Archivi tag: featured

Calciomercato al via con molti colpi e con il fattore Coppa d’Africa

(daniele amadasi)  La sessione invernale del calciomercato 2017 ha preso il via con i primi colpi messi a segno da Juventus e Napoli, che si sono già aggiudicate le prestazioni sportive di Rincón e Pavoletti, entrambi neo ex Genoa, ma anche con la definizione di due operazioni con ottica futura che porteranno i gioielli dell’Atalanta Caldara e Gagliardini a vestire prossimamente le maglie di Juventus ed Inter.
Colpo mercato che spera di averlo fatto anche il Torino con l’ingaggio di Iturbe dalla Roma.

Operazioni dì calciomercato che in questa sessione di riparazione saranno influenzate non soltanto dalle questioni infortunati, ma anche dall’imminente inizio della Coppa d’Africa 2017, che si porterà via per un mese una serie di protagonisti della nostra Serie “A”.
Tra questi Benatia e Lemina della Juventus, Ghoulam e Koulibaly del Napoli, Salah della Roma e Keita della Lazio, per citare i più noti ed appartenenti alle formazioni di vertice.
Un mercato invernale che parte inoltre con l’ennesimo colpo sfumato al foto finish in casa Juventus, nuovamente beffata da Witsel dello Zenit, che dopo quattro mesi di flirt con i bianconeri ha deciso di accettare la ricchissima offerta del club cinese del allenato da Fabio Cannavaro.

Sul fronte degli addii dalla Serie “A” registriamo quello di Felipe Melo che saluta l’Inter per concludere la carriera al Palmeiras, mentre a livello di new entry segnaliamo quelle dalla Polonia di Bereszynski del Legia Varsavia alla Sampdoria e dalla Serie “B” di Beghetto della Spal e di Morosini del Brescia accasatisi al Genoa.
In ottica puramente di riparazione considerando la deficitaria classifica, ci sono da segnalare i quattro nuovi ingaggi del Pescara che ha messo a disposizione di Mister Oddo gli esperti Bovo e Stendardo ed i giovani promettenti Mandragora e Cerri.
A livello di cambiamento per rendimento inferiore alle aspettative registriamo invece gli imminenti addii dal Cagliari di Isla e Storari, con il portiere destinato al Bologna insieme ad un altro veterano del calcio italiano, Alessio Cerci.
Infine annotiamo l’ennesima nuova avventura di Aquilani, che dal Pescara si è trasferito al Sassuolo.

Supercoppa: Milan con merito, Juve sindrome finali

(luca rolandi)   La Juventus soffre Doha e a distanza di due anni perde la sua seconda finale di Supercoppa Italiana ai rigore. Fu così a Natale del 2014 con il Napoli ed è stato così ieri con il giovane Milan di Montella. E non è stato solo la lotteria dei rigori a fare esaltare i rossoneri che rivincono un trofeo a distanza di cinque anni e fissano l’era berlusconi con 29 titoli in 30 anni.
I ragazzi di Montella, infatti, hanno sofferto i primi 20 minuti dei campioni d’Italia, hanno subito la rete di Chiellini ma poi hanno pareggiato con Bonaventura e soprattutto legittimato il loro settimo successo, colpendo una traversa, fallendo un incredibile rete con Bacca e controllando la partita per quasi tutti i 120 minuti di gioco effettivo.
Poi ai rigori nonostante l’erroe iniziale di Lapadula, Gigio Donnarumma ha parato il penalty decisivo di Dybala che dovrà dimenticare in fretta questa finale. Errore dal dischetto e occasionissina a pochi minuti dal triplice fischio su assist di Evra. Vittoria meritata con il penalty di Pasalic per i rossoneri che, anche nella finale di Roma di coppa Italia avrebbero meritato di più, e qualche campanello d’allarme per Allegri, che delle sei finali disputate solo una l’ha vinta nei 90 minuti.
Per la Juve negli ultimi anni terza finale fallita (Napoli Sci, Barcellona Cl e Milan Sci) a fronte di quattro vittorie due di Coppa Italia (2015-2016 Lazio e Milan) e due di Supercoppa italiana sempre con la Lazio 2013 (gestione Conte e 2014).
Per la squadra bianconera urgono inserimenti a centrocampo, una collocazione stabile e dall’inizio del talento Dybala e una mentalità diversa per cercare di vincerele le finali e non semplicemnte raggiungerle. L’obiettivo non dichiarato ma palese è la Champions. Se la Juve non raggiungerà Cardiff sarà un fallimento.  Dopo vent’anni l’Europa non è un sogno è e resta un dovere.

Milan-Juventus 5-4 dopo i calci di rigore, con penalty decisivo di Pasalic (1-1 al 120′ con reti di Chiellini e Bonaventura).

L’albo d’oro della Supercoppa Italiana

Juventus
7
5
12
1995, 1997, 2002, 2003, 2012, 2013, 2015 1990, 1998, 2005, 2014, 2016
Milan
7
3
10
1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011, 2016 1996, 1999, 2003
Inter
5
4
9
1989, 2005, 2006, 2008, 2010 2000, 2007, 2009, 2011
Lazio
3
3
6
1998, 2000, 2009 2004, 2013, 2015
Roma
2
4
6
2001, 2007 1991, 2006, 2008, 2010
Napoli
2
1
3
1990, 2014 2012
Sampdoria
1
3
4
1991 1988, 1989, 1994
Parma
1
3
4
1999 1992, 1995, 2002
Fiorentina
1
1
2
1996 2001

 

Coppa del mondo club: il Real aggiorna la storia

Coppa del Mondo per club – (luca rolandi)  Sempre e ancora Real Madrid, anche se con il brivido e solo dopo i tempi supplementari.
A Yokohama l’undici di Zidane supera 4-2 i giapponesi del Kashima Antlers, prima compagine asiatica a raggiungere la finale della cosiddetta Coppa Intercontinentale e con un super CR7 va ad aggiungere un nuovo trofeo al suo sontuoso palmares e la coppa mondiale per club.

Sembrava tutto facile per il Real Madrid che nella finale del Mondiale per club contro i Kashima Antlers si era portato subito avanti grazie alla rete di Benzema. Poi i la squadra giapponese è rientrata clamorosamente in partita e con la doppietta realizzata da Shibasaki ha addirittura sorpassato gli spagnoli salvo poi farsi raggiungere da un rigore di Cristiano Ronaldo.
Dopo il 2-2 dei tempi regolamentari, la finale si è decisa ai calci di rigore. Alla metà del primo tempo supplementare è Ronaldo a riportare avanti il Real con un bel diagonale che non lascia scampo al portiere giapponese. Il Kashima Antlers va ad un passo dal 3-3 ma le speranze dei giapponesi si stoppano sulla traversa. E il Real non perdona: sul finale del primo tempo supplementare arriva anche la tripletta del portoghese che vale il poker dei blancos.

Classifica di club più titolati al mondo
(trofei continentali e mondiali) aggiornato al 19 dicembre 2016:

  • Real Madrid 23
  • Barcellona 22
  • Al-Ahly 20
  • Milan 18
  • Boca Juniors 18
  • Independiente 16
  • San Paolo 12
  • Liverpool 11
  • Bayern Monaco 11
  • Juventus 11

 

 

 

Chapecoense: dalla tragedia aerea alla ricostruzione dell’intera squadra

Chapecoense(daniele amadasi)  Dalla tragedia aerea alla ricostruzione dell’intera squadra per una stagione calcistica annuale 2016 della Chapecoense conclusasi senza aver potuto disputare la doppia gara di finale della Copa Sudamericana 2016 (l’equivalente della nostra Europa League) contro l’Atletico Nacional di Medellin e l’ultima giornata di campionato della Serie “A” brasiliana contro l’Atlético Mineiro.

Da qui con il dolore e con le lacrime per una tragedia che ha colpito l’intero mondo calcistico, dovrà partire la ricostruzione tecnica e dirigenziale della Chapecoense, considerando che la rosa del club brasiliano privata dei 19 giocatori deceduti (il capitano Cleber Santana, il portiere Danilo, i difensori Caramelo, Dener, Felipe Machado, Gimenez, Marcelo e Willian Thiego, i centrocampisti Matheus Biteco, Gil, Josimar, Arthur Maia e Sergio Manoel gli attaccanti Ananias, Canela, Kempes, Lucas Gomes, Bruno Rangel e Tiaguinho) e dell’allenatore Caio Junior e dei 3 atleti sopravvissuti alla morte (il secondo portiere Jackson Follman ed i difensori Helio Zampier Neto ed Alan Ruschel) ma impossibilitati a proseguire la carriera sportiva per via delle menomazioni subite e delle permanenti lesioni fisiche, conta ad oggi solo i 11 giocatori che per infortuni o circostanze varie (il portiere Marcelo Boeck, i difensori Demerson, Rafael Lima e Cláudio Winck, i centrocampisti Andrei, Hyoran, Lourency, Moisés e Nenem, il trequartista Lucas Mineiro e l’attaccante Alejandro Martinuccio) non avevano seguito la squadra nella trasferta colombiana, salvandosi così dall’atroce destino.

Una ricostruzione tecnica della prima squadra della Chapecoense, che ripartirà dagli aiuti economici provenienti da altri club calcistici o Federazioni come già annunciato dal Paris Saint Germain e dall’Uefa e dalle garanzie di natura organizzative promosse dalla Conmebol e dalla Federcalcio Brasiliana.

Come suggerito dall’Atletico Nacional di Medellin il titolo sportivo della Copa Sudamericana  è stato attribuito d’ufficio nella serata di lunedì 5 dicembre alla Chapecoense, che potrà così andare a disputare la Recoba Sudamericana (la nostra Supercoppa Europea) e la prossima edizione della Copa Libertadores (l’equivalente della Champions League europea), mentre dalla Federcalcio Brasiliana sarà garantita la presenza della Chape nelle prossime tre edizioni, 2017, 2018 e 2019 della Serie “A” nazionale, a prescindere dal posizionamento finale in classifica.