Rassegna Stampa: Calcioparlando a 90 minuti.com

(daniele amadasi)  Attraverso il nostro profilo twitter nella giornata di ieri, lunedì 27 luglio, come Calcioparlando avevamo dato nelle poche a righe a disposizione, messe a disposizione dal noto social network, una doppia notizia, di extra campo e di mercato, riguardanti Alessio Sabbione, centrocampista del Carpi.

Attraverso l’unione dei due nostri twit (“Qui @carpifc1909: causa rissa notturna in discoteca, il club emiliano ha messo fuori rosa il centrocampista Alessio Sabbione” il primo, “Mercato @LegaSerieB: Andrej Modic al @VicenzaCalcio, Alessio Sabbione verso il @FcCrotoneOff, idea Michele Paolucci per la @OfficialUSS1919” il secondo), il collega Edoardo Siddi, giornalista del sito internet 90 minuti.com, ha redatto un bellissimo articolo dal titolo “Carpi, pugno duro con Sabbione dopo la notte brava: addio Serie A”, citando per due volte ed in maniera deontologicamente perfetta la fonte giornalista, ovvero il nostro sito Calcioparlandocom.

In tempi editoriali nei quali la categoria del giornalistica viene troppo volta inventata e scopiazzata da chi non ha le carte in regole, attraverso il classico abuso della professionale e con improvvisati blogger amanti del copia ed incolla in veste di riciclatori di notizie altrue, da Direttore di Calcioparlando ho apprezzato moltissimo quanto realizzato dal collega Sabbione di 90 minuti.com e con piacere ho voluto rendere pubblico ed esternare il mio pensiero, portandolo a conoscenza dei nostri lettori e non solo.

Calcioparlando con il nostro Direttore Amadasi a “Palla al centro” su Telereporter

(redazione calcioparlando.com) Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo anticipare che dal prossimo settembre ed in vista della stagione calcistica 2015-2016 potranno esserci importanti novità a livello collaborativo tra il nostro network Calcioparlando web-radio e la trasmissione televisiva “Palla al centro”, condotta da Manuela Donghi su Telereporter.

Difatti dopo la piacevole ospita della giornalista Donghi alla puntata radiofonica di Calcioparlando di ieri, di venerdì 10 luglio, per domani sera è prevista la presenza  televisiva del nostro Direttore Daniele Amadasi alla trasmissione “Palla al Centro”, in onda su Telereporter, dalle ore 20.30 alle ore 23.00.

Storica emittente privata lombarda, Telereporter è visibile a livello di Ditale Terreste sui canali 13 in Lombardia e 19 in Piemonte e sul canale 889 della piattaforma di Sky Tv.

Copa America: la prima volta del Cile

(luca rolandi). Nella notte di Santiago, dopo una attesa durante un secolo, anche il Cile, finalmente, ha potuto festeggiare il suo primo alloro continentale.  La Coppa America 2015, organizzata con entusiasmo e con l’intento di portarla in bacheca, è dunque “roja” e tutto il paese può festeggiare.

Dopo due sconfitte nella sua storia, il Cile di Sampaoli, Vidal e Medel ha sconfitto ai rigori l’Argentina di Messi. Per la Pulce e la squadra nazionale si tratta della seconda sconfitta consecutive, in due anni, dopo il mondiale ora la Coppa america. Anche questo è un record…negativo. Con il campionissimi del Barca, che vince tutto con i catalani, e esce sempre sconfitto con la sua nazionale.

Non sono bastati i 90′ regolamentari e neppure i 30′ dei supplementari per decidere il vincitore della Coppa America. Ma alla fine i rigori hanno premiato la squadra che più ci ha creduto: il Cile è campione di “Copa America” 2015, giocata proprio in casa. Ed è una vittoria strameritata, visto che la La Roja ha giocato con maggiore convinzione per 120 minuti con una ottima intensità. Gara a ritmi altissimi, Cile molto concentrato, Argentina che va vicino alla rete allo scadere dei regolamentari, ma non morde come dovrebbe, soprattutto dopo l’uscita di Di Maria. Ai penalty, il Cile si vede subito che porta i suoi tiratori, con una convinzione maggiore.  Decisivi l’errore di Higuain e la parata di Bravo su Banega. Non ne ha sbagliato uno il CIle, (rischia solo Vidal) e con il gol, il quarto, realizzato da dal miglior in campo, A. Sanchez, porta a casa la Coppa America, regalando un grande spettacolo non soltanto allo Stadio Nazionale di Santiago, ma nel mondo.

Alla scoperta delle TPO combattute dalla FIFA

(daniele amadasi)  Per aggirare le restrizioni della Fifa, si fanno chiamare TPI (Third Party Investments), pur essendo a tutti gli affetti delle vere e proprie TPO (Third Party Ownerships).
Di chi stiamo parlando? Dei cosiddetti Fondi di Investimento, divenuti famosi anche in Italia dopo i casi Kondogbia, Imbula e Jackson Martinez.
Fondi che altro non sono che organismi in grado di finanziarie le campagne acquisti di diversi club, andando a detenere oltre alle percentuali sui futuri investimenti o cessioni, anche i diritti economici dei calciatori da loro controllati.

Gestito dal Fondo Doyen e quindi dal potoghese Nelio Lucas, (l’intermediario dell’operazione della vendita del 48% delle quote societarie del Milan da Silvio Berlusconi al gruppo asiatico guidato da Bee Taechaubol), Kondogbia era promesso sposo del Milan, ma a seguito di una sgambetto messo in atto da Jorge Mendes, CEO della Gesti Fute, il Fondo di investimento antagonista della Doyen, il centrocampista dal Monaco si è accasato all’Inter per 35 milioni di €uro.
Società neroazzurra avvantaggiata per Geoffrey Kondogbia dalla guerra dei due fondi di investimento rivali, ma allo stesso tempo poi sfavorita perché Giannelli Imbula, sotto tutela Doyen, è stato ceduto dall’Olympique Marsiglia al Porto e non come doveva essere al club neroazzurro.
Discorso pressoché simile ha riguardato anche il caso di Jackson Martinez, con lo scontro fra Nelio Lucas e Jorge Mendes, andato nuovamente a scapito del Milan, considerando che il Porto ha ceduto il suo attaccante a 35 milioni non ai rossoneri, ma all’Atlético Madrid.

Azioni di forza messe in atto come abbiamo visto dalle potenti mani dei due procuratori internazionali, seppure va detto che il fautore di queste operazioni sia stato Nelio Lucas, partendo dalla cessione di Radamel Falcao dal Porto al Monaco ed adesso al Chelsea, nonostante altri club, come la Juventus, avessero già trovato un accordo con il giocatore colombiano.
Operazioni definite a tavolino e con gli interessi derivanti dalle sopravvalutazioni economiche di calciatori venduti sempre a cifre fuori mercato, che unitamente al Fondo Doyen ed alla Gesti Fute, stanno vedendo nell’ultimo periodo anche l’entrata in scena di una terza TPO, la Mondial Sport Management del rumeno Constantin Dumitrascu.

Tornando alle diverse situazioni registrate, c’è da segnalare che in Italia, prima del caso Kondogbia, il Fondo Doyen era intervenuto nel passaggio del brasiliano Felipe Anderson alla Lazio, e che lo stesso fondo di Nelio Lucas si sta anche specializzando nella sola gestione dei diritti di immagine, come nei casi di Neymar (Barcellona) ed Alvaro Morata (Juventus).
In conclusione, oltre a rilevare l’aspetto negativo del coinvolgimento diretto delle TPO nelle trattative e nelle azioni di calciomercato, va segnalato che in aiuto della FIFA, da sempre contraria all’ingresso dei fondi di investimento nel mondo del calcio, potrebbe arrivare la sentenza emessa dal TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna a seguito della denuncia da parte dello Sporting Lisbona nell’intromissione del Fondo Doyen nella cessione di Marcos Rojo al Manchester United.

Calcio Parlando o Parlando di Calcio? Calcioparlando!!