmente firmando al progetto europeo avrebbe dovuto pagare una forte penale economica in caso di rinuncia.

Mentre le tre federazioni nazionali calcistiche di Inghilterra, Spagna ed Italia rendono noto che nessuno dei loro club sarà sanzionato, la Uefa guidata dall’avvocato sloveno Aleksander Čeferin fresco di aumento del proprio stipendio a 2,19 milioni di €uro a stagione, inneggia alla vittoria contro i poteri forti e speculatori, a detta sua, di un calcio europeo che al posto del dimissionario Andrea Agnelli, Presidente della Juventus, elegge a capo dell’ECA, l’organizzazione europea dei club calcistici, lo sceicco qatariota Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint Germain, il club francese mai sanzionato dalla Uefa nonostante le continue violazioni in tema di Fair Play Finanziario.
Decisione quest’ultima che oltre ad innescare polemiche ma allo stesso tempo far capire molte cose, crea una nuova frizione all’interno dell’Uefa, considerando che la poltrona dell’ECA era destinata a Karl-Heinz Rummenigge, il Presidente del Bayern Monaco, club rimasto tedesco silenziosamente alla finestra ma ora pronto a rialzare la voce.

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Nasce TOradio: on air da lunedi’ 22 marzo

(comunicato stampa)  Nasce TOradio, la nuova radio di Torino e del suo territorio, con rubriche e approfondimenti sul mondo dell’attualità, della musica, della cultura, del food, della cronaca, della tecnologia e dello sport.
Ad inaugurare la messa in onda delle trasmissioni sarà Samuel, frontman dei Subsonica, con un esclusivo dj set live che sarà trasmesso in diretta dai canali di TOradio domenica 21 marzo dalle 18 alle 19:30.

TOradio scommette sulla tecnologia Dab+, proprio come nella seconda metà degli anni ’70 alcuni radio amatori hanno scommesso nelle frequenze libere in Fm. L’obiettivo ambizioso, è quello di diventare la prima radio di contenuti locali, ma dalla struttura nazionale.
TOradio si occuperà di Torino e del territorio della Città Metropolitana. La programmazione, in diretta dalle 7.30 alle 24, vedrà protagoniste le storie della città rappresentata dagli esponenti di istituzioni, imprenditori, consulenti, lavoratori, studenti, personaggi della scena culturale come di quella sportiva.

TOradio è informazione, musica e intrattenimento. I giornalisti di redazione, coordinati da Luca Rolandi (direttore responsabile di TOradio News, giornalista professionista, Vice-Direttore di Calcioparlando.com) e Pierluigi Ubezio (responsabile dell’informazione di TOradio) confezioneranno le edizioni del giornale radio.
Non solo, il lavoro quotidiano della redazione sarà finalizzato anche a rubriche e approfondimenti di varia natura, riguardanti il mondo torinese. Nonostante la crisi pandemica, parte fondamentale dell’attività riguarderà gli eventi, coordinati da Francesco Zito, il Responsabile eventi e produzioni esterne quando queste saranno possibili.
Gli studi radiofonici sono situati in corso Potenza 6 a Torino.

La squadra di speaker e dj di TOradio si compone di personaggi illustri e noti nel panorama culturale di Torino: Maurizio Cimmino (ideatore del progetto e General Manager di TOradio), Mariella Vitale, Elena Galliano, Federico “Dj Fede” Grazziottin, Ares Favati, Giulio Prosperi, Andrea Lazzero (direttore artistico ed esecutivo di TOradio), Francesco Randazzo, lo chef stellato Marcello Trentini, il cantante e autore Oscar degli Statuto, il regista cinematografico Stefano Di Polito e Davide “Dj Dave” Salvatore.

TOradio, la radio eccellente per natura, on air dal 22 marzo 2021, potrà essere ascoltata attraverso le seguenti modalità:
Internet: App tramite smartphone/ pc;
In Dab+ sull’autoradio sezione Dab;
DTT: sezione radio del digitale terrestre tv;
Live-streaming sui social (Facebook, Instagram, YouTube, Twitch).

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