Uefa Supercoppa: a Trondheim trionfa ancora il Real Madrid

Per il terzo anno consecutivo la Supercoppa Europea vede la disputa di un derby spagnolo e la presenza del Siviglia, tre volte vincitore di fila dell’Europa League. 
Avversario serale degli andalusi il Real Madrid vincitore a maggio della sua undicesima Champions League ed a caccia di un nuovo successo in Supercoppa dopo quello datato 2014.

L’anno scorso invece trionfó il Barcellona al termine di una gara spettacolare vinta per 5-4 dai catalani. Nell’insolita ma affascinante cornice norvegese, si è quindi disputata la Supercoppa 2016 con il Real Madrid di Zidane privo dei big Cristiano Ronaldo, Bale e Kroos, con Modric, James Rodriguez e Benzema in panchina, ma con Morata, Ascensio e Lucas Vasquez terminali offensivi di un 4-3-3 comunque competitivo.

Nel Siviglia di Mister Sampioli arrivato in sostituzione del partente Emery, nuovo modulo 4-3-1 con l’ex Palermo Franco Vazquez in versione trequartista e Vietto punta centrale.

Diretta dal serbo Mazic, la sfida del Lerkendal Stadium si sblocca all’improvviso al minuto 21 grazie all’eurogol siglato da Ascensio per il vantaggio del Real. Al 39′ il primo cartellino giallo a Vitolo del Siviglia, mentre due minuti dopo arriva il meritato pareggio per l’undici di Sampaoli, siglato dall’italo-argentino Vasquez. Al riposo quindi é 1-1 seppure a livello di possesso palla la statistica dica 37% Real Madrid, 63% Siviglia.

Ripresa al via con il primo cambio della gara, nel Siviglia fuori l’infortunato Carrizo, dentro Rami, ex Milan. Al 54′ occasione per Isco, vicino al nuovo vantaggio madrinista. Al 60′ cambio anche nel Real con Benzema al posto di Morata, volenteroso ma lontano da una sufficiente forma fisica. Al 65′ Zidane inserisce anche Modric, togliendo Isco. 

Al 71′ Sergio Ramos stende in area Vitolo. Dal dischetto Konoplyanca, entrato al minuto 67′ per Vietto, non sbaglia per il 2-1 del Siviglia. Al 72′ ultimo cambio del Real, con James Rodriguez al posto di Kovacic. Al 74′ ultimo cambio nel Siviglia con Kranevitter per Iborra. Negli ultimi 16 minuti di gioco arrivano i gialli a Carvajal (84′),  Ascensio (86′) e Kolodziejczak (89′) ed al terzo minuto di recupero arriva l’incredibile pareggio di Sergio Ramos che porta le squadre ai supplementari.

Nel corso dei supplementari, nonostante la fresca temperatura nordica, affiora la stanchezza dei 22 in campo, suffragata anche dal fatto che entrambi gli allenatori hanno già esaurito il numero dei cambi a loro disposizione. Al 93′ viene ammonito James Rodriguez ed al 94′ arriva il secondo giallo per Kolodziejczak, con annessa espulsione. Real avanti di un uomo e con l’obiettivo di chiudere la gara prima dei rigori, meta viceversa forzatamente ora puntata dal Siviglia. Al 99′ va ancora a segno di testa Sergio Ramos, seppure il 3-2 dei blancos viene annullato su segnalazione del guardalinee.Negli ultimi minuti del primo tempo supplementare si rivede il Siviglia, pericoloso con Vazquez. Al 105′ è ancora 2-2 e si riparte per gli ultimi 15 minuti di gara.Al 108′ Benzema serve in area un pallone d’oro ad James Rodriguez, che gira a rete, venendo però stoppato dall’ottima parata di Rico. Al 111′ Real ancora ad un passo dalla rete del 3-2 con Lucas. Negli ultimi 9 minuti è forcing dei castigliani, prima con Rodriguez e Casemiro pericolosamente al tiro, poi con Carvajal che al 119′ sigla la rete del 3-2 finale e della vittoria della Supercoppa 2016 da parte del Real Madrid.

Europa League: gli accoppiamenti dei play-off

(daniele amadasi)  Dall’urna di Nyon, con il Sassuolo parte interessata, sono stati sorteggiati gli accoppiamenti delle cosiddette sfide dei play-off di Europa League 2016-2017, che andranno a definire le 22 squadre da ammettere alla fase finale a gironi, unitamente alle 10 squadre eliminate dai play-off di Champions League ed alle 16 squadre club già qualificati di diritto, incluse  le italiane Inter e Fiorentina.

Questi gli accoppiamenti sorteggiati (gare di andata il 18 agosto, di ritorno il 25 agosto): Sassuolo – Stella Rossa Belgrado (Serbia), Astana – Bate Borisov, Midtjylland – Osmanlispor, Dinamo Tbilisi – Paok Salonicco, Arouca – Olympiacos Pireo, Trencin – Rapid Vienna, Aek Larnaca – Liberec, Austria Vienna – Rosenborg, Beitar Gerusalemme – Saint Etienne, Lokomotiv Zagabria – Genk, Vojvodina – Az Alkmaar, Maribor – Qabala, Gent – Shkendija, Slavia Praga – Anderlecht, Istanbul Basaksehir – Shakthar Donetsk, Astra Giurgiu – West Ham, Sonderjyske – Sparta Praga, Fenerbahce – Grasshoppers, Brondby – Panathinaikos, Göteborg – Qarabag, Krasnodar – Partizani e Maccabi Tel Aviv – Hadjuk Spalato.

Copa Libertadores: trionfano i colombiani dell’Atlético Nacional

(daniele amadasi)  Forte dell’1-1 maturato in Ecuador nell’andata della finale di Copa Libertadores, i colombiani dell’Atlético Nacional si sono proclamati campioni per club del Sudamerica, superando a Medellín l’Independiente del Valle per 1-0, grazie alla rete di Borja dopo 8 minuti dal fischio finale.

Questo l’esito finale della Copa Libertadores 2015-2016, conclusa con il successo meritato ma insperato ad inizio competizione dall’Atlético Nacional di Medellín made in Colombia con soli due argentini in rosa, di Mister Rueda e dei nuovi uomini mercato Borja ed Aguilar,  ma con l’onore delle armi per l’Independiente del Valle del bomber Angulo, autentica sorpresa assoluta, insieme al suo club ecuadoreno, della Champions League in versione sudamericana, archiviata con importanti novità e senza club argentini e brasiliani protagonisti sino alla fine.

Alla scoperta della Napoli DeHiguainizzata

(daniele amadasi)  La mia giornata di ieri datata martedì 26 luglio e trascorsa a Napoli alla scoperta di una città “DeHiguainizzata” si è conclusa quasi in contemporanea al comunicato stampa ufficiale emesso dalla Juventus che comunicava di “aver perfezionato l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gonzalo Gerardo Higuain a fronte di un corrispettivo di € 90 milioni pagabili in due rate di pari importo nelle stagioni sportive 2016/2017 e 2017/2018”.

Ma facciamo un passo indietro ripartendo dalla mattina e dal mio atterraggio a Capodichino, addolcito da un ottimo caffè di benvenuto ma con poca schiumetta perché il barista mancino Mario sta vivendo male il fatto di dover cancellare dal suo braccio sinistro il suo evidentissimo tatuaggio raffigurante il Pipita con la maglia azzurra del Napoli.

Dall’Aeroporto passo in un tempio ragionevole nonostante l’immancabile traffico cittadino al centro della vecchia città, fra Spaccanapoli ed il Duomo con le spoglie di San Gennaro. Nella storia di San Gregorio Armeno, delle sue numerosissime Chiese, degli accessi alla Napoli sotterranea e delle strette vie degli artigiani dei presepi, scopri che il popolo partenopeo è spaccato su più fronti e non sa da che parte stare.
L’operatore ecologico Diego che lavora con in testa un cappellino della SSC Napoli dichiara di non sapere chi sia Gonzalo Higuain e di non averlo mai sentito nominare dallo speaker del San Paolo. Il vigile urbano Marino sostiene che se Higuain è andato ai rivali della Juventus sottoscrivendo un nuovo contratto quinquennale è solo colpa di De Laurentis, che avrebbe dovuto vender il calciatore all’Arsenal anche ad una cifra minore dei 90 milioni che arriveranno dai bianconeri. Lo studente Fernando sostiene che il Pipita è un traditore, non perché abbia deciso di abbandonare il Napoli, ma perché lo ha fatto amando alla Juventus.

Dalla città vecchia mi sposto al centro moderno di Via Toledo, Via Roma, Piazza Plebiscito e via Chiaia ed a pranzo il cameriere Antonio mi confida che secondo lui il Napoli l’anno prossimo sarà ancora più forte perché con il gioco di Sarri anche Gabbiadini potrà fare 30 gol a stagione, mentre la Juventus con Higuain si è indebolita perché dovrà snaturare il proprio gioco viste le caratteristiche individualiste dell’argentino.

Al caffè del Professore un collega giornalista mi conferma che gli umori calciatici della Napoli sono proprio quelli che ho raccolto in questa bella giornata di lavoro sotto il Vesuvio e così decido che non mi occorre sentire anche il termometro azzurro di Fuorigrotta, terminando il mio reportage con l’entusiasmo del taxista Giuseppe, abbonato in Curva B al San Paolo, quando dall’autoradio sente la notizia di mercato che il Napoli ha praticamente trovato l’accordo per acquistare dall’Ajax a 35 milioni di €uro il 22.enne attaccante Arkadiusz Milik.

Davanti al gate che mi riporterà a Milano, penso che nonostante lacrime e rabbia, la Napoli del calcio ma dal nobile e storico dna dei Borboni, sia già pronta ad un incoronare il suo prossimo moderno re, perché i Cavani, i Lavezzi e gli Higuain passano, mentre l’inossidabile ottimismo partenopeo resta, forte e tangibile, considerando che almeno sui sogni non potrà mai esistere nessuna clausola rescissoria.

Calcio Parlando o Parlando di Calcio? Calcioparlando!!