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Crisi Nazionale: Spalletti esonerato, Ranieri out dalla corsa, Gattuso in pole position

(daniele amadasi)   Non c’è pace per la Nazionale Italiana di calcio e per il contestato Gabriele Gravina, Presidente FIGC, che dopo avere esonerato Luciano Spalletti dopo l’onta della sconfitta di venerdì sera in Norvegia (0-3), è alle prese con il casting per l’assegnazione della nuova panchina azzurra, che nelle ultime ore ha visto l’uscita di scena di Claudio Ranieri.

L’ex tecnico della Roma ha di fatto reso noto di voler mantenere la parola data alla famiglia Friedkin, proprietaria statunitense del club giallorosso capitolino, rimanendo in società come consulente tecnico e come supervisore del nuovo allenatore Gian Piero Gasperini.
In  calo anche le quotazioni di Stefano Pioli che dopo l’esperienza in Arabia Saudita con l’Al Nassr, è pronto ad accettare la corte in Serie A della Fiorentina e così nella rosa dei nuovi papabili tecnici della nazionale italiana, escludendo la possibilità del ritorno di Roberto Mancini, stanno guadagnando posizioni Gennaro Gattuso e Daniele De Rossi, vogliosi di rimettersi in gioco dopo le non ultime rispettive fortunate esperienze sulle panchine dell’Hajduk Spalato e della Roma.

Un casting non semplice perchè al nuovo selezionatore verrà presumibilmente un contratto base di 12 mesi, a partire dal 1° luglio 2025 e con scadenza al 30 giugno 2026, prorogabile solo in caso di qualificazione alla prossima edizione dei Mondiali in programma in Messico, Usa e Canada dal’11 giugno al 19 luglio 2026.

Una qualificazione, dopo quelle mancate nei Mondiali 2018 in Russia e 2022 in Qatar, che dovrà passare dal disperato tentativo di recuperare nelle restanti sei gare del girone eliminatorio lo svantaggio dalla Norvegia, che ad oggi è di 9 punti e di 12 reti di differenza, considerando che nelle prime quattro gare disputate gli scandinavi hanno ottenuto 12 punti con 4 vittorie con 13 gol segnati e soli 2 subiti.
L’Italia invece in 2 partite ha ottenuto solo 3 punti (una vittoria ed una sconfitta) con 2 reti all’attivo e 3 al passivo.
Considerando che in caso di arrivo a pari punti comanderà la differenza reti, le speranze dell’Italia di classificarsi al primo posto del girone e di ottenere la qualificazione diretta ai Mondiali sono già ridotte al lumicino e così pare quasi ovvio puntare le residue speranze nella corsa al secondo posto ed alla disputa dello spareggio, sperando di non fallire anche queste ultime due gare dei play-off e di rimanere per la terza volta nelle ultime tre edizioni a vedere i Mondiali dal divano di casa.

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Sampdoria: dal reale incubo retrocessione in Serie C al futuro societario incerto

(daniele amadasi)  L’incubo della retrocessione in Serie C in casa Sampdoria si è manifestato ieri sera al termine della 38.esima ed ultima giornata della regular season 2024-2025 della Serie B, che ha visto i blucerchiati genovesi non andare oltre il pareggio a reti bianche in casa della Juve Stabia e concludere il campionato cadetto al terz’ultimo posto della classifica, davanti alle sole Cosenza e Cittadella (retrocesse anch’esse direttamente in Lega Pro) e dietro a Salernitana e Frosinone relegate allo spareggio salvezza ed al Brescia 15.esimo e direttamente salvo.

Così per la prima volta dalla sua fondazione, avvenuta il 12 agosto del 1946 dalla fusione di Sampierdarenese ed Andrea Doria, la Sampdoria dopo l’amara retrocessione in Serie B al termine della stagione 2022-2023, si ritroverà a giocare addirittura in Serie C – Lega Pro, avendo in tre stagioni azzerato il suo blasone che a livello di palmares le ha visto mettere nella propria bacheca blucerchiata uno scudetto (1990-1991), quattro Coppa Italia (1984-1985, 1987-1988, 1988-1989 e 1993-1994) ed una Coppe delle Coppe (1989-1990), senza contare una sfortunata finale di Coppa dei Campioni persa nel corso dei tempi supplementari contro il Barcellona allenato da Johan Cruijff.

Un finale di stagione horror e drammatico a livello sportivo figlio dell’assurda situazione societaria della Sampdoria SpA (controllata a livello giuridico per il 99,96% delle sue quote azionarie dalla lussemburghese Gestio Capital Structuring & Investment Solution SA, a sua volta suddivisa in due soggetti di maggioranza per il 58% dalla lussemburghese Kickoff Ventures SA di minoranza per il 42%  dalla britannica Gestio Capital Ltd) e di una disastrosa gestione tecnica che ha visto susseguirsi sulla panchina blucerchiata ben quattro allenatori (Andrea Pirlo per 3 giornate, Andrea Sottil per 13 giornate, Leonardo Semplici per 16 giornate ed Alberico Evani per le ultime 6 giornate).

Un disastro gestionale e tecnico che unito allo scarso rendimento della squadra con i soli 41 punti conquistati in 38 giornate, per un film stagionale iniziato male con i soli 22 punti nelle prime 23 giornate e con i successivi 19 punti nelle ultime 15 giornate, insufficienti per evitare la retrocessione diretta e per ottenere la salvezza diretta distante alla fine solo due punti, considerando i 43 conquistati dal Brescia.

Sprofondata per la prima in volta in Serie C dopo 79 anni trascorsi fra Serie A e Serie B, il futuro societario della Sampdoria appare alquanto fumoso, considerando che in primis ci sarà da evitare anche il tracollo fallimentare ed in secondo step riprogrammare una risalita in Serie B da conquistare con ogni probabilità nella disputa del Girone “B” della Lega Pro, puntando dall’apporto del pubblico blucerchiato, il primo in città con quasi 230 mila seguaci davanti ai 210 mila dei cugini rossoblu del Genoa di Serie A.

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Calciomercato: il riassunto della sessione invernale 2025

(daniele amadasi) Alla mezzanotte di ieri sera, lunedì 3 febbraio, si è conclusa la sessione invernale 2025 del calciomercato, chiamata dagli addetti di riparazione in quanto le squadre principalmente protagoniste sono quelle che a metà stagione occupano i primi posti delle deluse della Serie A ed in tal senso Milan, Juventus e Roma hanno fatto rispettare la regola agendo tantissimo in questa sessione di calciomercato.

In questo nostro viaggio di riepilogo delle principali compravendite andate a segno partiamo dal Milan che a fronte della cessioni di Morata al Galatasaray, Benasser al Marsiglia, Okafor al Napoli e Calabria al Bologna, ha investito sugli arrivi di Gimenez dal Feyenoord per 35 milioni di €, sui prestiti di Walker dal Manchester City e di Joao Felix in prestito dal Chelsea, e sugli ingaggi di Sottil dalla Fiorentina e di Bondo dal Monza.

Dal Milan ci spostiamo alla Juventus che a fronte dell’addio di Danilo ceduto al Flamengo e di Fagioli alla Fiorentina terminando l’epurazione dei non graditi a Thiago Motta dopo gli addii estivi a Szczesny, Djalo, De Sciglio, Kean, Kostic e Rugani, ha messo a segno quattro colpi acquistando il terzino brasiliano Alberto Costa dal Victoria Guimaraes ed il centrale difensivo Kelly dal Newcastle e prendendo in prestito secco semestrale Koulo Muani dal Paris Saint Germain ed il centrale difensivo Renato Veiga dal Chelsea.
Dalla Juventus passiamo alla Roma che dopo aver dato il saluto ai deludenti Le Fee ed Hermoso ceduti rispettivamente al Sunderland ed al Bayer Leverkusen, ha ceduto Zalewski all’Inter, ed ingaggiato il portiere Gollini dall’Atalanta, i difensori Rensch dall’Ajax, Nelsson dal Galatasaray e Salah-Eddine dal Twente ed il centrocampista Gourna-Douath dal Salisburgo.

Dalle vicende calciomercato delle tre squadre in cerca di riscatto nel corso degli ultimi quattro mesi e mezzo di stagione, a quello delle altre big della Serie A partendo dall’Inter che oltre a bloccare per giugno 2025 il centrocampista croato Peter Susic della Dinamo Zagabria ha solo rimpiazzato la cessione di Buchanan al Villareal con Zalewski dalla Roma. In casa Napoli dopo la cessione di Kvaratskhelia al Paris Saint Germain per 75 milioni di € ed i falliti tentativi di ingaggiare Garnacho dal Manchester United, si è provveduto al solo prestito di Okafor da Milan. Mercato minimo anche in casa Atalanta firmato dalla cessione di Zaniolo alla Fiorentina e dagli ingaggi di Posch dal Bologna e Maldini dal Monza, in quel di Bologna con i soli arrivi di Calabria dal Milan e del centrocampista Tomczyk dai polacchi del Wisla Cracovia e sul fronte Lazio con la cessione di Castrovilli al Monza e con gli ingaggi del difensore Provstgaard dal Velje e del centrocampista Belahyane dal Verona.

Tornando ad una importante attività di compravendita non possiamo non citare la Fiorentina con gli arrivi di Zaniolo dall’Atalanta, Folorunsho dal Napoli e Fagioli dalla Juventus, il Torino con l’arrivo dell’ex Napoli Elmas, di Casadei dal Chelsea e Biraghi dalla Fiorentina, il Como con Ikonè dalla Fiorentina, Diao dal Betis Siviglia, Vojvoda dal Torino, Smolcic dal Rijeka, Douvikas dal Celta Vigo ed Azon dal Real Saragozza.
Per il resto moltissime operazioni in tono minore soprattutto da squadre invischiate nella lotta salvezza come Lecce, Parma, Venezia e Monza, registrando l’enorme plusvalenza messa a segno dai salentini che dopo avere acquistato Dorgu per 200 mila €uro nell’estate del 2022 dal dal Nordsjælland lo hanno ceduto al Manchester United per 37 milioni di €uro.

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Calciomercato invernale al via con molte trattative già in fase di conclusione

(daniele amadasi)  Al via da oggi, giovedì 2 gennaio, per 32 giorni la sessione invernale 2025 di calciomercato, che si concluderà lunedì 3 febbraio, con moltissime trattative già preimpostate nei mesi scorsi e pronti alla conclusione con le classiche firme e deposito in Lega Calcio Serie A dei nuovi contratti siglate.

Una sessione invernale del cosiddetto calciomercato di riparazione che si preannuncia più interessante del solito per via della necessità di molte squadre di ricorrere per l’appunto ai ripari.
In prima fila per via dell’attuale classifica deficitaria che le vede fuori dalle posizioni di qualificazione alla prossima edizione della Uefa Champions League 2025-2026, Juventus e Milan, impegnate in questo inizio di anno nella Final Four della Supercoppa Italiana insieme ad Inter ed Atalanta.

In casa Juventus gli obiettivi principali sono la cessione dell’esubero Arthur dell’ex capitano Danilo messo ai margini del campo dall’allenatore Thiago Motta e gli acquisti di almeno due difensori considerando le defezioni per i gravi infortuni occorsi a Bremer e Cabal. Tre i nomi sulla lista del dirigente bianconero Giuntoli: lo slovacco Dávid Hancko del Feyenoord, il portoghese Antonio Silva del Benfica ed il canadese Fikayo Tomori del Milan.
Per l’attacco dei bianconeri invece considerando la sola presenza di Vucinic e Nico Gonzalez, l’obiettivo principale è l’olandese Joshua Zirkzee del Manchester United, seppure per arrivare all’ex Bologna servirebbero introiti economici che prevedono le cessioni dei giovani Fagioli e Mbangula.
Sul fronte Milan si lavora per impedire un altra dolorosa cessione alla Juventus con Tomori dopo quella estiva di Kalulu e per poter dare al nuovo allenatore Conceicao almeno due innesti: il danese Morten Frendrup del Genoa e Samuele Ricci del Torino, valutati entrambi sui 18 milioni di €uro.

Dalla prima delle necessità del calciomercato passiamo alle altre squadre con il Napoli che dopo aver rescisso il contratto con Mario Rui è alle prese con la cessione di Leonardo Spinazzola, con il malcontento di Giacomo Raspadori per via del poco minutaggio in campo e con la definizione dell’ingaggio di un difensore avendo puntato su uno fra Luiz Felipe (ex lazio) ed Ardian Ismajli dell’Empoli.
Molto attiva anche la Fiorentina che dopo aver messo sul mercato Cristiano Biraghi e Lucas Martinez, ha puntato Michael Folorunsho del Napoli ed il brasiliano Luiz Henrique, valutato 30 milioni di € dal Botafogo.
Sul piede di partenza in casa Inter l’attaccante austriaco Marko Arnautovic, accostato più volte al Torino alla ricerca del sostituto dell’infortunato Zapata, ed in casa Roma il francese Enzo Le Fee destinato al Real Betis di Siviglia nella Liga spagnola, mentre la Lazio è alle prese con la chiusura dell’acquisto dall’Empoli del 21.enne centrocampista Jacopo Fazzini per via di una differenza economica di 3 milioni fra domanda (15 M€) ed offerta (12 M€).

Pronti invece ad un ritorno in Serie A l’attaccante ex Juventus Federico Chiesa del Liverpool ed il difensore centrale Milan Skriniar ex Inter in forza ai francesi del Paris Saint Germain che hanno messo nella casella delle uscite anche l’attaccante Kolo Muani.
Fra i vari esuberi a livello europeo e quindi come possibili occasioni di ingaggio per le squadre italiane segnaliamo anche il difensore centrale danese Andreas Christensen del Barcellona, il giovane difensore spagnolo Mika Marmol Medina del Las Palmas ed il centrocampista under-21 italiano Cesare Casadei del Chelsea.

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