Superlega Europea: le verita’ non dette sulla falsa partenza

(daniele amadasi)  Se andassimo a fare una ricerca su un qualsiasi motore di ricerca del web digitando in inglese “European SuperLeague” o in italiano “SuperLega Europea”, potremmo tranquillamente imbatterci nella classica risposta in stile Wikipedia “progetto di competizione calcistica europea privata per club varato domenica 18 aprile 2021 e durato solo 48 ore, causa ammutinamento di sei dei dodici club fondatori, con relativo naufragio finale nel corso della serata di martedì 20 aprile dello stesso anno solare”.

Nel corso della serata di domenica 18 aprile dodici club europei, sei inglesi (Arsenal, Chelsea, Manchester City, Liverpool, Manchester United e Tottenham Hotpsur), tre spagnoli (Atlético Madrid, Barcellona e Real Madrid e tre italiani (Inter, Juventus e Milan) annunciano che a partire dalla stagione 2022-2023 disputeranno al posto delle competizioni Uefa per club (Champions League, Europa League e Conference League), un torneo privato al quale prenderanno parte 20 club.
Di questi progettuali 20 club, ben 15 dovevano avere lo status di soci fondatori ed in attesa degli ultimi tre posti da assegnare ed offerti nel frattempo anche a Roma e Napoli considerando la perplessità della francese Paris Saint Germain e delle tedesche Bayern  Monaco e Borussia Dortmund,
rappresenteranno la base del nuovo progetto, alla quale si sarebbero poi aggiunti su inviti annuali altre 5 squadre. Il format della manifestazione avrebbe portato alla creazione di due gironi da 10 squadre con una fase di qualificazione di almeno 9 gare considerando un classico girone all’italiana di sola andata; al termine di questa prima fase le prime tre di ogni raggruppamento e la vincente dello spareggio incrociato tra la quarta di un girone e la quinta dell’altro, avrebbero costituito il nucleo di partenza delle otto squadre ai nastri di partenza della fase a play-off a partire dai quarti di finale con gare di andata e ritorno.

All’indomani dei rispettivi comunicati stampa i titoli in borsa delle società quotate appartenenti al gruppo delle dodici fondatrici della SuperLega Europea iniziano a volare, anche se allo stesso tempo la Uefa, principale obiettivo e vittima interessata di questo progetto rivoluzionario che sconvolge il format rivisto nelle ultime stagioni con una Champions League che vede la presenza fissa alla fase eliminatoria a gironi di ben 19 club in rappresentanza dei cinque principali campionati nazionali europei (Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia), mette in campo la propria pesante artiglieria, riuscendo a far breccia nel cuore della politica delle federazioni calcistiche nazionali di Inghilterra, Spagna ed Italia, che minacciano ritorsioni pesantissime nei confronti dei loro club.
Facendo far passare all’ultimo aspetto il fatto che nessuna delle dodici squadre fondatrici della nuova competizione avrebbe abbandonato i propri campionati di Premier League inglese, Liga spagnola e Serie A italiana, ma solo scelto liberamente di non disputare più le competizioni europee targate Uefa, con la bandiera solidale all’insegna che lo sport popolare non può essere comprato con i soldi, i veri ricchi poteri del pallone con la sede a Nyon in Svizzera riescono nel loro contrattacco mediatico portando falle nei club inglesi, colpiti dalle manifestazioni di protesta da parte dei propri supportes.
Nel corso della tarda serata di martedì 20 aprile e sotto la pressione politica del premier inglese Boris Johnson, i sei club inglesi fanno marcia indietro, ritirando la propria iscrizione dalla SuperLega Europea e pubblicando addirittura comunicati stampa di scuse ai rispettivi sostenitori.
Dimezzato il numero delle adesioni, nel giro di altre 24 ore anche Atlético Madrid, Barcellona, Inter, Milan, Juventus e Real Madrid alzano bandiera bianca, nonostante, come dichiarato da Florentino Perez, Presidente dei blancos madrileni, ogni club che aveva aderito contrattualmente firmando al progetto europeo avrebbe dovuto pagare una forte penale economica in caso di rinuncia.

Mentre le tre federazioni nazionali calcistiche di Inghilterra, Spagna ed Italia rendono noto che nessuno dei loro club sarà sanzionato, la Uefa guidata dall’avvocato sloveno Aleksander Čeferin fresco di aumento del proprio stipendio a 2,19 milioni di €uro a stagione, inneggia alla vittoria contro i poteri forti e speculatori, a detta sua, di un calcio europeo che al posto del dimissionario Andrea Agnelli, Presidente della Juventus, elegge a capo dell’ECA, l’organizzazione europea dei club calcistici, lo sceicco qatariota Nasser Al-Khelaifi, Presidente del Paris Saint Germain, il club francese mai sanzionato dalla Uefa nonostante le continue violazioni in tema di Fair Play Finanziario.
Decisione quest’ultima che oltre ad innescare polemiche ma allo stesso tempo far capire molte cose, crea una nuova frizione all’interno dell’Uefa, considerando che la poltrona dell’ECA era destinata a Karl-Heinz Rummenigge, il Presidente del Bayern Monaco, club rimasto tedesco silenziosamente alla finestra ma ora pronto a rialzare la voce.

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Coppe Europee: definite le semifinaliste di champions ed europa league

(daniele amadasi)  Al termine della tre giorni andata in scena da martedì 13 a giovedì 15 aprile, si sono definiti gli accoppiamenti delle semifinali delle coppe europee Uefa 2020-2021 targate Champions League ed Europa League, che nel complesso delle otto formazioni qualificate vede la presenza di quattro club inglesi (Manchester City, Chelsea, Arsenal e Manchester United), due spagnoli (Real Madrid e Villareal), uno italiano (Roma) ed uno francese (Paris Saint Germain).

A livello di Uefa Champions League nessun pronostico ribaltato rispetto a quelli maturati al termine delle gare di andate.
Forti dei propri successi esterni rispettivamente sul campo del Bayern Monaco per 3-1 e del Porto per 2-0, il Paris Saint Germain ed il Chelsea hanno controllato, non senza pericoli, nei return match casalinghi la voglia di rimonta dei tedeschi e dei portoghesi, perdendo entrambe per 1-0 ma in maniera non deleteria considerando alla fine il passaggio in semifinale di francesi ed inglesi.
Real Madrid e Manchester City invece dopo avere vinto fra le mura amiche le sfide di andata nei confronti del Liverpool per 3-1 e del Borussia, hanno staccato i pass per le semifinali grazie al pareggio a reti bianche in quel di Anfield Road contro i reds inglesi ed alla vittoria in rimonta per 2-1 alla Signal Iduna di Dortmund.
Tra fine aprile ed inizio maggio spazio quindi alle semifinali con le sfide Paris Saint Germain – Manchester City (andata martedì 27 aprile in Francia e ritorno mercoledì 5 maggio in Inghilterra) e Real Madrid – Chelsea (andata mercoledì 28 aprile in Spagna e ritorno martedì 4 maggio a Londra).
In palio i due posti per la finalissima in programma sabato 29 maggio allo Stadio Olimpico Ataturk di Istanbul, in Turchia.

Rimanendo in tema di coppe europee passiamo ad analizzare quanto successo a livello di quarti di finale della Uefa Europa League, che vedrà assegnato il proprio titolo continentale nella serata di mercoledì 26 maggio al City Stadium di Gdańsk in Polonia, segnalando che anche in questo caso i risultati di giovedì scorso avevano già influito sull’esito delle gare di ritorno.
Manchester United (2-0 a Granada), Roma (2-1 ad Amsterdam all’Ajax) e Villareal (1-0 a Zagabria alla Dinamo) hanno controllato in maniera accorta i propri vantaggio portando a termine i rispettivi passaggi del turno attraverso i seguenti risultati: Manchester United – Granada 2-0, Roma-Ajax 1-1 e Villareal – Dinamo Zagabria 2-1.
Discorso leggermente diverso per Slavia Praga ed Arsenal che ripartivano dal pareggio per 1-1 maturato in casa dei gunners inglesi, ma con delle premesse per la gara di ritorno non favorevoli ai padroni di casa dello Slavia scesi in campo al Sinobo Stadium di Praga senza sette titolari. Premesse rispettate in pieno a favore dell’Arsenal che ha sfruttato al meglio l’occasione uscendo nettamente vincitore per 4-0.
Fra le serate di giovedì 29 aprile e giovedì 6 maggio andranno in scena le gare di andata e di ritorno delle semifinali, con gli accoppiamenti Manchester United – Roma e Villareal – Arsenal, ricordando che alla vincente dell’edizione 2020-2021 dell’Europa League verrà assegnato un pass diretto per la partecipazione all’edizione 2020-2021 della Champions League.

L’albo d’oro delle ultime dieci edizioni della Uefa Champions League.
2010-2011: Barcellona (Spagna).
2011-2012: Chelsea (Inghilterra).
2012-2013: Bayern Monaco (Germania).
2013-2014: Real Madrid (Spagna).
2014-2015: Barcellona (Spagna).
2015-2016: Real Madrid (Spagna).
2016-2017: Real Madrid (Spagna).
2017-2018: Real Madrid (Spagna).
2018-2019: Liverpool (Inghilterra).
2019-2020: Bayern Monaco (Germania).
2020-2021: ?

L’albo d’oro delle ultime dieci edizioni della Uefa Europa League.
2010-2011: Porto (Portogallo) – 2° titolo
2011-2012: Atlético Madrid (Spagna)
2012-2013: Chelsea (Inghilterra)
2013-2014: Siviglia (Spagna)
2014-2015: Siviglia (Spagna)
2015-2016: Siviglia (Spagna)
2016-2017: Manchester United (Inghilterra) – 1° titolo
2017-2018: Atlético Madrid (Spagna) – 3° titolo
2018-2019: Chelsea (Inghilterra) – 2° titolo 
2019-2020: Siviglia (Spagna) – 6° titolo
2020-2021: ?

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