Brasile 2014: Germania Mondiale, Argentina d’argento, Olanda di bronzo

Germany(daniele amadasi)  Germania Campione del Mondo 2014 !!! Grazie ad una magia di Mario Götze al 113.esimo minuto del secondo tempo supplementare la Germania di Joachim Löw ha raggiunto per la quarta volta nella sua storia il gradino più alto del calcio mondiale, a 24 anni di distanza dall’ultimo trionfo targato Italia 1990. Secondo posto finale quindi per l’Argentina di Alejandro Sabella, tradita per l’ennesima volta da Lionel Messi, incapace di risultare decisivo con la maglia albiceleste della propria nazionale. Germania doveva essere, soprattutto dopo la straripante vittoria per 7-1 in semifinale contro il Brasile padrone di casa,  e Germania è stata, perché a vincere l’edizione 2014 dei mondiali brasiliani è stata la squadra in assoluta più forte, compatta in ogni settore del campo ed in grado di mettere in luce le sue principali stelle, partendo daThomas Müller e finendo con Miroslav Klose, nuovo miglior marcatore di sempre di tutti i mondiali, con 16 reti davanti al brasiliano Ronaldo. Continua la lettura di Brasile 2014: Germania Mondiale, Argentina d’argento, Olanda di bronzo

Serie B: dal fallimento alla promozione, trionfo Cesena

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(adriano ancona)  E’ la promozione di Bisoli, timoniere che anche stavolta ha fatto breccia nel cuore del Cesena. Ma il pensiero non può che spostarsi sull’inizio di questo campionato, quando la società – passata nel frattempo da Igor Campedelli e Giorgio Lugaresi – ha fatto fatica rimettere insieme i cocci. Affidandosi al senso di appartenenza che uno come Rino Foschi, nativo di Cesena, poteva avere unito al livello di esperienza dietro una scrivania. Romagnoli in serie A, dopo due anni in cadetteria. Doppio 2-1 sul Latina, nella finale play-off in cui a tratti emerge anche il timore di non farcela.

Succede per quasi un’ora – intervallo compreso – quando il Cesena si trova a dover maledire l’1-2 di Cisotti al tramonto della gara di andata. A quel punto qualsiasi vittoria del Latina vorrebbe dire che la serie A è sfumata. Con tanto di regola rispettata anche stavolta, quanto alla terza classificata che poi viene promossa tramite i play-off. Invece no, se la Sampdoria è stata un’eccezione (due anni fa) adesso c’è anche il Cesena. Quella Samp dalla quale, per inciso, i romagnoli hanno preso in prestito Volta, un pilastro della difesa. E sempre i blucerchiati sono stati il trampolino per Guido Marilungo, anche stavolta arrivato a gennaio (come nel 2011 a Bergamo) e uomo-promozione come già gli era accaduto a Lecce e all’Atalanta.

Scongiurato dunque il pericolo di cadere nuovamente ai piedi del Latina, dopo lo scontro diretto al Manuzzi – penultima giornata – che per il Cesena era stato disastroso. Mai battuti i laziali nella regular season, come peraltro era accaduto col Modena (superato dai bianconeri in semifinale). Ci sarebbe la strada spianata verso la serie A se soltanto Cisotti non mettesse in disordine i piani del Cesena con un gol quasi allo scadere. Di Volta e Marilungo, a cavallo della pausa, i gol romagnoli che segnano lo strappo più grande. Nel ritorno al Francioni è ancora Marilungo protagonista – assist e rigore procurato – dopo l’1-0 del Latina con Bruno da fuori area. Defrel si inserisce sul secondo palo e pareggia, poi il rigore di Cascione è la firma in calce sul trionfo.

Da oggi nuovo il orario radiofonico di “Calcioparlando on air”

PALLONE-NUOVO1.jpg(redazione)  Prende il via da oggi ed alla vigilia della sua 388.esima puntata radiofonica, il nuovo orario del lunedì della nostra trasmissione “Calcioparlando on air” , condotta da Daniele Amadasi e Adriano Ancona ed in onda a carattere bisettimanale sulle frequenze di Radio Padania Libera ed in streaming sul nostro sito www.calcioparlando.com .

Fermo restando l’appuntamento del sabato in onda dalle ore 13.00 alle ore 14.00, a partire da oggi, lunedì 16 giugno, per tutto il periodo estivo sino a settembre, la consueta puntata serale delle ore 21.00 viene anticipata dalle ore 13.15 alle ore 14.00.

Buon ascolto a tutti e buon Calcioparlando.com  anche on air !!!

Champions: al Real la decima. Resiste 92′ il sogno Atletico

La gioia del tecnico italiano
La gioia del tecnico italiano

(luca rolandi)  Alla fine è festa Real che vince la “decima”. I suoi tifosi ci hanno creduto fino alla fine, al grido “Se puede se puede”, ma hanno dovuto soffrire fino al 92′. L’Atletico Madrid, nel super e inedito derby, ha giocato bene, senza incantare, ma con ordine e qualità. In vantaggio grazie soprattutto ad una “papera” di Casillas, ha resistito. Gli ultimi venti minuti sono però stati un assedio totale. La differenza tra le due squadre madridiste l’hanno fatta i cambi. Ancelotti, re di Coppa, ha masticato amaro per 90′ ma ha poi lanciato Marcelo, Iczo, Morata e ha vinto soprattutto grazia a Ramos autore del pareggio e uno straordinario Di Maria. l’Altletico che aveva subito perso Diego Costa dopo il pareggio è crollato.

La partita, poco combattuta per quasi 70 minuti, è diventata spettacolare nell’ultima mezz’ora. Le danze si aprono al 35 esimo del primo tempo con un colpo di Godin che sorprende Casillas fuori dai pali e mette k.o. il Real. Dal gol di Godin il Real non si è più ripreso. Il Real ha provato ad impensierire l’Atletico nella ripresa ma con scarsi risultati. ll Real al 67esimo si destreggia nello stretto, con Isco che poi arriva a concludere, senza però essere preciso. Al 70esimo triangolazione Di María-Modric, con l’argentino che perde il passo per il tiro da ottima posizione. Altra occasione sfumata. Al 77 esimo ci prova Bale. L’esterno dei Blancos vola verso la porta ma con l’esterno non trova ancora la porta. Ma al 92esimo Sergio Ramos stacca di testa su un cross dalla bandierina e centra la porta. Delirio a Lisbona e il Real costringe l’Atletico ai supplementari mentre Simeone agistatissimo se la prende con la terna arbitrale per il troppo recupero.

Nei supplementari l’Atletico non ne ha più, il Real comprende che si può fare e tornare dunque sul tetto d’Europa. Al 110esimo Di María calcia, Courtois devia e Bale di testa ribadisce in rete. Poi al 118esimo punto esclamativo sulla partita, con un sinistro da fuori di Marcelo. Al 120esimo calcio di rigore per il Real. Ronaldo entra in area e viene steso da Godín. Batte Ronaldo e scoppia la festa. Il Real è campione d’Europa. Per Ancelotti è la terza Champions della sua carriera d allenatore, più quelle da giocatore nel Milan stellare di Sacchi e Capello. Carletto entra di diritto tra i grandissimi d’Europa.


Lisbona, finale di Champions League – 24 maggio 2014:
Real Madrid – Atlético Madrid 4-1 dopo i tempi supplementari

Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Fabio Coentrao (59′ Marcelo); Modric, Khedira (59′ Isco), Di Maria; Bale, Benzema (79′ Morata), Ronaldo. All. Ancelotti

Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis (83′ Alderweireld); Raul Garcia (66′ Sosa), Tiago, Gabi, Koke,; Diego Costa (10′ Adrian Lopez), Villa. All. Simeone

Arbitro: Björn Kuipers (NED)

Marcatori: 36′ Godin (A), 90′ (+3) Sergio Ramos, 110′ Bale, 118′ Marcelo, 120′ Cristiano Ronaldo (R)

Ammoniti: Juanfran, Villa, Raul Garcia, Miranda, Tiago, Koke, Diego Godin (A), Khedira, Marcelo, Sergio Ramos, Cristiano Ronaldo (R).

Spettatori: 61’000.

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