La Clivense di Pellissier approda in Serie D e torna a chiamarsi ChievoVerona

(daniele amadasi)  Fondato nel 1929 e ricostituitosi nel 1948, l’Associazione Calcio Chievo Verona dopo 17 stagioni di Serie A (dal 2001-2002 al 2018-2019) di cui 11 consecutive, sotto la storica Presidenza di Luca Campedelli, patron della Paluani, è scomparsa dal calcio professionistico al termine del campionato di Serie B 2020-2021 per insolvenza economica nel ripianamento di 17,8 milioni di € di debiti tributari accumulati.

Risorta dal calcio dilettantistico con il nome di Clivense e sotto la guida dell’ex attaccante Sergio Pellissier, dopo tre stagioni (2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024) ed altrettante promozioni, la formazione veneta è ritornata in Serie D e nel corso della giornata di martedì 28 maggio 2024, attraverso il riacquisto del marchio del club dichiarato fallito previa sentenza emessa dal Tribunale di Verona, ha ufficializzato il suo cambio di denominazione da FC Clivense ad AC Chievoverona, riappropriandosi anche dello storico stemma societario (il cavaliere scaligera Cangrande I della Scala) ma non dei colori sociali, cambiati da giallo blu a bianco ed azzurro.

Pronta a ripartire da settembre nel campionato di Serie D il club del Presidente Pellissier e del suo vice Enzo Zanin, ha già iniziato a muovere le prime mosse del nuovo scacchiere clivense, ingaggiando dall’FC Bassano il nuovo Direttore Sportivo, Francesco Sacchetto ed annunciando il cambio di allenatore dopo le tre stagioni passate sotto la guida di Riccardo Allegretti, vero e proprio artefice della risalita tecnica in quarta serie.
Una ripartenza del Chievo, Cèo in dialetto, sobborgo della città di Verona, caratterizzata dal voler ridare quota ai cosiddetti “mussi volanti” e dignità sportiva ad una delle più belle favole calcistiche vissute nel corso degli ultimi vent’anni, considerando il successo mediatico e di pubblico, in parte arrivato dalla vicina provincia di Mantova, di una squadra che è riuscita a riportare allo Stadio Bentegodi non solo il palcoscenico della Serie A ma anche quello europeo delle coppe Uefa, sovvertendo per oltre un decennio a proprio favore la leadership cittadina contesa con l’Hellas Verona.

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Conference League: Atene amara per la Fiorentina, trionfa l’Olympiacos

(daniele amadasi)  Il triennio di Vincenzo Italiano alla guida tecnica della Fiorentina si conclude con la terza finale persa e con la seconda delusione consecutiva a livello di Uefa Conference League, considerando che ieri sera, mercoledì 29 maggio, all’Agia Sophia di Atene a fare festa sono stati i greci dell’Olympiacos Pireo diretti dall’allenatore basco José Luis Mendilibar.

Finale della terza edizione della Uefa Conference League decisa nel corso dei supplementari dalla rete decisiva siglata al minuto 116 da Ayoub El Kaabi, 30.enne attaccante marocchino, bomber della formazione greca. Un risultato finale, quello dell’1-0 a favore dell’Olympiacos, giusto per quanto visto in campo considerando che i due migliori giocatori della Fiorentina sono risultati il portiere Terracciano ed il difensore centrale Milenkovic-Savic.

Così dopo aver perso la finale della passata stagione contro gli inglesi del West Ham, la Fiorentina concede un amaro bis quest’anno nella finale persa contro i greci dell’Olympiacos, aggiungendo al trittico di sconfitte della gestione Italiano (arrivata ai titoli di coda considerando un settimo posto e due ottavi posti in campionato) anche il negativo epilogo della finale di Coppa Italia 2022-2023 contro l’Inter.
Un bilancio purtroppo negativo che porterà a breve alla scelta da parte del Presidente della Fiorentina Rocco Commisso sulle prossime ambizioni di rilancio o ridimensionamento del club.

Il tabellino della finale di Uefa Conference League di Atene.
Olympiacos Pireo – Fiorentina 1-0 dts;
marcatore; 116’El Kaabi.
Olympiacos (4-2-3-1):
Tzolakis; Rodinei, Retsos, Carmo, Ortega (91′ Quini); Hezze, Iborra; Podence (106′ Masouras), Chiquinho (77′ Horta), Fortounis (73′ Jovetic); El Kaabi (119′ El Arabi).
A disposizione: Paschalakis, Papadoudis, Alexandropoulos, Carvalho, Richards, Apostolopoulos, Ntoi. Allenatore: José Luis Mendilibar
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi (106′ Ranieri); Mandragora, Arthur (74′ Duncan); Nico Gonzalez (106′ Beltran), Bonaventura (37′ st Barak), Kouamé (82′ Ikone); Belotti (59′ Nzola). A disposizione.: Christensen, Lopez, Infantino, Faraoni, Kayode, Parisi. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Arbitro: Dias (Portogallo).
Ammoniti: Podence, Jovetic, Paschalakis ed El Kaabi per l’Olympiacos, Martinez Quarta, Kouamé e Biraghi per la Fiorentina.

L’albo d’oro della Uefa Conference League
2021-2022: AS Roma (Juventus)
2022-2023: West Ham (Inghilterra)
2023-2024: Olympiacos Pireo (Grecia)

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Serie A: Roma addio Champions, Udinese ed Empoli salve, Frosinone retrocesso

(daniele amadasi) Con lo scudetto già assegnato da qualche settimana all’Inter e con Sassuolo e Salernitana, l’ultima giornata della Serie  A 2023-2024 aveva  da decretare pochi verdetti, arrivati puntuali e con una serie di sorprese, che ripercorriamo seguendo la classifica finale o quasi del massimo campionato considerando che all’appello manca ancora una gara, il recupero fra Atalanta e Fiorentina.

Oltre all’Inter (2-2 a Verona con l’Hellas) campione d’Italia giocheranno la prossima edizione della Uefa Champions League il Milan (3-3 a San Siro nell’addio dopo 3 anni in rossonero di Olivier Giorud), la Juventus (2-0 allo Stadium al Monza nell’addio dopo 9 stagioni in bianconero di Alex Sandro), l’Atalanta (3-0 al Torino  nella festa di Bergamo post vittoria  della Uefa Europa League) ed il Bologna (0-2 a Marassi con il Genoa); Roma (1-2 ad Empoli) e Lazio (1-1 con il Sassuolo) disputeranno l’Europa League, mentre la Fiorentina si è comunque garantita la presenza alla prossima Conference League. Se poi la Viola vincerà mercoledì la finale di Conference contro l’Olympiacos Pireo si ritroverà in UEL lasciando lo spazio al Torino.
Fuori dai giochi europei dopo 14 stagioni il deludente Napoli (1-1 con il Lecce), mentre Udinese (1-0 a Frosinone) ed Empoli festeggiano la salvezza e la permanenza in Serie A a scapito del Frosinone, amaramente retrocesso all’ultimo secondo di gioco con sottofondo musicale degli 883 in versione “La dura legge del gol” (… È la dura legge del gol, Fai un gran bel gioco però, Se non hai difesa gli altri segnano, E poi vincono, Loro stanno chiusi ma, Alla prima opportunità, Salgon subito e la buttan dentro a noi,  La buttan dentro a noi” … ).

La classifica finale della Serie “A” 2023-2024: Inter 94 punti, Milan 75, Juventus 71, Atalanta* 69, Bologna 68, Roma 63, Lazio 61, Fiorentina* 57, Torino e Napoli 53, Genoa 49, Monza 45, HellasVerona e Lecce 38, Udinese 37, Cagliari ed Empoli 36, Frosinone 35, Sassuolo 30 e Salernitana 17. *=una gara in meno (domenica 2 giugno si gioca Atalanta – Fiorentina).

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Qui Europa League: Atalanta nella storia con il 3-0 al Bayer Leverkusen

(daniele amadasi)  Dopo cinque finali di Coppa Italia perse (1986-1987,  1995-1996, 2018-2019, 2020-2021 e 2023-2024) il palmares dell’Atalanta si arricchisce anche a livello europeo ed internazionale aggiungendo alla presenza in bacheca della Coppa Italia 1962-1963 anche la Uefa Europa League 2023-2024, conquistata ieri sera, mercoledì 22 maggio, superando per 3-0 il quotato Bayer Leverkusen (vincitore della Bundesliga 2023-2024 e sino ad ieri imbattuto in campo nazionale ed europeo)  nella finalissima disputata all’Aviva Stadium di Dublino (Eire) davanti a 47’135 spettatori.

A decidere il match a favore dei bergamaschi la tripletta realizzata dal 27.enne attaccante nigeriano Ademola Lookman a segno nei minuti 12′, 26′ e 75′ che vale all’Atalanta di Gianpiero Gasperini oltra alla storica conquista dell’Uefa Europa League, la qualificazione alla prossima edizione della Champions League e della finale della Supercoppa Europea.

Il tabellino della finalissima di Uefa Europa League 2023-2024.
Atalanta – Bayer Leverkusen 3-0 (2-0); marcatore: 12′, 26′, 76′ Lookman.
Atalanta (3-4-3): Musso; Djimsiti, Hien, Kolasinac, (46′ Scalvini); Zappacosta (84′ Hateboer), Ederson, Koopmeiners, Ruggeri (91′ Toloi); De Ketelaere (57′ Pasalic), Scamacca (84′ Touré), Lookman. Allenatore: Gianpiero Gasperini
Bayer Leverkusen (3-4-3): Kovar; Stanisic (46′ Boniface), Tah, Tapsoba; Frimpong (81′ Tella ), Xhaka, Palacios (68′ Andrich), Hincapié; Wirtz (81′ Schick), Adli, Grimaldo (69′ Hlozek ). Allenatore:. Xabi Alonso.
Arbitro: Kovacs (Romania)
Ammoniti: Djimsiti, Scamacca, Zappacosta e Koopmeiners nell’Atalanta, Tapsoba, Wirtz ed Andrich nel Bayer Leverkusen.

L’albo d’oro delle ultime 14 edizioni della Uefa Europa League.
2010-2011: Porto (Portogallo) – 2° titolo
2011-2012: Atlético Madrid (Spagna)
2012-2013: Chelsea (Inghilterra)
2013-2014: Siviglia (Spagna)
2014-2015: Siviglia (Spagna)
2015-2016: Siviglia (Spagna)
2016-2017: Manchester United (Inghilterra) – 1° titolo
2017-2018: Atlético Madrid (Spagna) – 3° titolo
2018-2019: Chelsea (Inghilterra) – 2° titolo
2019-2020: Siviglia (Spagna)
2020-2021: Villareal (Spagna)
2021-2022: Eintracht Francoforte (Germania) – 2°titolo
2022-2023: Siviglia (Spagna) – 7° titolo
2023-2024: Atalanta (Italia)

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