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Uefa Champions League 2021-2022: 14.esimo trionfo del Real Madrid

(daniele amadasi)  Arrivato all’atto finale della Uefa Champions League 2021-2022 dopo avere eliminato in maniera a dir poco rocambolesca Paris Saint Germain, Chelsea e Manchester City, il Real Madrid si è proclamato per la 14.esima volta nella sua storia campione d’Europa.

A pagare dazio, nella serata di ieri di sabato 28 maggio, contro i blancos di Carlo Ancelotti, il Liverpool di Jurgen Klopp che dopo avere dominato il primo tempo e rischiato più volte di andare in vantaggio, si è dovuto arrendere agli spagnoli che dopo avere chiuso lo specchio grazie alle ottime parate di Thibaut Courtois sono andati a segno con Vinicius Junior allo scoccare dell’ora di gara, portando poi il match, disputato allo Stade de France di Paris Saint Denis, in porto con il minimo risultato.

Il tabellino della finale della UCL 2021-2022.
Liverpool-Real Madrid 0-1 (0-0).

Marcatore: 59′ Vinicius Jr.
Formazione Liverpool (4-3-3): Alisson, Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson, Henderson (77′ Keita), Fabinho, Thiago Alcantara (77′ Firmino), Salah, Mané, Luis Diaz (65′ Diogo Jota).

A disposizione.: Kelleher, Milner, Keita, Gomez, Oxlade-Chamberlain, Jones, Minamino, Tsimikas, Matip, Elliott. Allenatore: Jurgen Klopp.
Formazione Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Mendy; Modric (45′ st Ceballos), Casemiro, Kroos; Valverde (85′ Camavinga), Benzema, Vinicius Jr (90′ + 3′ Rodrygo).

A disposizione: Lunin, Nacho, Hazard, Asensio, Marcelo, Lucas Vazquez, Bale, Isco, Mariano Diaz. Allenatore: Carlo Ancelotti.
Ammonito: 62′ Fabinho (Liverpool).
Arbitro: C. Turpin (Francia).

Real Madrid Campione d’Europa 2021-2022.

L’albo d’oro delle ultime undici edizioni della Uefa Champions League.
2010-2011: Barcellona (Spagna).
2011-2012: Chelsea (Inghilterra).
2012-2013: Bayern Monaco (Germania).
2013-2014: Real Madrid (Spagna).
2014-2015: Barcellona (Spagna).
2015-2016: Real Madrid (Spagna).
2016-2017: Real Madrid (Spagna).
2017-2018: Real Madrid (Spagna).
2018-2019: Liverpool (Inghilterra).
2019-2020: Bayern Monaco (Germania).
2020-2021: Chelsea (Inghilterra).
2021-2022: Real Madrid (Spagna).

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Conmebol 2021: Libertadores al Flamengo, Sudamericana al Paranense

(daniele amadasi) Le edizioni 2021 delle coppe sudamericane per club organizzate dalla CONMEBOL (Confederación sudamericana de Fútbol) e targate Copa Libertadores e Copa Sudamericana si sono colorate di gialloro brasiliano grazie alle rispettive vittorie del Flamengo di San Paolo e dell’Athletico Paranense di Curitiba.

La Conmebol Copa Libertadores 2021, l’equivalente dell’europea Uefa Champions League, è stata assegnata lo scorso sabato 27 novembre nella finalissima andata in scena allo Stadio del Centenario di Montevideo (Uruguay) al termine del derby brasiliano fra il Flamengo ed il Palmeiras, deciso nel corso dei tempi supplementari dalla rete siglata da Deyverson al minuto 95’ per il 2-1 finale. Nel corso dei novanta minuti regolamentari erano invece andati a segno Veiga (1-0 al 5’) e Gabriel Barbosa (1-1 al 72’).
Secondo successo consecutivo quindi per il Palmeiras che bissa quello del 2020 e che alza al cielo la sua terza Copa Libertadores dopo la prima datata 1999.

La Copa Sudamericana 2021, l’equivalente europea della Uefa Europa League, era stata invece assegnata una settimana prima, sabato 20 novembre, sempre allo Stadio del Centenario di Montevideo (Uruguay) e sempre in un derby tutto brasiliano vinto di misura per 1-0 dall’Athletico Paranense nei confronti della rivelazione Atlético Bragantino grazie alla rete siglata da Maycon Vinicius Ferreira da Cruz, detto Nikão, al minuto 29’ del primo tempo.

Flamengo ed Athletico Paranense si sfideranno a questo punto per l’edizione della Recopa Sudamericana, l’equivalente della Supercoppa europea, che verrà assegnata al termine della doppia finale di andata e ritorno, con match di andata in programma il mercoledì 23 febbraio a Curitiba e return match martedì 2 marzo a San Paolo.

L’albo d’oro della Copa Libertadores.
7 successi: Independiente (1964, 1965, 1972, 1973, 1974, 1975, 1984).
6 successi: Boca Juniors (1977, 1978, 2000, 2001, 2003, 2007).
5 successi: Peñarol (1960, 1961, 1966, 1982, 1987).
4 successi: River Plate (1986, 1996, 2015 e 2018) Estudiantes (1968, 1969, 1970, 2009).
3 successi: Palmeiras (1999, 2020 e 2021), Gremio (1983, 1995, 2017), Olimpia (1979, 1990, 2002), San Paolo (1992, 1993, 2005), Nacional (1971, 1980, 1988) e Santos (1962, 1963, 2011)
2 successi: Flamengo (1981 e 2019), Cruzeiro (1976, 1997), Internacional (2006, 2010) ed Atlético Nacional (1989, 2016).
1 successo: Colo-Colo (1991), Racing Club (1967), San Lorenzo (2014), Argentinos Juniors (1985), Vélez Sarsfield (1994), Vasco da Gama (1998), Once Caldas (2004), LDU Quito (2008), Corinthians (2012), Atlético Mineiro (2013).

L’albo d’oro della Copa Sudamericana.
2 successi: Athletico Paranaense (Brasile, 2018 e 2021), Boca Juniors (Argentina, 2004 e 2005) ed Independiente (Argentina, 2010 e 2017).
1 successo: San Lorenzo (Argentina, 2002), Club Sportivo Cienciano (Perù, 2003),
Pachuca (Messico, 2006), Arsenal de Sarandi (Argentina, 2007), Internacional (Brasile, 2008), LDU Quito (Ecuador, 2009), Università de Chile (Cile, 2011), San Paolo (Brasile, 2012), Lanús (Argentina, 2013), River Plate (Argentina, 2014), Santa Fe (Colombia, 2015), Chapecoense (Brasile, 2016), Indipendente del Valle (Ecuador, 2019), Club Social Deportivo Defensa y Justicia (Argentina, 2020) ed Athletico Paranense (Brasile, 2021).

L’albo d’oro della Recopa Sudamericana.
4 successi: Boca Juniors (Buenos Aires, Argentina).
3 successi: River Plate (Buenos Aires, Argentina).
2 successi: Grêmio (Porto Alegre, Brasile), Internacional (Porto Alegre, Brasile), LDU Quito (Ecuador), Olimpia Asunción (Paraguay) e San Paolo (Brasile).
1 successo: Atlético Mineiro (Belo Horizonte, Brasile). Atlético Nacional (Medellin, Colombia), Cienciano (Cusco, Perù), Colo-Colo (Santiago, Cile), Corinthias (San Paolo, Brasile) Cruzeiro (Belo Horizonte, Brasile), Defensa y Justicia (Argentina), Flamengo (Brasile), ndependiente (Avellaneda, Argentina), Nacional (Montevideo, Uruguay), Santos (Brasile) e Vélez Sarsfield (Argentina).

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Da stasera le fasi a gironi 2021-2022 delle tre coppe europee targate Uefa

(daniele amadasi)  Prenderanno al via da stasera, martedì 14 settembre, le fasi a gironi 2021-2022 delle tre coppe europee targate Uefa e firmate Champions League, Europa League e Conference League.

Sette le squadre italiane ai nastri di partenza: Atalanta Inter, Juventus e Milan in Champions League (UCL), Lazio e Napoli in Europa League (UEL) e Roma nella neonata Europa Conference League (ECL).
Il via alla prima delle sei tre giorni di coppe europee, domani sera, con gli impegni in trasferta in Champions di Atalanta e Juventus, di scena a partire dalle ore 21.00 rispettivamente in Spagna ed in Svezia sui campi del Villareal e del Malmö .
A seguire nella serata di mercoledì 15 settembre gli impegni delle due formazioni milanesi, sempre alle ore 21.00, con l’Inter che ospita al Meazza in San Siro il Real Madrid ed il Milan ospite del Liverpool al new Anfield Road.
Infine nel corso della serata di giovedì spazio all’Europa League con gli impegni delle ore 18,45 della Lazio in Turchia contro il Galatasaray e delle ore 21.00 del Napoli in Inghilterra sul campo del Leicester e con quello firmato Conference League delle ore 21.00 della Roma che ospita all’Olimpico i bulgari del CSKA Sofia.

Modificati in parte i format delle tre coppe europee per club, per via della riduzione da 12 ad 8 dei gironi di Europa League e per il varo della Conference League.
A livello di Champions League le prime due classificate degli otto gironi eliminatori accedono alla fase a play-off a partire dagli ottavi di finale con gare ad eliminazione diretta di andata e ritorno sino alla finalissima in gara unica di sabato 28 maggio 2022 alla Gazprom Arena di San Pietroburgo (60’000 posti) in Russia a caccia del titolo detenuto dal Chelsea.
In Europa League al termine degli otto gironi della fase eliminatoria le prime classificate accedono agli ottavi di finale, mentre le terze classificate della Champions League e le seconde della stessa Europa League disputeranno un turno preliminare dei play-off che si concluderanno poi con la finalissima di mercoledì 18 maggio 2022. all’Estadio Ramón Sánchez-Pizjuán di Siviglia (43’833 posti) in Spagna che assegnerà il trofeo vinto nella passata edizione dal Villareal.
Nella neonata Conference League invece le otto vincitrici dei gironi accedono direttamente agli ottavi di finale dei play-off dove incontreranno le vincenti degli spareggi dei sedicesimi di finale fra le terze classificate dei gironi di Europa League e le seconde classificate della Conference League stessa che vedrà la disputa della finalissima mercoledì 25 maggio 2022 alla National Arena (21’690 posti) di Tirana in Albania.

I gironi delle squadre italiane al via delle coppe europee 2021-2022.
Girone “B” UCL: Milan (Italia), Liverpool (Inghilterra), Atlético Madrid (Spagna) e Porto (Portogallo).
Girone “D” UCL: Inter (Italia), Real Madrid (Spagna), Shakhtar Donetsk (Ucraina) e Sheriff Tiraspol (Moldavia).
Girone “F” UCL: Atalanta (Italia), Manchester United (Inghilterra), Villareal (Spagna) e Young Boys Berna (Svizzera).
Girone “H” UCL: Juventus (Italia), Chelsea (Inghilterra), Zenit San Pietroburgo (Russia) e Malmö (Svezia).
Girone “C” UEL: Napoli (Italia), Leicester (Inghilterra), Legia Varsavia (Polonia) e Spartak Mosca (Russia).
Girone “E” UEL: Lazio (Italia), Olympique Marsiglia (Francia), Lokomotiv Mosca (Russia) e Galatasaray (Turchia).
Girone “C” ECL: Roma (Italia), CSKA Sofia (Bulgaria), Bodø Glimt (Norvegia) e Zorja Luhans’k (Ucraina).

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Amarcord: la scissione della Serie A nella stagione 1921-1922

(daniele amadasi)  Alla vigilia del primo campionato post pandemia sanitaria da Covid-19 e con il ritorno del pubblico degli spalti, nella prossima stagione sportiva 2021-2022 la Serie A andrà a celebrare un particolare centenario perché nella stagione 1921-1922 andarono in scena nella classica versione “Amarcord” due campionati di massima serie.

Archiviato il campionato 1920-1921 con la vittoria dello scudetto da parte della Pro Vercelli, nell’estate del 1921 andò in scena una vera e propria scissione, considerando che la 21.esima edizione della massima serie nazionale calcistica, disputata tra il 2 ottobre del 1921 e il 28 maggio del 1922, vide la disputa di due campionati: quello ufficiale denominato Prima Categoria sotto egida F.IG.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e quello alternativo denominato Prima Divisione ed organizzato in maniera indipendente dalla neonata C.C.I. (Confederazione Calcistica Italiana) per volontà dei principali club italiani.

Al campionato di Prima Categoria disputato dal 2 ottobre del 1921 al 28 maggio del 1922, presero parte 50 squadre, in rappresentanza di sei comitati regionali (Piemonte, Lombardia, Veneto e Vezia Giulia, Emilia, Liguria e Toscana), suddivise complessivamente in 11 gironi.
Al termine della fase regionali di qualificazione si disputarono due gironi fra i sei campioni regionali, la piemontese Novese, la lombarda Esperia Como, la triveneta Petrarca Padova, l’emiliana Spal, la ligure Sampierdarenese (fusasi poi con l’Andrea Doria nell’agosto del 1946 dando vita all’Unione Calcio Sampdoria) e la toscana Pro Livorno.
Dopo le due gare di finali terminate in pareggio 0-0 disputate a Genova il 7 maggio ed a Novi Ligure il 22 maggio, lo scudetto del campionato 2021-2022 fu assegnato nello spareggio di Cremona del 28 maggio al termine dei tempi supplementari vinti dalla Novese sulla Sampierdarenese per 2-1.

A seguito delle disattesa approvazione di riforma del progetto firmato da Vittorio Pozzo e presentata dai principali club nazionali alla riunione federale svoltasi il 24 luglio del 1921 a Torino,  24 squadre capeggiate dalle piemontesi Pro Vercelli, Alessandria, Casale, Novara, Torino e Juventus, dalle lombarde Legnano, Inter, Milan e Mantova, dalle liguri Andrea Doria e Genoa, dalle venete Padova e Verona e dalle emiliane Modena e Bologna, decisero di fuoriuscire dalla FIGC e di fondare a Milano una nuova Confederazione Calcistica Italiana, che a tempo di record riuscì ad organizzare un doppio campionato alternativo, di Prima e Seconda Divisione.
All’alternativa Prima Divisione 1921-1922 presero invece parte 58 squadre, suddivise in sette raggruppamenti: Girone Nord “A” (12 squadre), Girone Nord “B” (12 squadre), Girone Marche (6 squadre), Girone Lazio (9 squadre), Girone Campania (7 squadre), Girone Puglia (7 squadre) e Girone Sicilia (5 squadre).
Archiviate le fasi a gironi si disputarono le finali interregionali del nord con la presenza di Pro Vercelli e Genoa e quelli del sud con la presenza di Anconitana, Fortitudo Roma, Puteolana Pozzuoli, Audace Taranto e Palermo ed in seguito la doppia finalissima per l’assegnazione del titolo nazionale vinto dalla Pro Vercelli grazie ai due successi sulla Fortitudo Roma per 3-0 in trasferta e 5-2 in casa.

La disputa di doppi campionati sotto egida di due federazioni portò ad una serie di tentativi di riappacificazione da parte dei rispettivi rappresentanti, sino alla fumata bianca del 26 giugno 1922, passata alla storia con il compromesso proposto da Emilio Colombo con 246 voti a favore e solo 18 contrari.
Le massime serie versione 1922-1923 della F.I.G.C. e della C.C.I. si sarebbero riunite, portando all’iscrizione complessiva di 50 squadre: 36 in rappresentanza del Nord e 24 del Sud. A livello di organizzazione della nuova Prima Divisione 1922-1923 si sarebbero disputati al nord 3 gironi interregionali da 12 squadre ed al sud 5 gironi regionali facenti capo a Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
La modifica del campionato rispetto a quanto previsto nella precedente stagione 1921-1922 evitò la prevista retrocessione diretta dell’Inter in Seconda Divisione, che si riguadagnò la Prima Divisione al termine di una serie di spareggi che premiarono tra l’altro Brescia, Spezia e Livorno, condannando invece alla retrocessione del Venezia e di un Vicenza che senza la riforma avrebbe dovuto già disputare insieme all’Inter la seconda serie.

Le formazioni campioni d’Italia nella stagione amarcord 1921-1922.
ASD Novese (vedasi foto copertina articolo): Silvio Stritzel, Luigi Vercelli, Gaetano Grippi, Emilio Bonato, Leonida Bertucci, Mario Toselli, Carletto Gambarotta, Ettore Neri, Luigi Cevenini III, Aristodemo Santamaria I e Giuseppe Asti.
US Pro Vercelli:  Mario Curti, Virginio Rosetta, Piero Bossola IV, Remigio Milano IV, Giuseppe Parodi, Antonio Perino, Ugo Ceria, Mario Ardissone II, Arturo Gay I, Alessandro Rampini II e Francesco Borello. Allenatore: Guido Ara.

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