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Serie B: dal fallimento alla promozione, trionfo Cesena

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(adriano ancona)  E’ la promozione di Bisoli, timoniere che anche stavolta ha fatto breccia nel cuore del Cesena. Ma il pensiero non può che spostarsi sull’inizio di questo campionato, quando la società – passata nel frattempo da Igor Campedelli e Giorgio Lugaresi – ha fatto fatica rimettere insieme i cocci. Affidandosi al senso di appartenenza che uno come Rino Foschi, nativo di Cesena, poteva avere unito al livello di esperienza dietro una scrivania. Romagnoli in serie A, dopo due anni in cadetteria. Doppio 2-1 sul Latina, nella finale play-off in cui a tratti emerge anche il timore di non farcela.

Succede per quasi un’ora – intervallo compreso – quando il Cesena si trova a dover maledire l’1-2 di Cisotti al tramonto della gara di andata. A quel punto qualsiasi vittoria del Latina vorrebbe dire che la serie A è sfumata. Con tanto di regola rispettata anche stavolta, quanto alla terza classificata che poi viene promossa tramite i play-off. Invece no, se la Sampdoria è stata un’eccezione (due anni fa) adesso c’è anche il Cesena. Quella Samp dalla quale, per inciso, i romagnoli hanno preso in prestito Volta, un pilastro della difesa. E sempre i blucerchiati sono stati il trampolino per Guido Marilungo, anche stavolta arrivato a gennaio (come nel 2011 a Bergamo) e uomo-promozione come già gli era accaduto a Lecce e all’Atalanta.

Scongiurato dunque il pericolo di cadere nuovamente ai piedi del Latina, dopo lo scontro diretto al Manuzzi – penultima giornata – che per il Cesena era stato disastroso. Mai battuti i laziali nella regular season, come peraltro era accaduto col Modena (superato dai bianconeri in semifinale). Ci sarebbe la strada spianata verso la serie A se soltanto Cisotti non mettesse in disordine i piani del Cesena con un gol quasi allo scadere. Di Volta e Marilungo, a cavallo della pausa, i gol romagnoli che segnano lo strappo più grande. Nel ritorno al Francioni è ancora Marilungo protagonista – assist e rigore procurato – dopo l’1-0 del Latina con Bruno da fuori area. Defrel si inserisce sul secondo palo e pareggia, poi il rigore di Cascione è la firma in calce sul trionfo.

Serie “A”: Juve scudetto record, Parma in Europa

(daniele amadasi)  Con lo scudetto dei record a livelli di punti (102) sia italiano che europeo per competizioni a venti squadre considerando le massime serie di Inghilterra, Spagna, Germania, Spagna e Portogallo, che di vittorie in un sola stagione (33 in assoluto, di cui 19 in casa) da parte della Juventus che ha terminato la propria straordinaria stagione con ben 17 punti di vantaggio sulla Roma seconda, con la qualificazione al secondo turno dei preliminari europei del Parma a scapito di Torino e Milan e con la vittoria dell’attaccante del Torino Ciro Immobile della classifica marcatori, si è conclusa la stagione 2013-2014 di una massima serie che a livello di verdetti aveva già archiviato quasi tutto nello scorso fine settimana.

Così nella 38.esima ed ultima giornata di campionato: Udinese-Sampdoria 3-3, Catania-Atalanta 2-1, Genoa-Roma 1-0, Juventus-Cagliari 3-0, ChievoVerona-Inter 2-1, Fiorentina-Torino 2-2, Lazio-Bologna 1-0, Milan-Sassuolo 2-1, Napoli-HellasVerona 5-1 e Parma-Livorno 2-0.

Classifica aggiornata: Juventus 102 punti, Roma 85, Napoli 78, Fiorentina 65, Inter 60, Parma 58, Torino eMilan 57, Lazio 56, Hellas Verona 54, Atalanta 50, Sampdoria 45, Udinese e Genoa 44, Cagliari 39, Chievo Verona 36, Sassuolo 34, Catania 35, Bologna 29 e Livorno 25.
Verdetti: Juventus campione d’Italia 2013-2014 e qualificata per la Champions League con Roma e Napoli (play-off), in Europa League Fiorentina (fase a gironi), Inter (play-off) e Parma (secondo turno preliminare), Catania, Bologna e Livorno retrocesse in Serie “B”.

Classifica marcatori: Ciro Immobile (Torino) 22 reti, Luca Toni (Hellas Verona) 20, Carlos Tevez (Juventus) 19, Antonio Di Natale (Udinese), Rodrigo Palacio (Inter) e Gonzalo Higuain (Napoli) 17, Domenico Berardi (Sassuolo), Fernando Llorente (Juventus) e Giuseppe Rossi (Fiorentina) 15.

 

 

 

 

 

Serie “A”: Juve record, Sassuolo e Chievo salve, Bologna, Catania e Livorno in “B”

(daniele amadasi)  Tutto o quasi deciso con novanta minuti di anticipo rispetto rispetto alla fine del campionato 2013-2014. Hellas Verona – Udinese 2-2 (20.esima rete stagionale di Toni e pareggio friulano di Badu al 91.esimo), Inter – Lazio 4-1 (doppietta di Palacio nell’ultima gara al Meazza di Zanetti), Atalanta – Milan 2-1 (eurogol di Brienza 96.esimo), Bologna – Catania 1-2 (rete decisiva per gli etnei ma inutile di Bergessio all’84’), Cagliari – Chievo Verona 0-1 (rete salvezza di Dainelli al 72′), Livorno – Fiorentina 0-1 (decide Cuadrado), Sampdoria – Napoli 2-5 (ritorno alla rete per Hamsik), Sassuolo – Genoa 4-2 (doppietta di Floro Flores), Torino – Parma 1-1 (22.esima rete stagionale di Immobile poi espulso) e Roma – Juventus 0-1 (decisa al 94.esimo dalla rete dell’ex Osvaldo) i risultati delle dieci gare valide della 37.esima giornata disputata fra ieri pomeriggio e questa sera.

Risultati che portano la Juventus dei record a stabile altri nuovi primati, quello dei punti (99) e delle vittorie stagionali (32) oltre ad allungare a +14 sulla Roma seconda forza del campionato, Fiorentina ed Inter tagliare il traguardo della qualificazione all’Europa League, i viola in maniera diretta alla fase a gironi ed i neroazzurri dalla disputa dei play-off, Sassuolo e Chievo Verona a blindare grazie ai rispettivi successi la permanenza in massima serie, Bologna, Catania e Livorno a salutare la massima serie retrocedendo in Serie “B”.
Pertanto a novanta minuti dal termine del campionato resta solo da assegnare l’ultimo posto europeo che porta al turno dei preliminari di Europa League, con quattro squadre Torino, Parma, Hellas Verona e Milan, ancora in corsa.

Classifica aggiornata: Juventus 99 punti, Roma 85, Napoli 75, Fiorentina 64, Inter 60, Torino 56, Parma 55, Hellas Verona e Milan 54, Lazio 53, Atalanta 50, Sampdoria 44, Udinese 43, Genoa 41, Cagliari 39, Sassuolo 34, Chievo Verona 33, Catania e Bologna 29, Livorno 25.

Classifica marcatori: Ciro Immobile (Torino) 22 reti, Luca Toni (Hellas Verona) 20, Carlos Tevez (Juventus) 19, Rodrigo Palacio (Inter) e Gonzalo Higuain (Napoli) 17, Domenico Berardi (Sassuolo) 16, Fernando Llorente (Juventus), Sergio Paulinho (Livorno) e Giuseppe Rossi (Fiorentina) 15.

 

Serie “A”: Juventus Campione d’Italia

logo_juventus_football_club(daniele amadasi)  Per la serie non c’è due senza tre e soprattutto senza aver giocato la propria gara di campionato, la Juventus si è proclamata ieri pomeriggio Campione d’Italia per la terza volta consecutiva, grazie alla sconfitta della Roma a Catania per 4-1 che porta al matematico primo posto dei bianconeri.

Una Juventus che ha quindi festeggiato ieri in privato nell’hotel torinese sede del ritito, mentre in città iniziava una festa lunga due settimane, che vedrà il polpolo bianconero festeggiare sia stasera in casa allo Stadium nella sfida contro l’Atalanta che fra quattrodici giorni nella cerimonia di consegna della coppa al termine della gara contro il Cagliari e della classica passarella con il pullman scoperto fra le vie cittadine.

Per la prima volta nel dopoguerra la Juventus vince tre scudetti consecutivi, portando il gruppo di Antonio Conte nella storia bianconera, soprattutto in vista dei possibili record che rimangono ancora da superare nell’arco delle ultime tre giornate di campionato, come quello dei punti in assoluto detenuto dall’Inter a quota 97 e delle vittorie interne di un campionato in mano al Milan con 18 successi su 19 gare casalinghe. Triplete bianconero in campionato che oltre all’impronta del suo allenatore condottiero ga visto come principali artefici i 13 giocatori che di fatto sono andati a comporre le diverse formazioni titolari, ovvero Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Chiellini, Asamoah, Lichtsteiner, Marchisio, Pirlo, Pogba, Vidal, Llorente e Tevez. Per i restanti otto della rosa invece, Storari, Ogbonna, Peluso, Isla, Padoin, Pepe, Giovinco, Osvaldo, Quagliarella e Vucinic, semplice ruolo più o meno da comprimari seppure scudettati.

Assegnazione del tricolore alla Juventus a parte, andiamo ad analizzare quanto successo nelle sei gare disputate ieri e valevoli per una 36.esima giornata caratterizzata a livello di corsa Europa League dalle vittorie del Torino (1-0 a Verona per la quinta vittoria nelle ultime sei gare dei granata contro il Chievo giunto a tre sconfitte di fila), del Parma (2-0 alla Sampdoria con rete di apertura siglata dall’ex Cassano) e del Milan nel derby (1-0 all’Inter firmata di testa da De Jong che mantiene in vita le speranze europee dei rossoneri) mentre per quel che concerne la corsa salvezza oltre alla vittoria del Catania (4-1 alla Roma con doppietta etnea di Izco e sconfitta dei giallorossi dopo nove vittorie consecutive) si sono registrati il pareggio esterno del Bologna (0-0 a Marassi contro il Genoa) e la sconfitta del Livorno sul campo dell’Udinese (3-5 con doppiette di Di Natale e Paulinho) che di fatto porta dopo il quinto stop consecutivo alla retrocessione dei labronici in Serie “A”.

Giornata di campionato che proseguirà questa sera, lunedì 5 maggio, con i due posticipi Lazio-HellasVerona delle ore 19.00 e Juventus-Atalanta delle ore 21.00 e che si concluderà poi domani sera, martedì 6 maggio, con la disputa della sfide Fiorentina-Sassuolo (ore 19.00) e Napoli-Sassuolo (ore 21.00).

Classifica aggiornata di Serie “A”: Juventus* 93, Roma 85, Napoli* 69, Fiorentina* 61, Inter 57, Torino 55, Milan e Parma 54, Hellas Verona* e Lazio* 52, Atalanta* 47, Sampdoria 44, Udinese 42, Genoa 41, Cagliari* 39, Chievo Verona 30, Bologna 29, Sassuolo* 28, Catania 26 e Livorno 25. *=una gara in meno.